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Occupazione in crescita: a giugno +352.000 posti di lavoro nel privato

LUNEDÌ 29 SETTEMBRE 2025 | Lascia un commento
Foto Occupazione in crescita: a giugno +352.000 posti di lavoro nel privato
Scritto da Marco Fior

Come comunicato dall’Osservatorio INPS, il mese di giugno si è registrato un saldo positivo di 352.000 posti di lavoro nel settore privato. La stragrande maggioranza delle assunzioni, il 92%, riguarda contratti a tempo indeterminato, mentre la restante parte è relativa ad altre tipologie contrattuali tra lavoro intermittente e stagionale. Calano i contratti a tempo determinato e i rapporti di lavoro in apprendistato. L’Osservatorio dell’INPS ha anche evidenziato le dinamiche relative a questi flussi, in modo tale da capire come si sta trasformando il mondo del lavoro e qual è il peso specifico delle agevolazioni, di cui ne hanno beneficiato soprattutto i giovani. Resta però il problema del lavoro femminile, per cui si è registrato un calo per l’incentivo.

 

Crescono i contratti a tempo indeterminato

Dunque, l’Osservatorio sul mercato del lavoro dell’INPS ha reso noto i dati di giugno che riguardano le assunzioni, le trasformazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro.

La differenza tra assunzioni e cessazioni degli ultimi 12 mesi, ha evidenziato come a giugno 2025 si è registrato un saldo annuale positivo a +352.000 posti di lavoro nel settore privato.

La maggior parte delle nuove assunzioni riguarda i contratti a tempo indeterminato. Entrando nello specifico, i dati mostrano un aumento che riguarda quasi tutte le tipologie di contratto, tranne due eccezioni:

  • +352.000 rapporti di lavoro con contratto a tempo indeterminato
  • +29.000 posti di lavoro con lavoro intermittente
  • +15.000 per lavori stagionali
  • +6.000 posti di lavoro in somministrazione
  • -11.000 posti di lavoro in apprendistato
  • -12.000 posti di lavoro a tempo determinato

Attenzione però: occorre distinguere tra nuovi contratti a tempo indeterminato e quelli a termine. Nei primi sei mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, sono diminuite le assunzioni a tempo indeterminato (-22%) e quelle a termine (-3%).

Il ruolo degli incentivi sull’occupazione

Il coordinamento generale statistica attuariale ha spiegato i numeri in relazione al ruolo degli incentivi all’occupazione, per vedere come questi ultimi abbiano influito sul numero di nuovi posti di lavoro.

Nel 2023 il numero di assunzioni e variazioni contrattuali che hanno usufruito delle agevolazioni, è stato di circa 2,3 milioni. Nel 2024 invece sono state solo 1.556.000.

Il trend negativo è continuato anche tra il 2024 e il 2025, arrivando a toccare il 68%. L’analisi evidenzia che il calo è legato alla cessazione della validità della misura decontribuzione Sud, che aveva fatto segnare dati incoraggianti all’inizio del 2024, ma che dal 2025 non è più attiva.

Ma si tratta di un’agevolazione non del tutto scomparsa, dato che è stata sostituita da una nuova decontribuzione per il Mezzogiorno, che sarà applicabile alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro il 31 dicembre dell’anno precedente e sarà valida nel periodo 2025-2029.

Stiamo parlando di bonus per l’assunzione o la trasformazione di contratto che punta soprattutto a giovani e donne. Le assunzioni dei giovani aumentano del 58%, mentre le assunzioni femminili evidenziano una diminuzione pari all’1,6%.

La motivazione di questo calo è legata al fatto che spesso alle donne viene offerto uno lavoro a tempo determinato, stagionale o flessibile, mentre l’agevolazione è valida per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Chi usufruisce maggiormente delle agevolazioni

Dai dati emerge chiaramente che l’esonero giovani è stato utilizzato prevalentemente al Nord, con una quota pari al 44%. L’incentivo donne, invece, si attesta solo al 16,6%.

Il dato è pressoché immutato anche per il Centro, dove però l’agevolazione per le donne è ferma al 6% e al Sud l’agevolazione per i giovani arriva al 15%, mentre per le donne la percentuale è del 22,4%.

Le agevolazioni vengono utilizzate soprattutto dalle aziende con oltre 100 dipendenti e i settori che ne fanno maggior uso sono:

  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio
  • Riparazioni di autoveicoli e motocicli
  • Trasporto e immagazzinaggio
  • Servizi di alloggio e di ristorazione

Questi settori di dividono il 40,4% delle attivazioni di nuovi contratti, ma pure di apprendistato ed esonero giovani. 

Infine, l’incentivo è utilizzato soprattutto nella attività professionali, scientifiche e tecniche, ma anche nell’amministrazione e nei servizi di supporto.



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