Smart working: ecco cosa cambia dal 1° settembre. Alle imprese verrà richiesto di comunicare l'elenco dei dipendenti che hanno firmato l'accordo individuale per poter lavorare in parte in presenza e in parte in modalità agile. I lavoratori che non aderiranno all'accordo saranno tenuti a lavorare in presenza. Scopriamo tutti i dettagli.
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Lo smart working torna allo stato normale dopo la crisi emergenziale degli ultimi anni: ciò che cambia è la semplificazione che si applicherà anche agli accordi già stipulati. Il Ministero del Lavoro dovrà quindi ricevere in via telematica solo i nomi dei lavoratori e le date di inizio e di conclusione degli accordi di lavoro agile, e non il testo integrale dei contratti.
Il decreto 149/2022 del Ministero, inoltre, prevede anche che il datore di lavoro debba comunque conservare per cinque anni il testo dell'accordo individuale sottoscritto con il lavoratore. Non sarà quindi necessario trasmettere singolarmente le intese, ma si potrà fare un invio unico e completo dei dati.
I lavoratori che non aderiranno all'accordo dovranno lavorare in presenza, dato che al momento non sono previste semplificazione automatiche per i lavoratori fragili o per chi ha figli under14.
Grazie a questa semplificazione, si prevede quindi la riformulazione della rubrica dell’articolo 23 della legge 22 maggio 2017 e del primo comma della medesima disposizione. Il precedente obbligo di comunicazione dell’accordo individuale sarà sostituito, quindi, dal primo settembre, con una semplice comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile.
Di conseguenza, con questa procedura, si potranno snellire le procedure per i datori di lavoro e senza adempimenti amministrativi ritenuti non necessari.
Da sottolineare, quindi, che il 31 agosto finisce la possibilità per il datore di lavoro di ricorrere allo smart working in modo unilaterale: il dl Semplificazioni diventerà quindi la norma per poter inviare massivamente gli accordi individuali. Il testo contiene in allegato un modulo per la trasmissione dei dati, che dovrà contenere, ad esempio, il codice fiscale del lavoratore al periodo di smart working.
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