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Elevator Pitch: una risorsa preziosa per distinguersi e conquistare

SABATO 25 MAGGIO 2019 | Lascia un commento
Foto Elevator Pitch: una risorsa preziosa per distinguersi e conquistare
Scritto da Stefania Pili

Hai mai sentito parlare dell’Elevator Pitch? A primo impatto ti sembra una strana parola dal significato misterioso? No problem, te ne parliamo noi in questo articolo. Prenditi quindi qualche minuto e, ovviamente, buona lettura!

In generale possiamo intendere l’Elevator Pitch come un breve discorso chiaro e conciso che ha come obiettivo principale riuscire a catturare l’attenzione del nostro interlocutore. In questo discorso devono essere contenuti i nostri punti di forza e le nostre migliori capacità e competenze. In poco tempo a disposizione, all’incirca tra i 30 e i 120 secondi, dovremmo riuscire a fare breccia nel cuore dei recruiters che ci stanno giudicando in maniera assolutamente originale e impattante. Un modo di presentarsi decisamente differente dai curricula standard precompilati che siamo abituati a vedere. Ovviamente si tratta di uno strumento che può essere utilizzato in diversi ambiti, dalla presentazione di un’idea di business, alla presentazione della propria figura professionale, a un colloquio di lavoro.

Il nome, nato nella Silicon Valley, infatti, descrive l’idea secondo la quale ogni startupper dovrebbe essere in grado di presentare sé stesso o la propria idea di business in un lasso di tempo che non vada oltre un viaggio in ascensore (elevator vuol dire proprio ascensore). L’Elevator Pitch, secondo la definizione più classica, sarebbe infatti il discorso che un imprenditore farebbe a un investitore se si trovasse con lui in un ascensore e, quindi, nei lassi di tempo imposti dalla corsa. Oggi bisognerebbe perciò immedesimarsi in una rapidissima chiacchierata in una location di passaggio, non solo in ascensore, ma anche in un parcheggio, a una conferenza o in un bar. Basta fronzoli e dritti al sodo. Il mondo ormai corre veloce e il tempo è ormai ridotto all’osso per tutti. Serve una soluzione che conquisti subito. 

Immaginiamo quante decina o centinaia di curricula arrivino ogni giorno nelle più grandi aziende (e non solo) e mettetevi nei panni dei recruiters; tra tante formalità e lunghe informazioni noiose e impersonali che ai più ormai non interessano più, l’ideale sarebbe mostrare la propria tenacia e dinamicità, evitando aggettivi banali come “motivato”, “serio” e “professionale”. Al giorno d’oggi vale molto di più mostrare il proprio carattere e le proprie passioni piuttosto che delineare per filo e per segno la propria carriera formativa con voti, lodi, esami conseguiti etc. 

 

Ipotizzate ora di dover inviare una video-presentazione all’azienda dove sognate di lavorare o di trovarvi proprio di fronte al recruiter durante il colloquio. Cosa fareste? Vediamo più nel dettaglio alcuni consigli per un elevator pitch fenomenale!

 

  • Prepara la tua strategia in maniera chiara e sintetica: nella fase introduttiva, soprattutto nei primi 10 secondi, l’obiettivo primario è fare subito una buona impressione. Si deve essere capaci di proporre una strategia partendo dai requisiti fondamentali e dalle competenze richieste nella descrizione dell’annuncio di lavoro. Chiarire quindi perché siamo le persone più adatte per quella determinata posizione, includendo anche le soft skills con le esperienze più importanti della carriera professionale, citando anche aneddoti interessanti che incuriosiscano e catturino l’attenzione. Un consiglio? Esprimere tutta la passione possibile per ciò che si fa!

 

  • Gestisci al meglio il tempo a disposizione: sembrerà una banalità, ma rientrare nel tempo prestabilito riuscendo a iniziare e a continuare il discorso senza interruzioni è veramente complicato. Bisogna quindi essere preparati a rispondere a possibili domande nel corso del pitch. Il consiglio è quello di essere super attenti e avere sempre la risposta pronta senza entrare in un turbine di ansia e preoccupazione. Fatti trovare a tuo agio anche se l’intenzione è quella di metterti in difficoltà! 

 

  • Adatta il tuo pitch al linguaggio e alle esigenze dell’interlocutore: non esiste un discorso universale da proporre e, di certo, nel corso della vita, capiterà di cambiarlo e modificarlo diverse volte a seconda del lavoro e dell’azienda scelta per candidarci. La scelta ideale sarebbe quindi di studiare a fondo con chi andremo a confrontarci; strategie, target, modus operandi e così via, dopodiché, preparare varie versioni del discorso a seconda della categoria (possibili collaboratori, clienti, investitori, recruiters etc.). Se ad esempio si ha a che fare con la richiesta di una risoluzione di un problema, cerca di trovare la soluzione con un’idea geniale e ambiziosa, magari delineando un quadro tecnico di tagli a determinate spese non necessarie, o affermando di aver già avuto a che fare con problemi di questo tipo, ed essere riuscito a risolvere il tutto in maniera efficiente grazie anche a particolari skills acquisite durante gli anni. 

 

  • Presenta te stesso e la tua idea senza esagerare: il colloquio, o comunque in generale tutta la durata del pitch, è da considerarsi il primo step di una possibile collaborazione basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco. L’interlocutore deve quindi potersi già fidare di te e delle tue capacità. Sei veramente all’altezza di ciò che racconti? Dai quindi il giusto peso alle tue parole e non “barare”. I nodi prima o poi vengono al pettine, meglio essere  sempre sinceri e rispettosi di chi ci ascolta.

 

  • Crea la tua conclusione perfetta: come abbiamo già ribadito, le probabilità di iniziare e finire il pitch sono davvero poche. I secondi a disposizione sono pochi e l’ideale sarebbe prepararlo in anticipo cronometrando il tempo. Prova a ripeterlo ad alta voce anche di fronte allo specchio o davanti ad amici o familiari. Il consiglio è di concludere in bellezza prevedendo delle richieste di chiarimenti; provate quindi a simulare un vero e proprio colloquio con possibili domande e risposte. Una richiesta gettonata è anche quella di fornire i tuoi recapiti. Se ti trovi in un rapporto face to face, sii pronto a offrire un biglietto di visita con i tuoi contatti, se invece si tratta di una video-presentazione, concludi affermando che sarai sempre a disposizione per qualunque chiarimento al numero di telefono x, e-mail y e contatto Skype z. Essere sempre disponibili e reperibili è sinonimo di professionalità e sincerità.

 

Se non sai da dove iniziare per preparare la tua video-presentazione, AppLavoro ti può aiutare a realizzarlo in maniera facile e veloce. Grazie infatti a un video-tutorial, potrai realizzare una video-presentazione professionale ed efficace da inserire nel tuo curriculum. Abbiamo già parlato nei nostri precedenti articoli di quanto ormai l’interattività e la digitalizzazione dei curricula sia diventato una punto a favore per trovare lavoro in modo originale e innovativo. Perché allora non provare a sfruttare al meglio queste opportunità e tentare con tutte le proprie forze di trovare il posto giusto nel mondo del lavoro?



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