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Cosa fa il rider, come lo si diventa e quali sono i suoi compiti

VENERDÌ 03 FEBBRAIO 2023 | Lascia un commento
Foto Cosa fa il rider, come lo si diventa e quali sono i suoi compiti
Scritto da Stefania Pili
Il food delivery è un settore in forte espansione in tutte le città e i paesi d'Italia. I riders, così vengono chiamati in gergo tecnico, sono proprio i fattorini che, in sella a una bicicletta o su uno scooter, consegnano a domicilio il cibo dal vostro ristorante preferito, sia che siate in ufficio o a casa. Ma cosa fa e come si diventa rider?

 

Cosa fa il rider, come lo si diventa e quali sono i suoi compiti. Con il termine "rider" si intende il fattorino addetto alla consegna a domicilio di cibo in bicicletta o motorino. (e non solo) I riders lavorano per società di food delivery come Deliveroo, Just Eat, Glovo o direttamente per ristoranti, pizzerie e fast food. Il proliferare delle piattaforme attraverso cui ordinare cibo o altri prodotti a domicilio, di conseguenza, ha generato una rete diffusa di riders, che lavorano comunicando attraverso un'applicazione mobile, secondo il modello della cosiddetta Gig Economy.
 

Per approfondire: “Mansioni e stipendio del rider

 

Cosa fa il rider e quali sono le sue mansioni

Causa pandemia, negli ultimi anni la figura del rider è diventata sempre più importante sia per le aziende e i piccoli ristoratori, ma anche per i consumatori. Il food delivery, infatti, si basa su un servizio di consegna a domicilio per i propri clienti che desiderano un pranzo o una cena comodamente a casa, senza dover uscire.

Il rider è proprio la persona che consegna cibo e bevande a domicilio utilizzando, molto spesso, una bicicletta o un motorino, lavorando sia di giorno che di notte, a seconda delle esigenze. Il suo servizio, infatti, prevede la consegna presso le abitazioni dei clienti che hanno effettuato l’ordine presso il punto vendita preferito o tramite le numerose app esistenti. Il rider, da sottolineare, non prende le prenotazioni, ma semplicemente spedisce quanto ordinato al cliente, incassando eventualmente il denaro e la relativa mancia. Il rider può fornire il suo servizio a ristoranti, trattorie, fast food o pizzerie o, come già accennato, può consegnare per grandi società come Glovo, JustEat o Deliveroo.

Nello specifico quindi, le principali mansioni di un rider sono:

  • ricevere l'ordine: nel caso delle piattaforme di consegna a domicilio, viene comunicato al rider tramite app;

  • ritirare l'ordine dal ristorante, dall'azienda o dal punto vendita;

  • calcolare il tragitto migliore per raggiungere l'indirizzo di destinazione;

  • consegnare il prodotto al cliente;

  • riscuotere l'eventuale pagamento dal cliente.

Come si diventa rider

Per diventare rider occorre soddisfare i seguenti requisiti:
 

  • aver compiuto la maggiore età e aver assolto l'obbligo scolastico;

  • essere in possesso di patente di guida o, comunque, conoscere il codice della strada qualora si utilizzasse bici o monopattino;

  • essere in possesso di uno smartphone per comunicare la propria disponibilità alle piattaforme di delivery, ricevere gli ordini, visualizzare gli indirizzi di consegna e il percorso più breve e sicuro per arrivare a destinazione;

  • essere in possesso di uno scooter, di una bicicletta, di un monopattino elettrico o di un'automobile per percorrere distanze più ampie, e provvedere alla sua manutenzione (nel caso in cui il mezzo non sia fornito dall'azienda);

  • avere il permesso di lavoro previsto dalle normative vigenti per poter lavorare in Italia.

 

Cosa bisogna fare per iniziare subito a lavorare come rider? Come abbiamo avuto modo di vedere, non servono particolari titoli o esperienze pregresse, basta inoltrare la propria candidatura attraverso l'app o il sito della compagnia di food delivery o del ristorante/negozio scelto.

Tra gli altri requisiti essenziali c'è sicuramente il rispetto del codice della strada per lavorare in assoluta sicurezza, ma anche:

  • essere puntuali; 

  • godere di una buona prestanza fisica ed essere resistenti allo stress;

  • essere in grado di lavorare per obiettivi, gestendo autonomamente il tempo.

 

Da specificare che il rider non lavora solo per ristoranti e consegne di cibo; negli ultimi anni, infatti, sono comparse sul mercato piattaforme di consegna a domicilio che si occupano anche di molti altri prodotti, da quelli reperibili nei supermercati ad altri venduti in farmacia, fino ad arrivare a libri, accessori e abbigliamento, specialmente nelle grandi città.

Tipologia del contratto del rider

A livello contrattuale, i rider sono spesso lavoratori autonomi, quindi in possesso di Partita IVA o che svolgono prestazioni occasionali. Dal novembre 2020 è entrato in vigore il CCNN rider, ossia il primo contratto collettivo in Europa a tutela dei rider, un accordo che stabilisce garanzie indispensabili per questa professione, ovvero:

  • un compenso minimo (pari a 10 euro lordi all'ora);

  • indennità integrative;

  • un incentivo orario;

  • un sistema premiale;

  • dotazioni di sicurezza a carico dell'azienda;

  • coperture assicurative contro gli infortuni (INAIL) e per danni contro terzi;

  • formazione;

  • divieto di discriminazione;

  • pari opportunità;

  • tutela della privacy;

  • diritti sindacali;

  • contrasto al caporalato e al lavoro irregolare.


Importanti cambiamenti divenuti tutele vere e proprie a seguito di numerose pressioni sindacali e di indagini da parte della Procura, con il supporto di INPS e INAIL. Questo significa che le aziende delivery dovranno quindi provvedere all'assunzione dei propri rider, secondo quanto previsto dal CCNL della logistica e del trasporto.

Una professione vera e propria di facile e rapido accesso, perfetta per giovani studenti, ma anche per profili più adulti che cercano un'occupazione flessibile. Consente, inoltre, di ricevere velocemente una retribuzione, rappresentando anche una buona opportunità come secondo lavoro e per arrotondare.

 

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Leggi anche: “Da che età si può iniziare a lavorare



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