NASpI 2025: cosa cambia, chi ne ha diritto e cosa sapere. A chiarire come funzionerà la nuova disciplina è intervenuto direttamente l’INPS con una circolare esplicativa, e ora è il momento di fare chiarezza, soprattutto per chi sta per concludere un contratto o intende fare domanda nei prossimi mesi.
Leggi anche: “Bonus Donne 2025: un’opportunità per lavoratrici e aziende”
La vera novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, riguarda soprattutto chi ha dato dimissioni in un impiego precedente. Da gennaio, infatti, potrà accedere alla NASpI solo se ha maturato almeno 13 settimane di contributi nell’ultimo lavoro, prima di essere nuovamente licenziato o di concludere un contratto a termine.
In parole semplici: chi ha lasciato volontariamente un impiego e poco dopo perde un nuovo lavoro, non potrà più ricevere la NASpI, a meno che abbia lavorato per almeno tre mesi pieni (13 settimane contributive) nel secondo impiego.
La norma fa una distinzione importante. Alcuni casi di dimissioni non escludono il diritto alla NASpI:
Dimissioni per giusta causa: ad esempio, se sei stato trasferito in un’altra sede senza una motivazione valida o a centinaia di chilometri da casa.
Dimissioni durante maternità o paternità protette.
Risoluzioni consensuali nell’ambito delle procedure di conciliazione previste dalla legge (art. 7 della legge 604/1966).
Rifiuto del trasferimento a più di 50 km o con tempi di viaggio oltre gli 80 minuti.
In tutti questi casi, puoi ancora fare domanda e ottenere il sussidio, senza dover maturare le 13 settimane nel nuovo impiego.
La regola generale non cambia: per poter ottenere l’indennità, bisogna avere almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni. Ma attenzione: non contano solo i giorni lavorati. Sono validi anche i periodi di:
Maternità obbligatoria.
Lavoro all’estero in Paesi con convenzione con l’Italia.
Assenza per malattia dei figli.
Questi periodi rientrano nella cosiddetta “contribuzione utile”. L’INPS ha anche chiarito che il nuovo requisito introdotto dalla legge non modifica le modalità con cui viene calcolato l’importo o la durata della prestazione.
L’indennità si calcola partendo dalla media degli ultimi redditi imponibili degli ultimi 4 anni, divisa per le settimane di lavoro e moltiplicata per 4,33. L’importo massimo mensile per il 2025 sarà di 1.562,82 euro, e la durata della prestazione dipende dalle settimane di contributi: una settimana di NASpI ogni due di contributi versati, fino a un massimo di 24 mesi.
Dal settimo mese (o ottavo, se hai più di 55 anni), l’importo scende del 3% al mese.
Il termine è di 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. Puoi fare domanda tramite:
Il portale INPS con SPID, CIE o CNS.
Un patronato.
Il contact center INPS.
Se presenti la richiesta entro 8 giorni dalla cessazione, l’indennità parte dall’ottavo giorno. Se lo fai più tardi, partirà dal giorno successivo alla richiesta. Solo in caso di licenziamento per giusta causa, l’erogazione inizierà dal 38° giorno.
Un’opzione interessante per chi intende avviare un’attività autonoma o entrare in una cooperativa è la possibilità di richiedere l’importo in un’unica soluzione.
Secondo dati di BonusX, i beneficiari della NASpI sono in maggioranza uomini tra i 35 e i 49 anni, spesso provenienti da contratti a tempo determinato. Ma c’è una crescita anche tra gli ex lavoratori a tempo indeterminato. I settori più coinvolti sono industria e servizi, e l’interesse è particolarmente alto tra i giovani dai 18 ai 35 anni, molti dei quali hanno fatto richiesta anche più volte in un solo anno.
Le città con più domande? Milano, Roma, Napoli e Torino. I grandi centri urbani restano i poli principali per le richieste di sostegno al reddito.
Se stai pensando di cambiare lavoro, valutare una nuova proposta o avviare un’attività autonoma, capire quando e come puoi accedere alla NASpI può fare la differenza tra sicurezza economica e un vuoto contributivo.
Ricorda sempre di consultare le offerte di lavoro su Applavoro per trovare l'opportunità giusta per te.
Ti potrebbe interessare anche: “Come cambiare carriera a 40 anni senza esperienza”
Fonte: Sky Tg24