Dopo una lunga trattativa, durata diversi mesi, i sindacati e le aziende controllate da Exor, ovvero Stellantis, Iveco, Ferrari e Cnh, hanno siglato un accordo molto importante per il nuovo contratto aziendale. La stipula è avvenuta presso l’Unione Industriali di Torino, la città del gruppo Fiat. Le novità riguardano l’aumento dello stipendio e non solo. Il nuovo contratto riguarda circa 60.000 dipendenti del gruppo Stellantis e delle altre aziende controllate dalla holding Agnelli-Elkann.
Nuovo contratto Stellantis
Dunque, i dipendenti di Stellantis, Iveco, Ferrari e Cnh avranno un aumento dello stipendio piuttosto corposo. I sindacati Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Ugim e Aqcfr, hanno raggiunto infatti l’accordo con le aziende per il secondo biennio del contratto collettivo di lavoro.
Grazie a questa intesa, che fa seguito a quella raggiunta nel 2023, è previsto un aumento medio degli stipendio pari a 135 euro. Questi vanno poi sommati agli aumenti già previsti e quindi il totale è di un aumento di oltre 350 euro in 4 anni. Non solo, è prevista anche l’erogazione di due somme una tantum di 240 euro lordi ciascuna, che verranno corrisposte a giugno 2025 e aprile 2026.
Ci sono poi altre modifiche che riguardano gli indicatori del nuovo premio di risultato. Viene rimossa la soglia massima per il pagamento che riguarda il free cash flow globale.
Soddisfazione da parte di Stellantis
Grande soddisfazione arriva da parte di Stellantis, la quale ha sottolineato come ci sia una forte relazione con i sindacati e una particolare attenzione, da parte del gruppo, nei confronti di tutti i dipendenti.
Il nuovo accordo si manifesta nonostante le difficoltà, a livello nazionale e internazionale, che il gruppo Stellantis sta vivendo. Infatti, resta evidente la perplessità dei consumatori nei confronti dei tempi della transizione energetica e permangono incertezze sui passi da compiere a livello europeo per l rilancio di un settore, quello dell’auto, in evidente difficoltà.
Anche i sindacati hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando come il contratto porta l’incremento dell’intero quadriennio 2023-2026 al 18,66%. Un risultato estremamente importante che assicura il pieno recupero del potere di acquisto in condizioni critiche legate all’inflazione e alla crisi del settore automotive.
Conclusione
Il nuovo contratto per i dipendenti Stellantis è una vera e propria bocca d’ossigeno, considerando anche le difficoltà che il gruppo sta vivendo e, più in generale, l’intero comparto auto europeo è in condizioni critiche.
L’accordo dimostra l’impegno da parte di Stellantis nel tutelare i propri dipendenti, sebbene la situazione non sia certo delle più positive, anzi. In questo contesto sarà fondamentale agire a livello europeo per dettare una linea al settore automotive, dando ulteriore impulso alla transizione energetica che però, probabilmente, necessita di tempistiche più lunghe rispetto a quanto previsto inizialmente.