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Pronti per la Fase 2: come ripartirà gradualmente l'economia italiana?

MERCOLEDÌ 22 APRILE 2020 | Lascia un commento
Foto Pronti per la Fase 2: come ripartirà gradualmente l'economia italiana?
Scritto da Stefania Pili

Ci siamo, l'Italia è pronta pian piano a ripartire. L'emergenza sanitaria è ancora in atto, ma si iniziano a intravedere progressivi miglioramenti riguardo al numero dei contagi e dei guariti dalla terapia intensiva. Si inizierà con molta cautela, a partire da alcune imprese e negozi, soprattutto quelli di abbigliamento e calzature, successivamente toccherà ai centri commerciali, seguiti da bar, ristoranti, cinema, teatri e, infine, discoteche. Per quanto riguarda il turismo, bisognerà aspettare direttive più precise su tempi e modalità.

Le Regioni che vorranno ripartire prima della fase 2 (il 4 maggio), dovranno dichiarare di possedere ospedali e luoghi per la quarantena dei positivi al Covid-19: una condizione necessaria imposta dal governo per poter autorizzare le aziende del settore edile, delle auto e della moda prevista per il 27 aprile. In caso contrario, si ripartirà la settimana successiva con un una suddivisone organizzata in base alle tabelle Inail, fondamentali per misurare il rischio a cui vengono sottoposti i lavoratori. 

Aziende e negozi dovranno comunque autocertificarsi per essere in regola con le nuove norme di contenimento da contagio. Saranno poi disposti i controlli per verificare tutto questo, pena la sospensione della licenza o la chiusura della propria attività. Le norme in questione si riferiscono ai dispositivi di sicurezza personalesanificazione e altre regole differenziate in base all'azienda. Inoltre, verranno organizzati i turni di lavoro diversificati, e lo smart working verrà messo in primo piano rispetto alla fase pre-covid. 

 

Leggi anche: “Aumento della produttività lavorando da casa: un nuovo equilibrio da adottare anche i futuro?

 

Vediamo ora, più nello specifico, cosa accadrà per le diverse attività imprenditoriali.

 

NEGOZI AL DETTAGLIO

Come accennato nel paragrafo precedente, il governo intende riaprire queste attività, ma solo se in grado di garantire la sicurezza del personale e dei clienti con mascherine e guanti, la distanza di un metro, le file di attesa all'esterno dei locali, e i dispenser con disinfettanti alle casse. Si pensa anche a estendere le aperture 7 giorni su 7, e di prolungare gli orari (per i negozianti in grado di sostenere le spese) per contenere l'affluenza della clientela. Disposizioni più specifiche avverranno secondo un protocollo nazionale unico, che sarà poi declinato a livello territoriale.

 

NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO

In questi casi occorrerà molta più attenzione. Chi possiede negozi di abbigliamento doverà infatti provvedere alla sanificazione dei camerini, e tutti i capi che saranno provati dovranno essere poi sanificati. Bisognerà quindi attendere i sistemi di sterilizzazione per garantire la massima igiene, sia dei prodotti in vendita che dei locali, per assicurare la riapertura secondo le norme.

AZIENDE

L'Inail mette in chiaro che le aziende devono provvedere alla nomina di un medico competente per il periodo di emergenza sanitaria (qualora non fosse già presente), o comunque, soluzioni alternative con il coinvolgimento anche delle strutture territoriali pubbliche che possono effettuare visite, anche su richiesta del lavoratore. Il medico sarà una figura fondamentale anche per l'identificazione dei soggetti suscettibili e per garantire il corretto reinserimento lavorativo dei soggetti con pregressa infezione da Coronavirus.

 

CANTIERI

Si continuerà a sbloccare il settore edile con la riapertura di alcuni cantieri pubblici. Alcuni esempi sono la restaurazione di scuole, riparazione di dissesti idrogeologici e delle strade. Potranno ripartire anche i progetti privati, ma con il mantenimento della distanza di sicurezza tra gli operai (anche in miniere e cave).

 

TURISMO

Non si è ancora stabilito come avverrà la riapertura dei musei, una situazione complicata per quanto riguarda le file agli ingressi, la sicurezza generale, ma anche per i costi da mantenere vista la probabile bassa affluenza iniziale. Ci si prepara con più facilità invece per le visite ai siti archeologici come i Fori Romani e Pompei, luoghi dove si potrà entrare da soli o al massimo in due.

 

CINEMA E TEATRI

Saranno sicuramente gli ultimi nella lista a poter riaprire, data la forte aggregazione che si sviluppa al loro interno. Le arene potrebbero subire una deroga ma solamente se l'indice di contagio R0 fosse molto basso e con poltrone distanti e il mantenimento della distanza di sicurezza. Fino a settembre, inoltre, non ci sarà la possibilità di organizzare eventi e convegni, così come presentazioni e manifestazioni pubbliche.

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Le soluzioni all'emergenza economica si stanno quindi sviluppando secondo un modello di distanziamento sociale e di sanificazione di locali e dei prodotti annessi. Non bisogna avere fretta, occorre prudenza e organizzazione, con la consapevolezza che, per ora e nei prossimi mesi, nulla sarà come prima. Bisogna essere in grado anche di valutare soluzioni alternative che potrebbero rivelarsi davvero utili ed economicamente valide. Parliamo ad esempio delle consegne a domicilio e dei marketplace online per tutte le attività costrette a chiudere, ma anche per i piccoli negozi sotto casa che potrebbero rinascere a nuova vita, con un servizio più completo, vicino e sicuro.

Avremo una visione più delineata della situazione solo nei prossimi giorni. Nel frattempo, siamo sicuri che la ripartenza dell'Italia avverrà molto presto e con tutta la sicurezza e la competenza possibile.


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