Bonus padri e madri separati: a quanto ammonta e come richiederlo. Il contributo è stato pensato per aiutare economicamente i genitori (che non sono più una coppia) i quali, a causa della crisi pandemica, hanno affrontano importanti difficoltà economiche.
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Il sostegno ha l'obiettivo di aiutare economicamente sia i padri che le madri separate che devono provvedere sia al proprio mantenimento che a quello dei figli conviventi a causa della crisi economica e del calo dei reddito legato alla pandemia.
Pertanto, possono richiedere il bonus tutti i genitori separati che hanno avuto difficoltà a pagare l'assegno di mantenimento ai propri figli, o che comunque, a causa del Covid, abbiano avuto un calo delle entrate, se non una cessazione della propria attività lavorativa dall’8 marzo 2020 per una durata di almeno 90 giorni, o una riduzione degli introiti del 30% rispetto al 2019.
In generale, per accedere al bonus è necessario avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui si chiede il sostegno. Inoltre, il bonus sarà erogato esclusivamente ai genitori che, tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento o lo hanno ricevuto solo parzialmente. La cifra verrà erogata mensilmente a ogni richiedente e può arrivare fino a 800 euro al mese per un totale di 9.600 euro all’anno. Il contributo ha una durata di un anno.
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La misura consente di far ottenere gli 800 euro mensili al genitore che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore. Possono richiedere il bonus sia i genitori separati o divorziati, ma anche coppie di fatto. Di conseguenza, una misura applicabile ed equa verso tutti i figli di coppie separate.
Per il bonus sono stati stanziati 10 milioni di euro, quindi verrà erogato in base alle disponibilità del fondo e al numero dei richiedenti, fino all'esaurimento delle risorse.
Per presentare la domanda, vi consigliamo di consultare tutti i dettagli sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia.
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