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Bonus Benzina: come richiederlo e cosa devono fare i datori di lavoro

VENERDÌ 22 LUGLIO 2022 | Lascia un commento
Foto Bonus Benzina: come richiederlo e cosa devono fare i datori di lavoro
Scritto da Stefania Pili
Arriva il buono carburante del valore di 200 euro per tutti i dipendenti del settore privato, ma anche quelli degli studi professionali, erogato dai datori di lavoro privati esclusivamente su base volontaria.

 

Bonus Benzina: come richiederlo e cosa devono fare i datori di lavoro. L'esenzione è valida per tutti i carburanti e le ricariche elettroniche dei veicoli. Sarà destinata ai dipendenti del settore privato e verrà erogato direttamente dai datori di lavoro attraverso un voucher. Nessuna domanda da parte del lavoratore, quindi. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, di cosa si tratta e a chi spetta.

 

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Cos'è il Bonus Benzina e a chi spetta

Occorre innanzitutto sottolineare che non si tratta di un contributo economico, ma di un'esenzione fiscale sulle somme riconosciute dal datore di lavoro che, a sua volta, potrà godere di una deducibilità integrale del beneficio riconosciuto ai lavoratori. Un'iniziativa del Governo per poter agevolare gli automobilisti che stanno affrontando con difficoltà l'aumento dei prezzi del carburante.

I buoni, infatti, sono erogabili volontariamente e direttamente dal datore di lavoro privato e che il valore è escluso da imposizione fiscale, ai sensi dell’art. 51, comma 3, del TUIR, entro l’ammontare massimo di 200 euro per ogni lavoratore. L'erogazione sarà solo ed esclusivamente su base volontaria, senza alcun tipo di accordo preventivo. L''importante è che non sia erogato al dipendente in sostituzione di un eventuale premio di risultato.

Se il dipendente usufruisce di quest'esenzione, potrà beneficiare di vantaggi fiscali, specialmente nel caso in cui riceva abitualmente beni e servizi gratuiti, ma imponibili, perché superiori al tetto massimo di 258,23 euro (avendo la possibilità di non vedersi tassato il bonus benzina). I buoni non sono tassati in capo ai dipendenti e sono deducibili dal reddito d'impresa e sono validi per benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per le ricaricare auto elettriche.

 

Cosa devono fare i datori di lavoro?

Chi può erogare il bonus benzina è solo il datore di lavoro del settore privato; rimangono quindi esclusi i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche, di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come:

  • amministrazioni dello Stato;

  • istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative;

  • aziende ed amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo;

  • Regioni, Province, Comuni, Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;

  • istituzioni universitarie;

  • istituti autonomi case popolari;

  • Camere di commercio industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;

  • enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;

  • amministrazioni, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale;

  • l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN);

  • Agenzie, di cui al decreto legislativo n. 300/1999.

 

Tuttavia, tra i possibili fruitori dell’agevolazione rientrano anche i dipendenti degli enti pubblici economici, che sono assimilati ai dipendenti di datori di lavoro privato, ma anche i lavoratori dipendenti di soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre ché dispongano di propri lavoratori dipendenti.

 

A chi spetta il bonus benzina?

Esclusivamente ai lavoratori dipendenti. La normativa non prevede distinzioni tra le varie tipologie contrattuali presenti in azienda, pertanto sarà possibile erogare i buoni, sino all’ammontare massimo di 200 euro, anche agli apprendisti, ai lavoratori a part-time, ai lavoratori a tempo determinato e ai lavoratori intermittenti. L’erogazione non sarà possibile per chi ha un rapporto di lavoro subordinato come i tirocinanti, i collaboratori coordinati e continuativi o gli amministratori. Inoltre, non viene previsto alcun tetto reddituale per l’ammissione al beneficio, per cui sarà possibile erogare il bonus anche a lavoratori con alte retribuzioni.

Come richiedere il bonus benzina

Non sarà necessario presentare alcuna domanda: il bonus verrà assegnato in automatico dalle aziende private ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro. I lavoratori potranno usufruire dell'esenzione in due modi:

  • buoni benzina o simili;

  • benefit aziendali per il dipendente se incluso nei piani sindacali, che non verranno sommati al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro.

I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza preventivi accordi contrattuali entro il 12 gennaio 2023, sia in formato cartaceo che elettronico, e dovranno riportare esplicitamente il loro valore nominale. La distribuzione dei voucher verrà effettuato in applicazione del principio di cassa allargato. Una volta ricevuto, il dipendente potrà beneficiare del buono anche oltre il termine di scadenza.

Questo significa che sarà possibile ottenere l'agevolazione entro il prossimo gennaio e spenderlo nei mesi che seguiranno. Inoltre, il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente, ma rappresenta un'ulteriore agevolazione rispetto a quella generale prevista nell’articolo 51 del Tuir e non può essere erogata per finalità retributive.

 

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