Il perito chimico è una figura professionale specializzata in tecniche, procedure e protocolli della chimica che applica nell'analisi di elementi solidi, liquidi e gassosi. Utilizza strumenti e tecniche di laboratorio durante le fasi di ricerca, sviluppo e test di prodotti e processi chimici.
Perito deriva dal latino peritus che proviene da periri cioè "fare esperienza". Chimico, invece, proviene dal latino medioevale chimicus, che deriva da chìmia ossia "chimica".
Il perito chimico si occupa di analisi di sostanze chimiche: prende in carico campioni di materiale da esaminare e li sottopone a test fisici e reazioni chimiche attraverso diverse tecniche di chimica analitica (cromatografia, spettrofotometria, elettroforesi) e altre tecniche di analisi chimica strumentale (qualitative e quantitative).
Compito del perito chimico è di realizzare successivamente all'analisi, dei documenti tecnici e dei report con i vari esiti.
Il perito chimico lavora in laboratori e impianti chimici, dove si occupa di calibrare attrezzature e macchinari e della loro manutenzione ordinaria, di sterilizzare la vetreria e controllare la sicurezza generale e si assicura il corretto smaltimento dei rifiuti chimici.
Occorre una formazione tecnico-professionale, come un diploma da perito chimico o chimico industriale. Le aziende prediligono comunque una laurea in Chimica, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Ingegneria Chimica o simili.
Il perito chimico deve conoscere materie come la chimica organica e inorganica, la fisica, scienze dei materiali e la biologia, oltre a saper utilizzare strumenti, macchinari e apparecchi di analisi chimica secondo i protocolli di sicurezza, e saper usare i principali software informatici per raccogliere i dati, documentare le analisi e produrre report sui risultati.
Il perito chimico deve saper svolgere attività di analisi e test di laboratorio, conoscere le caratteristiche chimico-fisiche di elementi e sostanze, saper utilizzare strumenti specifici per le analisi chimiche e avere la competenza necessaria per la calibratura, manutenzione e sterilizzazione delle attrezzature.
Inoltre, deve saper svolgere azioni di rilevazione ed elaborazione dati, di realizzazione di documentazione tecnica nel rispetto dei requisiti scientifici e normativi previsti.
Completano il profilo precisione, serietà e attenzione ai dettagli, capacità organizzative e gestionali, affidabilità e problem solving.
La carriera inizia solitamente con un apprendistato o di formazione sul campo, affiancato da personale esperto.
Un perito chimico può specializzarsi in analisi per progetti di ricerca e sviluppo (R&D), nel controllo qualità (QA) o nella manutenzione di impianti chimici industriali.
Nel caso il lavoro si svolgesse in laboratorio, il perito chimico può passare dal ruolo di assistente a quello di tecnico di laboratorio, per poi diventarne responsabile.
Lo stipendio medio è di 1.350 euro netti al mese (circa 24.300 euro lordi all'anno). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 850 euro netti al mese, mentre lo stipendio massimo può superare i 2.100 euro netti al mese.
Un lavoro perfetto per chi ama le applicazioni pratiche dello studio della chimica e desidera opportunità di impiego in ambiti diversi.
Lo stipendio del perito chimico è buono con numerose prospettive di carriera nell'industria chimica.