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Bonus Iscro 2025: ecco l’indennità per i lavoratori autonomi

MARTEDÌ 17 GIUGNO 2025 | Lascia un commento
Foto Bonus Iscro 2025: ecco l’indennità per i lavoratori autonomi
Scritto da Marco Fior

A partire dal 16 giugno, è possibile richiedere l’accesso all’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro) dell’INPS. Si tratta di un contributo rivolgo ai soggetti iscritti alla Gestione separata che svolgono un’attività di lavoro autonomo. L’indennità viene erogata per 6 mesi e l’importo mensile è di minimo 250 euro e può arrivare a un massimo di 800 euro. Da sottolineare che, come comunicato dall’INPS, la prestazione concorre alla formazione del reddito e non comporta accredito di contribuzione figurativa.

 

 

Cos’è il Bonus Iscro 2025

Come spiegato dall’INPS, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, appunto Bonus Iscro, venne istituita per il triennio 2021-2023 dalla legge di Bilancio del 2021.

Dopodiché, è entrata definitivamente a regime a partire dal 1° gennaio 2024 con la legge di Bilancio 2024. Il Bonus Iscro 2025 è dedicato ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata che esercitano attività di lavoro autonomo. 

Tale indennità viene erogata per sei mesi, che decorrono a partire dal giorno successo alla data di invio della domanda. Non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione dell’indennità.

Una cosa molto importante, che è stata chiarita dall’INPS, è che la prestazione concorre alla formazione del reddito e non comporta accredito di contribuzione figurativa. Inoltre, i beneficiari del Bonus Iscro 2025 sono obbligati a partecipare a corsi di aggiornamento professionale.

 

Al via le domande per il bonus Iscro 2025

L’INPS ha comunicato ufficialmente che, a partire dal 16 giugno, è possibile inviare la domanda per ottenere l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, ovvero il Bonus Iscro 2025. 

L’agevolazione si rivolge ai soggetti iscritti alla Gestione separata, che svolgono attività di lavoro autonomo. In sostanza, il bonus è dedicato a chi ha una Partita Iva. 

Inoltre, l’INPS ha chiarito che per poter accedere alla prestazione è necessario, oltre come detto all’iscrizione alla Gestione separata, non essere percettori di trattamenti pensionistici diretti e aver prodotto un reddito di lavoro autonomo che deve essere inferiore al 70% rispetto alla media dei due anni precedenti a quello di riferimento.

Come presentare la domanda

I potenziali beneficiari possono richiedere il Bonus Iscro 2025 in via telematica, entro il 31 ottobre di ogni anno di fruizione. Sul sito ufficiale dell’INPS ci sono tutti i canali dedicati all’indennità.

Esiste anche la possibilità, in alternativa, di richiedere il Bonus Iscro 2025 tramite il servizio di Contact center integrato, chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa o il numero 06 164164 da rete mobile. 

Ci si può pure rivolgere agli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

 

I requisiti per ottenere il Bonus Iscro 2025

Chi desidera effettuare la domanda per ottenere il Bonus Iscro 2025, deve rispettare i requisiti previsti, ovvero:

  • Non essere titolare di trattamento pensionistico diretto
  • Non essere assicurato presso altre forme previdenziali obbligatorie
  • Non essere beneficiario di Assegno di Inclusione
  • Avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello della presentazione della domanda, inferiore al 70% della media dei redditi di lavoro autonomo riguardanti i due anni precedenti all’anno di riferimento
  • Aver dichiarato, nell’anno precedente a quello della presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, che viene calcolato ogni anno in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo
  • Essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali obbligatori
  • Essere titolare di Partita Iva da almeno 3 anni

A quanto ammonta il Bonus Iscro 2025

L’importo previsto per il Bonus Iscro è pari al 25%, calcolato sulla base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno in cui viene presentata la richiesta.

Per comprendere al meglio tutti i dettagli, l’INPS stessa ha formulato un esempio pratico, ovvero: se il reddito dichiarato per gli anni 2021 e 2022 è pari rispettivamente a 6.000 euro e a 5.000 euro, si deve:

  • Determinare la media del reddito
  • Dividere il risultato per due
  • Moltiplicare il risultato per il 25%

Ricordiamo che l’importo mensile non può essere inferiore a 250 euro e non deve superare gli 800 euro.



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