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Smart working e vita privata: come bilanciarli ai tempi del Coronavirus

VENERDÌ 20 MARZO 2020 | Lascia un commento
Foto Smart working e vita privata: come bilanciarli ai tempi del Coronavirus
Scritto da Stefania Pili

Il Coronavirus sta letteralmente stravolgendo le nostre giornate, oltre che da un punto di vista psicologico, anche sotto il profilo prettamente lavorativo e professionale. Fortunatamente, viviamo in un'era segnata da una digitalizzazione massiccia, e grazie a un computer e a una rete wi-fi, lavorare a distanza attraverso la modalità smart working, è diventato non solo possibile, ma anche più semplice e vantaggioso nei confronti dei consumi aziendali e dell'ambiente.

Secondo l'ultimo Osservatorio smart working in Italia del Politecnico di Milano, fino a pochi mesi fa, chi lavorava con questa procedura era soltanto una piccola cerchia di professionisti, circa 570mila lavoratori, appena il 16% nella pubblica amministrazione. Ora la situazione è chiaramente cambiata, e tutti (o quasi) si sono dovuti adeguare alle nuove direttive. Il punto è, però, capire se tutti sono pronti a questa trasformazione così repentina dei ritmi quotidiani, considerando anche l'effettiva produttività, e il bilanciamento con la vita privata, che in questo periodo fa i conti anche con la gestione dei figli in casa.

 

Leggi anche: “Coronavirus e smart working in Italia: cosa sta accadendo
 

Secondo il Financial Times, tutto questo è gestibile, ma bisogna comunque tener conto che poter lavorare ovunque ed essere agili con questa crisi, mette alla luce una serie di sfide inaspettate. Ad esempio, i datori di lavoro si sono ritrovati improvvisamente in una situazione di potenziamento della fiducia nei confronti dei dipendenti, ma viceversa, anche i lavoratori, si ritrovano a dover essere sempre efficienti, garantendo una produttività costante, o meglio, addirittura migliorata. Si tratta, infatti, per la maggior parte degli italiani, di scoprire un nuovo universo lavorativo domestico, nel quale scoprire nuove capacità, ma anche dei limiti, utili anch'essi per comprendere come essere più produttivi e crescere sia professionalmente, sia da un punto di vista personale. Lavoro e vita privata oggi più che mai, infatti, si intrecciano inesorabilmente, modificando i normali ritmi quotidiani.

L'obiettivo primario dello smart working è proprio il riuscire a ottenere un miglior bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, in uno spazio nuovo, dove il tempo a disposizione per portare a termine le responsabilità si intreccia anche con i momenti privati. Il risultato, spesso, soprattutto per chi non è abituato, è uno squilibrio tra i due piani, rendendo tutto più confuso e meno proficuo. Questa situazione può manifestarsi per chi deve anche anche badare ai figli più piccoli, o ai propri parenti anziani, o per chi, ragionevolmente, non è abituato a una modalità lavorativa di questo tipo.

Un semplice esempio: chi è già avvezzo a lavorare per obiettivi e in contesti dinamici, è sicuramente avvantaggiato a distribuire meglio il proprio tempo tra lavoro e vita personale. Chi, invece, non ha questi vantaggi, potrebbe avere più difficoltà. L'esperienza in questo caso è infatti fondamentale per ambientarsi al meglio e trovare il giusto bilanciamento.

Ecco quindi alcuni consigli pratici su come affrontare il lavoro da casa ai tempi del Coronavirus:

 

  • Sapersi adattare al cambiamento: il nostro cervello ha bisogno di sapersi adattare ai diversi cambi di routine; non bisogna respingere il cambiamento, ma accoglierlo riuscendo a riorganizzare la giornata con la motivazione giusta;

  • Gestire sapientemente il tempo: è necessario ricercare uno spazio della casa che possa ricreare il più possibile l'ambiente d'ufficio, da utilizzare in maniera solamente individuale. Per chi ha i figli in casa soprattutto, bisogna stabilire un confine preciso per non essere interrotti, spiegando ai bambini che non si deve bloccare l'attività della mamma o del papà, anche con un cartello appeso fuori dalla porta;

  • Mantenere le stesse abitudini: lavorare quindi nei giorni e negli orari stabiliti al lavoro. Ci saranno per forza di cose dei cambiamenti, come il non dover più portare i figli a scuola per esempio, ma bisogna comunque imporsi delle regole. Svegliarsi alla stessa ora, o quasi, fare la colazione insieme alla famiglia, e prepararsi e vestirsi come se si dovesse uscire normalmente;

  • Mantenere vive le relazioni: il senso di comunità è fondamentale, specialmente quando i colleghi sono lontani e si è soli a casa con i figli. Una pausa caffè o una semplice chiacchierata che viene a mancare può portare a un maggiore isolamento, per questo sarebbe utile una telefonata per ritrovare un po' di socialità. Anche il lavoro in team è importantissimo, possibile grazie alle tante app disponibili come Trello e Asana, o i sistemi di videoconferenza come Zoom, Skype e Google Hangouts;

 

Consulta anche: “Gestire il tempo in maniera valida ed efficace: consigli e suggerimenti

 

  • Curare il proprio benessere fisico e mentale: è inevitabile il fatto di impigrirsi maggiormente a casa. Non bisogna quindi trascurarsi, ma continuare con la normale attività fisica anche a casa. Consigliati lo yoga, lo stretching e l'attività cardio a metà o fine giornata, per allentare le tensioni e lo stress, magari anche insieme a colleghi e amici in diretta streaming;

  • Curare il proprio aspetto estetico: largo al pigiama in casa sì, ma non troppo. Da questo può maturare una maggiore pigrizia e perdita di concentrazione. Pertanto, è necessario distinguere l'abbigliamento domestico da quello da lavoro, anche se sicuramente più casual rispetto al passato. Un ottimo modo per tenersi pronti a possibili videochiamate.

  • Continuare a coltivare creatività e relazioni sociali: oltre al lavoro e alla cura dei figli e della casa, bisogna che la mente si apra allo svago, come la visione di un film o la lettura di un libro. Un trend di questo periodo è anche l'aperitivo settimanale tra colleghi o amici tramite videocall. Iniziative molto utili e interessanti sono le letture collettive a distanza o le visite virtuali ai musei, ma anche la condivisione di musica e playlist su Spotify; 

  • Continuare a formarsi pensando al futuro: stare più tempo in casa consente anche di seguire webinair e gruppi Facebook per aggiornarsi e imparare cose nuove. Molte aziende stanno mettendo a disposizione corsi gratuiti o sconti molto interessanti per consentire l'apprendimento anche in questo difficile momento, quindi meglio approfittarne subito.

 

La cosa più importante è non isolarsi ancor di più. Non siete soli: se avete bisogno di aiuto, non abbiate paura a chiederlo. Numerose sono le iniziative per il sostegno psicologico, come le consulenze individuali e il coaching psicologico a distanza per manager e professionisti. 

Tutto tornerà alla normalità, speriamo al più presto. Nel frattempo, incoraggiamoci e ripetiamoci sempre “tutto andrà bene”.

 

Consulta anche: “Smart working e salvaguardia dell'ambiente: il lavoro agile può aiutare l'ecosostenibilità?



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