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Emergenza caldo: firmato il protocollo nazionale per il lavoro. Ecco tutte le misure

GIOVEDÌ 03 LUGLIO 2025 | Lascia un commento
Foto Emergenza caldo: firmato il protocollo nazionale per il lavoro. Ecco tutte le misure
Scritto da Marco Fior

Il caldo si fa sentire in tutta Italia e il protocollo sulle condizioni climatiche estreme, elaborato dalle parti sociali, è stato firmato dal ministero del Lavoro. Sarà recepito con un decreto ministeriale e verrà attuato con accordi territoriali. Si prevede un ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali per i casi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. Non saranno calcolate le ore utilizzate idi cassa integrazione ordinaria per eventi non evitabili e saranno assicurate alle imprese le tutele contro le eventuali responsabilità connesse con il ritardo della consegna dei lavori legato agli eventi climatici estremi. Il documento è stato firmato la sera del 2 luglio e si tratta di un provvedimento estremamente importante per contrastare la forte ondata di calore che sta colpendo tutta l’Italia e che oggettivamente comporta numerosi rischi soprattutto per alcune categorie di lavoratori.

 

Cosa prevede il protocollo per i lavoratori

Tra i punti cardine del protocollo firmato dal ministero del Lavoro, spicca l’ampio e automatico ricorso agli ammortizzatori sociali in tutte le ipotesi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, anche in caso di lavoro stagionale. E non è tutto, infatti si evidenzia la necessità di modificare gli orari di lavoro e di adottare buone prassi, anche preventive, che riguardano informazione, formazione, sorveglianza sanitaria, abbigliamento e riorganizzazione dei turni.

La firma del protocollo si è resa necessaria a fronte dell’attuale situazione di emergenza causata da un’ondata di calore a livelli record. Il protocollo sottolinea inoltre come il cambiamento climatico stia compromettendo la futura sostenibilità ambientale ed economica a livello globale, esponendo lavoratrici e lavoratori a grossi rischi per la salute e la sicurezza durante l’attività lavorativa.

La responsabilità dei datori di lavoro

Il protocollo prevede anche che il datore di lavoro, al fine di attivare tempestivamente tutte le misure di prevenzione e protezione in caso di eventi climatici avversi legati al caldo, si deve avvalere del bollettino ufficiale di previsione e allarme relativo alla propria città. Si aggiunge anche la necessità di un costante monitoraggio preventivo sulle condizioni meteorologiche. 

 

Informazione e prevenzione come linee guida

L’obiettivo è quello di promuovere le buone pratiche al fine di scongiurare infortuni e malattie professionali, come eventi e condizioni di malessere strettamente connessi alle emergenze climatiche.

Ecco perché viene posta una particolare attenzione verso due strumenti indispensabili: informazione e prevenzione. Inoltre, verranno organizzati tavoli di confronto dei vari settori e saranno applicate le stesse regole anche agli studenti che stanno effettuando tirocini.

 

Ammortizzatori sociali

Nel protocollo trovano spazio anche altri possibili temi di intervento tra cui aggiornamenti del protocollo stesso e l’intervento del ministero per le misure necessarie.

Vengono citati il supporto relativo ai cambi di orario necessari, l’indicazione che le ordinanze giustificano il ricorso alle interruzioni e, come abbiamo detto in precedenza, l’ampio e automatico ricorso agli ammortizzatori sociali in tutti i casi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro e anche in caso di lavoro stagionale.

Gli infortuni legati al caldo

È evidente che questa ondata di calore può comportare conseguenze estremamente importanti per lavoratrici e lavoratori. Arriva però la richiesta, da parte dei sindacati, di non parlare più di emergenza, ma di affrontare il problema in maniera strutturale.

Si sottolinea la necessità di introdurre una legge che determini un valore soglia oltre il quale scattano le misure come l’interruzione del lavoro e gli adeguamenti necessari. 

Non solo, la Uil chiede anche che l’inail registri gli infortuni dovuti al caldo come tali e questo sarebbe molto importante per lavorare in maniera più decisa sulla prevenzione.



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