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Bonus Partita IVA Under 35: 500 Euro al mese per 3 anni

VENERDÌ 05 DICEMBRE 2025 | Lascia un commento
Foto Bonus Partita IVA Under 35: 500 Euro al mese per 3 anni
Scritto da Stefania Pili
Il Bonus Partita IVA Under 35 è un contributo mensile da 500 euro, fino a un massimo di 36 mesi, pensato per sostenere giovani imprenditori che avviano nuove attività in settori strategici tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025.

 

Bonus Partita IVA Under 35: 500 Euro al mese per 3 anni. È una misura concreta, già operativa tramite INPS, che può arrivare fino a 18.000 euro complessivi e aiutare davvero a reggere i costi dei primi anni di impresa.​
 

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Cos’è il Bonus Partita IVA Under 35

Il bonus è un incentivo all’autoimpiego destinato a chi ha meno di 35 anni e apre una nuova attività con domicilio fiscale in Italia nel periodo 1/7/2024–31/12/2025. Nasce dal Decreto Coesione 2024 e dalle successive istruzioni INPS, con l’obiettivo di favorire nuove imprese in comparti chiave per innovazione, digitale e transizione ecologica.​

Riguarda sia ditte individuali e freelance, sia società in cui almeno un socio under 35, disoccupato al momento dell’avvio, assume un ruolo attivo come amministratore o lavoratore.​

Importo, durata e modalità di erogazione

Il contributo è pari a 500 euro al mese, erogati dall’INPS in un’unica soluzione annuale anticipata, per il numero di mesi in cui l’attività risulta attiva. La durata massima è di 36 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, per un totale potenziale di 18.000 euro per ogni giovane imprenditore ammesso.​

Il bonus non è tassato, non concorre alla formazione del reddito e non richiede rendicontazione delle spese: si tratta quindi di un sostegno diretto alla liquidità dell’impresa nei primi anni.​

Settori strategici ammessi

Per accedere al bonus l’attività deve rientrare nei “settori strategici” definiti dai decreti attuativi, individuati tramite il codice ATECO comunicato all’Agenzia delle Entrate. Tra i comparti indicati rientrano, tra gli altri, manifatturiero, energia, costruzioni, IT e servizi digitali, sanità e trasporti, con una platea ampia che copre molte nuove iniziative imprenditoriali.​

La verifica del codice ATECO è un passaggio fondamentale: un errore in fase di apertura della Partita IVA può compromettere l’accesso all’agevolazione.​

Requisiti principali per ottenerlo

Per richiedere il bonus occorre rispettare alcuni requisiti chiave:​

  • meno di 35 anni al momento dell’avvio dell’attività

  • stato di disoccupazione prima dell’apertura della Partita IVA o della costituzione della società

  • nuova impresa avviata in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025

  • operatività in settore strategico, verificato tramite codice ATECO

Nel caso di società, il beneficio è riconosciuto alla persona fisica under 35 che possiede i requisiti e partecipa attivamente all’attività imprenditoriale.​

Come fare domanda all’INPS

La domanda si presenta esclusivamente in modalità telematica, tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS alla sezione dedicata alle prestazioni non pensionistiche, dove è attivo il servizio “Incentivo Decreto Coesione” o analoga voce sul contributo per nuove imprese under 35. In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato o al Contact Center INPS per l’invio assistito della richiesta.​

Nel modulo vengono richiesti, tra gli altri, dati dell’impresa (Partita IVA, forma giuridica, sede), eventuali dati dei lavoratori per gli sgravi contributivi collegati, tipologia di contratto, retribuzione prevista e sede operativa.​

La scadenza dei 30 giorni: perché è importante

Uno degli aspetti più delicati è la tempistica: la domanda va presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’attività, pena la perdita del diritto al contributo. Per le imprese già avviate prima dell’operatività delle procedure INPS, il termine è stato agganciato alle date delle circolari e dei messaggi resi noti tra fine novembre e inizio dicembre 2025, mentre per le attività aperte dopo tali date il conteggio decorre dalla data di inizio effettiva.​

Chi ha aperto Partita IVA nel periodo 2024–2025 deve quindi verificare con attenzione la propria finestra temporale, per non decadere dal beneficio per semplice ritardo nella domanda.​

Cumulabilità e incentivi collegati

Il bonus da 500 euro mensili è compatibile con altri strumenti che non riguardano i contributi previdenziali, come agevolazioni fiscali, crediti d’imposta o misure territoriali, perché non genera reddito imponibile. È inoltre affiancato da un esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 35 a tempo indeterminato, previsto dal medesimo quadro normativo, che consente ai datori di lavoro privati di azzerare i contributi previdenziali entro determinati limiti.​

Non è invece cumulabile con altri esoneri contributivi sulla stessa posizione, per evitare sovrapposizioni di agevolazioni previdenziali.​

Esempi pratici: come si applica

Un freelance under 35 che apre Partita IVA nel settore IT a dicembre 2025, essendo disoccupato al momento dell’avvio, può richiedere il bonus entro 30 giorni e ottenere 500 euro al mese, liquidati in anticipo per ciascun anno, fino a tre anni di attività. Una giovane di 28 anni che costituisce una SRLS in ambito sanitario ha diritto al contributo se rientra tra i settori strategici e se la società è stata costituita nel periodo previsto, con termini di domanda agganciati alle date operative INPS.​

Un imprenditore di 34 anni che apre una nuova impresa e assume un dipendente under 35 può combinare il bonus da 500 euro mensili con l’esonero contributivo sulle nuove assunzioni, se rispetta tutte le condizioni previste.​

Conviene davvero per chi sta iniziando?

Per chi sta muovendo i primi passi come libero professionista, titolare di ditta individuale o socio in una piccola società, il Bonus Partita IVA Under 35 rappresenta un aiuto significativo: contribuisce a coprire spese fisse, investimenti iniziali e periodi di avvio in cui i ricavi sono ancora instabili. L’assenza di tassazione, la semplicità di gestione (niente rendicontazioni) e la durata fino a 36 mesi lo rendono una delle misure più interessanti degli ultimi anni per l’autoimprenditorialità giovanile.​

Restano due punti critici da gestire con attenzione: la corretta individuazione del codice ATECO e il rispetto rigoroso del termine di 30 giorni per la domanda. Per chi rispetta i requisiti e si organizza in tempo, può essere davvero un’occasione da non perdere per alleggerire i costi e far partire la propria impresa con maggiore serenità.

 

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Fonti:



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