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Come si diventa doppiatore? Curiosità dall’affascinante mondo del doppiaggio

LUNEDÌ 26 DICEMBRE 2022 | Lascia un commento
Foto Come si diventa doppiatore? Curiosità dall’affascinante mondo del doppiaggio
Scritto da Tatiana Sannio
Come si fa a diventare doppiatore? Che tipo di formazione serve? Chissà quante volte, anche solo per pura curiosità, ti sarà capitato di porti queste domande. Oggi ti sveliamo alcune interessanti curiosità mondo del doppiaggio.

 

Identikit del doppiatore: chi è, cosa fa e cosa studia

Il Doppiatore, come suggerisce il termine stesso, è una sorta di “doppio attore”. Si tratta di una figura che, attraverso la sua voce, e più in generale, la sua interpretazione recitativa, restituisce nella sua lingua ciò che è già stato dato da un attore o un altro doppiatore in un’altra lingua. 

Il doppiatore, prima di diventare tale, intraprende di norma una carriera attoriale: doppiaggio e formazione attoriale sono infatti strettamente correlate. Tuttavia, è bene essere consapevoli che l’attitudine e la preparazione in una, purtroppo non assicura il successo nell’altra.

Tra le discipline principali sulle quali si focalizza il doppiatore, vanno senz’altro menzionate la dizione e la fonetica articolatoria, attraverso le quali si impara a:

  • padroneggiare al meglio quel potentissimo strumento che ogni giorno, in maniera perlopiù inconsapevole, utilizziamo per parlare: il nostro apparato fonatorio;
  • articolare suoni parole (pronunciando correttamente vocali aperte e chiuse, ad esempio);
  • eliminare cadenze legate alla propria regione/nazione di provenienza.

Tra l’altro, lo studio della dizione è utile non solo in ambito attoriale e del doppiaggio, ma anche in quello dell’interpretariato, dell’insegnamento, dello speakeraggio, della narrazione di audiolibri e del voiceover, per menzionarne solo alcuni. Si tratta, dunque, di conoscenze e competenze spendibili in una molteplicità di settori.

Un buon doppiaggio non si vede e non si sente.

Quando c’è perfetta armonia tra la voce del doppiatore e gli sguardi dell’attore, quando con la voce, il doppiatore riesce a veicolare ciò che l’attore sta trasmettendo al pubblico coi propri occhi, allora l’obiettivo primario del doppiaggio potrà ritenersi pienamente raggiunto. 

La buona riuscita del doppiaggio dipende anche, concretamente, dalla capacità del doppiatore di sincronizzare la propria voce con il movimento delle labbra del personaggio che deve interpretare, e di leggere il copione osservando contestualmente lo schermo sul quale viene proiettata la scena da doppiare. 

Il doppiaggio presenta inoltre una componente prettamente tecnica: è fondamentale che il doppiatore abbia una buona dimestichezza con il microfono, che sappia dosare accuratamente l’emissione vocale non solo in base alla sua distanza fisica dal microfono, ma anche tenendo conto delle distanze nella scena che sta doppiando.

Dove avviene il doppiaggio? Quali sono le figure che collaborano con il doppiatore?

Il doppiaggio si svolge all’interno di una sala di doppiaggio, divisa in due spazi insonorizzati e separati da un grande vetro. A garantire la riuscita del prodotto finale concorre, oltre al doppiatore, anche una varietà di figure quali:

  • Direttore del doppiaggio, che può essere considerato una sorta di regista: seleziona i doppiatori tra vari candidati, supervisiona l’adattamento da una lingua all’altra (deve pertanto avere un’eccellente padronanza in entrambe), aiuta i doppiatori ad entrare nella psicologia dei personaggi assicurandosi che vengano rispettate le intenzioni del copione in lingua originale. 
  • L’assistente del direttore di doppiaggio visiona, insieme al direttore, il prodotto audiovisivo; suddivide il filmato in singole scene (dette anelli); controlla la lunghezza e il sincrono labiale delle battute. Espletando mansioni delle quali si può occupare il direttore stesso, non sempre è presente in sala di doppiaggio.
  • il sincronizzatore ha il compito di far corrispondere, attraverso specifici software, battute e dialoghivelocizzando le parole o allungando le pause.
  • Il fonico è un tecnico del suono ed è colui che cura la parte audio-tecnica, incidendo la registrazione e curandone la qualità.
  • Per ultimo, ma non in ordine di importanza: il traduttore, che si occupa della traduzione e dell’adattamento del copione. 

Quali sono le migliori scuole di doppiaggio in Italia?

Di seguito alcuni dei migliori centri migliori in cui intraprendere la propria formazione:

  • Voice Art Dubbing (premiata miglior scuola di doppiaggio in Italia nel 2022, ha sede a Roma, Napoli, Bari, Catania)
  • CTA: Centro Teatro Attivo di Milano
  • Quality Dubbing di Milano
  • Accademia Nazionale della Voce 
  • Accademia del doppiaggio
  • Scuola di Cinema Immagina

Come e dove trovare lavoro dopo aver terminato la formazione? 

Una volta concluso il percorso formativo, Milano e Roma sono sicuramente le città in cui è più semplice cominciare a mettere le mani in pasta. Pur avendo conseguito un titolo, è sempre necessario passare attraverso i seguenti step:

  • Bussare alle porte degli studi e chiedere di assistere a sessioni di doppiaggio. Attraverso l’osservazione si può imparare più di quanto pensi!
  • Cercare di ottenere provini dai direttori: si inizia di solito con piccoli turni o con il doppiaggio di scene di gruppo o personaggi minori, per poi passare a turni più estesi.

Come avrai capito, la strada è lunga, ed oltre a talento e preparazione servono pazienza, determinazione ed anche un pizzico di fortuna!

Vorresti approfondimenti su altre figure professionali? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!

 



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