L'ingegnere dei materiali, o materials engineer, è una figura professionale che si occupa di ricerca e sviluppo, progettazione e collaudo nel campo dei materiali.
Svolge il suo lavoro studiando la struttura chimica, le sue proprietà, le sue caratteristiche e il comportamento delle sostanze per creare materiali innovativi e altamente performanti.
Ingegnere deriva da ingegno ‘congegno’. Materiale deriva dal latino tardo materialis, der. di materia ‘materia’.
L'ingegnere dei materiali ha il compito principale di sviluppare nuove sostanze con specifiche caratteristiche chimico-fisiche: un materiale da costruzione indeformabile e resistente all'usura, un polimero leggero e flessibile o un rivestimento protettivo eco-compatibile a elevata traspirabilità.
In base al risultato che si desidera ottenere e alle specifiche del progetto, l'ingegnere dei materiali sviluppa nuovi materiali e modifica quelli esistenti, valutando caratteristiche e proprietà dei materiali tramite prove di laboratorio (testing).
Inoltre, progetta soluzioni per le criticità e i problemi individuati, valuta costi, tempi e impatto della lavorazione dei materiali, e identifica possibili miglioramenti, garantendo che le sostanze e i prodotti siano conformi agli standard normativi e di qualità e studiando l'adattabilità di un impianto di produzione a nuovi processi e materiali.
È richiesta una laurea in ingegneria, solitamente in Ingegneria dei Materiali, Scienze dei Materiali o simili, ad esempio Ingegneria Chimica, per poter conoscere la composizione dei materiali e le loro proprietà (meccaniche, chimiche, elettriche, magnetiche e ottiche), le relazioni tra le caratteristiche e le prestazioni dei materiali, e gli effetti che le lavorazioni possono avere sulla struttura e sulle qualità delle sostanze stesse. Un ingegnere dei materiali può poi specializzarsi in nanotecnologie e nanomateriali, biomateriali, materiali sintetici, radioattivi e magnetici, resine e cristalli.
L'ingegnere dei materiali deve conoscere le proprietà e le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali e la struttura microscopica della materia (atomi e molecole). Deve anche essere competente nello svolgere analisi e prove di laboratorio e nell'utilizzo di software per simulazioni, test, raccolta e analisi dei dati.
Completano il profilo pensiero analitico, problem solving, doti organizzative e gestionali, saper lavorare in autonomia, oltre che essere preciso e attento ai dettagli.
Si può iniziare da posizioni entry-level come tecnico dei materiali o ingegnere junior, per poi specializzarsi in una particolare classe di materiali (ceramiche, metalli, resine, polimeri, semiconduttori), o assumere responsabilità di tipo gestionale, come supervisore e team-leader di un gruppo di ingegneri e tecnici, come ingegnere capo-progetto o project manager.
Si può anche decidere di lavorare nel settore commerciale per aziende che producono e vendono materiali innovativi e semilavorati come sales assistant e sales manager.
Lo stipendio medio è di 38.000 euro lordi all'anno (circa 1.950 euro netti al mese). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 24.200 euro lordi all'anno, mentre lo stipendio massimo può superare i 95.000 euro lordi all'anno.
Un lavoro ideale per chi ama indagare e comprendere il comportamento della materia, sviluppando nuovi materiali e sostanze per risolvere un determinato problema (una materia prima troppo costosa, una sostanza inquinante, un materiale non performante).
Si tratta di una professione molto dinamica e stimolante, con ottimi stipendi e buone prospettive occupazionali.