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Bonus 200 euro: chi lo riceverà automaticamente e chi dovrà richiederlo

MARTEDÌ 24 MAGGIO 2022 | Lascia un commento
Foto Bonus 200 euro: chi lo riceverà automaticamente e chi dovrà richiederlo
Scritto da Stefania Pili
Il bonus 200 euro sarà distribuito a circa 31 milioni di di italiani, per un valore totale di 16,7 miliardi di euro. Le famiglie e le imprese potranno quindi beneficiare di importanti risorse per combattere l'inflazione e il caro bollette.


Bonus 200 euro: chi lo riceverà automaticamente e chi dovrà richiederlo. I beneficiari del contributo sono stati suddivisi per categoria di appartenenza professionale, ma con l'aggiunta di nuove modifiche. Alcuni potranno riceverlo automaticamente, altri dovranno presentare la domanda all'Inps o all'ente incaricato di effettuare il versamento.

Scopriamo quindi chi potrà ricevere in automatico il bonus 200 euro e chi dovrà presentare domanda specifica.

 

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Chi riceverà il pagamento in automatico

Grazie al decreto Legge Aiuti (50/2022), pubblicato recentemente in Gazzetta Ufficiale, molti lavoratori riceveranno l'accredito automatico nella busta paga di luglio. Si tratta di un pagamento una tantum al netto delle imposte, dato che sullo stesso non graveranno né contributi né imposte.

Tra le novità il fatto di prendere in considerazione il reddito del lavoratore: questo significa che potranno fruirne coloro che, in almeno uno dei quattro mesi del primo quadrimestre di quest’anno, hanno beneficiato della riduzione contributiva dello 0,80%, prevista dalla legge di Bilancio 2022. Pertanto, per i dipendenti, non ci sono parametri relativi al reddito e alla retribuzione lorda.

Ma chi riceverà il bonus 200 euro? Lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito sotto i 35mila euro. E poi ci saranno i percettori del Reddito di Cittadinanza, badanti e colf, disoccupati che a giugno percepiscono i sussidi Naspi o Dis-coll, lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo.

Il contributo sarà distribuito automaticamente nel mese di luglio (una sola volta a individuo) alle seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti (direttamente in busta paga);

  • pensionati (all’interno del cedolino);

  • percettori di Reddito di Cittadinanza (sulla card PostePay che gli è stata fornita dalle Poste)

  • disoccupati (assegno).

 

Chi dovrà presentare domanda

Tutti gli altri dovranno presentare domanda all'ente, anche se le modalità si differenziano in base alla categoria. Per i lavoratori autonomi ci sarà un fondo del valore di 500 milioni di euro, che sarà erogato a chi è in possesso di una Partita Iva in base ai parametri di reddito, che saranno decisi da uno specifico decreto ministeriale. Chi non ha Partita Iva e chi non è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie per i quali risulti almeno un contributo mensile per il 2021, deve presentare la domanda all’Inps.

La richiesta all'Inps dovrà essere fatta anche dai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) con contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto (il reddito non deve essere comunque superiore ai 35mila euro nel 2021). La domanda dovrà essere presentata all'Inps anche dai lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensione che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati e tesso massimo di 35mila euro per il 2021.

Il bonus 200 euro sarà invece automatico per i professionisti dei settori del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, solo se hanno ricevuto l’indennità prevista dai decreti per l’emergenza da Covid-19. Chi lavora a intermittenza, invece, deve presentare domanda all’Inps, se hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate da cui abbiano ricavato un reddito non superiore a 35mila euro per l’anno 2021.

I lavoratori domestici non riceveranno il bonus dalle famiglie stesse, ma anche per loro sarà necessario fare domanda presso gli istituti di patronato.

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Importante ricordare che il bonus 200 euro è rivolto ai singoli individui e non ai nuclei familiari, per questo conta il reddito e non l'Isee. Si prenderanno in considerazione i redditi di ogni genere, sia quelli esenti da imposta sostitutiva, sia quelli soggetti a ritenuta alla fonte.

Le esclusioni riguardano: la casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto, l’assegno unico per i figli e quelli familiari, gli assegni di guerra, l’indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, l’indennità di accompagnamento, l’assegno mensile per l’assistenza personale e continuativa ai pensionati per inabilità, l’indennità per i non vedenti parziali e quella di comunicazione per i non udenti prelinguali.

 

Consulta anche: “Naspi 2022: cos'è, come funziona e come richiederla



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