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Startup e innovazione: 5 nuove idee di business da tenere d'occhio

LUNEDÌ 11 APRILE 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
Menti brillanti, idee innovative e tanta passione: questi sono alcuni degli ingredienti fondamentali per far nascere una startup di successo, che può essere d'esempio a tutti gli aspiranti imprenditori.

 

Startup e innovazione: quali sono le migliori idee di business attuali? In base ai dati raccolti, il 2021 è stato un anno di grandi soddisfazioni sia in Italia che nel resto del mondo. Il Covid-19, quindi, non ha spento l'entusiasmo di continuare a creare e costruire nuove realtà imprenditoriali. Addirittura, c'è stato un più alto numero di incontri virtuali per confrontarsi e fare networking a distanza. E i numeri sono sorprendenti: 14.032 nuove startup nel 2021, +540 rispetto al 2020.

Scopriamo quindi quali sono le migliori idee di business attuali.

 

Per approfondire: “Finanziamenti per startup innovative Smart&Start Italia: cos'è e come funziona

Servizi digitali e soluzioni ecosostenibili

L'apertura alla digitalizzazione si percepisce in maniera travolgente: 3 startup su 4 (75,2%) sono nate per fornire servizi digitali alle imprese, mentre le startup nell'ambito manifatturiero, che quindi lavorano sull'innovazione per l'industria, arrivano a una percentuale del 16,4%, con il 3,1% nel commercio. La conseguenza è una grande produzione di software, ma anche di lavoro svolto nei laboratori e nelle fabbriche. Qualunque sia il settore lavorativo, l'obiettivo è sempre quello di fornire un alto grado di innovazione che risponda a ogni tipo di esigenza aziendale.

Ma si pensa tanto anche al miglioramento della vita delle persone nelle città con soluzioni energetiche e climatiche, alla salute e al benessere generale con piccole e medie imprese che sono legate al settore del business, della ricerca e dell'istruzione.

Un altro campo in espansione è quello della robotica, che ha l'intento di sviluppare nuove tecnologie in diversi settori, come il turismo, l'agricoltura, l'energia, la sicurezza informatica, i trasporti e, naturalmente, la salute.

Vediamo quindi quali sono le 5 startup da tenere in considerazione per il presente e il futuro del nostro pianeta.

 

Reiwa Engine

Startup siciliana che ha l'obiettivo principale di proteggere i pannelli fotovoltaici dalle intemperie, dalla polvere e dai detriti. L'energia fotovoltaica è una risorsa fondamentale per l'Italia, ed è per questo che Salvatore Occhipinti e Salvo Salerno hanno trovato una soluzione adeguata alla perdita di efficienza dei pannelli causata delle condizioni meteorologiche poco favorevoli.

Dal problema alla soluzione, quindi, con la creazione di robot che si occupano della manutenzione e pulizia dei pannelli presenti nei parchi fotovoltaici, che possono avere un perimetro anche di 20 chilometri e contenere migliaia di pannelli solari. Il robot effettua diagnosi e pulisce i pannelli solari a secco, specialmente nei territori dove l'acqua scarseggia e il sole batte più forte. L''azienda ora collabora anche con Enel.

 

Relief

Startup nata con l'intento di migliorare la salute quotidiana delle persone che soffrono di incontinenza urinaria, disfunzione che colpisce circa 500 milioni di persone nel mondo, 3 milioni solo in Italia. Un problema molto diffuso che può essere originato da svariate cause, una condizione difficile da gestire, ma che oggi trova una soluzione concreta nell'idea dell'’ingegnera biomedicale Gioia Lucarini, CEO e Co-Founder. Relief ha sviluppato un sistema a ridotta invasività e a basso costo, in grado di ripristinare la continenza urinaria grazie a una semplice attivazione wireless a campi magnetici.

Si tratta di un dispositivo completamente invisibile all'esterno, caratterizzato da un magnete capace di bloccare il flusso ponendolo vicino all'inguine. Questo innovativo device biomedicale unisex può essere impiantato in maniera semplice e con tempi di ospedalizzazione ridotti, oltre a un minor impatto psicologico per il paziente.

 

Mia Platform

Startup che rientra tra le 100 realtà imprenditoriali in maggiore crescita in Europa. Mia Platform, startup milanese creata nel 2016 da Federico Soncini Sessa, si occupa di realizzazione end to end di piattaforme digitali cloud native. In parole semplici, si tratta di una soluzione tecnologica che non ha bisogno di grandi computer da installare in ufficio, ma che necessita solo di reti condivise, quindi delle cosiddette “nuvole”.

Mia Platform cerca quindi di proporre qualcosa di simile a un CMS, sostituendo quindi la creazione artigianale dei siti web. I numeri sono più che positivi: +54% rispetto al 2020 in termini di fatturato, +4.000% rispetto al primo esercizio e inserita fra le prime 70 realtà europee a più rapida crescita nell’indice Ft1000.

Ittinsect

Ittinsect nasce dalla volontà di ridurre la sovrapesca di un milione di tonnellate l'anno grazie all'utilizzo degli insetti. Un'idea di Alessandro Romano, amministratore delegato di questa startup siciliana; dopo la laurea in ingegneria, durante i suoi viaggi in catamarano, scopre che che la maggior parte delle sardine pescate ogni giorno si trasforma in mangime per gli allevamenti di pesce, quindi in farina e olio di pesce.

Per questo motivo la startup di propone di focalizzarsi sull'acquacoltura sostenibile e di combattere la sovrapesca. Pensate che metà del pesce che mangiamo proviene da acquacoltura e che per una spigola d'allevamento da 1 kg ad esempio, sono necessari ben 4 kg di sardine. L'obiettivo è quindi creare un processo di produzione completamente circolare grazie agli insetti, che fanno da ponte con l'industria ittica. Ittinsect preleva una grande quantità di farina di insetti e scarti agricoli e le inserisce in bioreattori insieme a microorganismi addestrati a cibarsi della farina stessa e a produrne un mangime con gli stessi valori nutrizionali della classica farina di pesce. A oggi la farina di insetti viene utilizzata per il 2% sul totale dei mangimi utilizzati e la percentuale sale fino al 30%, con l’obiettivo di crescere ancora e quindi di ridurre la quantità di mangimi animali.

 

Altilia

Startup calabrese che si occupa di ricerca al Tech Nest di Rende, in provincia di Cosenza. Altilia, con Massimo Ruffolo bel ruolo di founder, CEO e CTO, si prefigge di usare l'intelligenza artificiale e adattarla alle esigenze produttive delle aziende; in sintesi, semplificare il lavoro in ufficio o in altri luoghi di lavoro grazie a tecnologie in grado di compiere le medesime operazioni al posto dell'uomo. Altilia, pertanto, consente a tutti l'utilizzo di un modello di machine learning, la costruzione di un bot in grado di assistere nella lettura automatica di documenti e l’estrazione di dati.

Si parla, ad esempio, di automatizzare processi ripetitivi come la lettura di enormi documenti, quindi velocizzando le mansioni dei lavoratori e riducendo gli sprechi di tempo causate dalla gestione di compiti lunghi, noiosi e poco stimolanti. Un grande vantaggio per i processi della Pubblica Amministrazione ad esempio, ma che trova spazio anche in altri contesti lavorativi, come i settori retail, pharma e trasporti per gestire l'intera filiera logistica con maggiore facilità.

 

Leggi anche: “La curiosità: un'importante competenza da coltivare ogni giorno



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