Blog e News

Direttiva Casa Green: mancano oltre 15.000 figure professionali nell’edilizia sostenibile

GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2025 | Lascia un commento
Foto Direttiva Casa Green: mancano oltre 15.000 figure professionali nell’edilizia sostenibile
Scritto da Marco Fior

L’attuazione della Direttiva UE Casa Green è ormai vicina. Anche il nostro Paese deve mettersi in regola, ma mancano ben 15.000 professionisti e questo minaccia seriamente la transizione dell’edilizia sostenibile. Entro la fine dell’anno, l’Italia e tutti gli altri Stati membri dovranno presentare la prima bozza del programma che prevede la riqualificazione immobiliare. Entro il 29 maggio 2026 sarà necessario adottare tutti i decreti attuativi, ma il problema della mancanza di personale fa scattare l’allarme.

 

La transizione ecologica immobiliare potrebbe rallentare

Arrivano notizie preoccupanti direttamente da Green Building Council Italia, Società Italiana di Medicina Ambientale e Accademia di Biofilia.

Infatti, secondo gli esperti, la mancanza di figure professionali minacciano la transizione ecologica del settore immobiliare, il quale potrebbe subire un forte rallentamento.

È bene ricordare che, come stabilito dal calendario UE, a partire dal 1° gennaio 2028 entrerà in vigore l’obbligo di zero emissioni per i nuovi edifici pubblici. Dal 1° gennaio 2030 tale obbligo riguarderà anche tutte le altre tipologie di edifici.

Per il patrimonio già esistente, gli obiettivi sono molto importanti e ambiziosi: per gli edifici residenziali è richiesta una riduzione del consumo medio di energia pari al 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Inoltre, per quanto riguarda gli immobili non residenziali, sarà necessario procedere alla ristrutturazione del 16% degli edifici che sono meno efficienti entro il 2030. Quota che arriverà al 26% entro il 2033.

La scadenza finale, invece, è fissata per il 31 dicembre 2040. Questa data è il termine ultimo per l’eliminazione completa delle caldaie a combustibili fossili.

Quanto costerà la Direttiva Casa Green

La direttiva Casa Green rappresenta un cambiamento estremamente importante e l’investimento sarà corposo. Infatti, secondo quanto stimato dal Centro Studi Geometri Italiani, in Italia serviranno circa 85 miliardi di euro entro il 2030 solo per la riqualificazione energetica.

Certo è che questi investimenti saranno in grado di generare un giro d’affari impressionante, che arriva a 280 miliari di euro, prendendo in considerazione impatti diretti, indiretti e tutto l’indotto.

Ricordiamo che la direttiva non pone alcun tipo di obbligo diretto per i proprietari di immobili residenziali. Inoltre, rispetto alla versione originale del documento, non è previsto nessun divieto di vendita o affitto per immobili non efficienti dal punto di vista energetico.

Sarà compito degli Stati membri, compresa quindi l’Italia, considerare la situazione finanziaria dei proprietari e prevede di conseguenza un sostegno economico che sia adeguato.

Insomma, si tratta di una sfida complessa per il nostro Paese, dal momento che oltre il 60% degli edifici residenziali è stato edificato prima del 1976, anno della prima legge sul risparmio energetico.

Stando al rapporto ENA-CTI, il 45,3% delle abitazioni si trovano nella classe energetica F o G, ovvero le più basse e quindi che necessitano di una maggiore riqualificazione.

Mancano lavoratori

L’emergenza reale comunque riguarda la forte carenza di competenze. La filiera fatica a trovare figure specializzate e questo è un problema enorme che potrebbe avere ripercussioni importanti.

In alcuni settori, come impiantistica elettrica, la quota di professionisti non reperibili sul mercato arriva fino al 75%. Un dato impressionante.

Ma non è tutto, mancano progettisti esperti di design sostenibile, specialisti in salute degli ambienti interni, consulenti per la decarbonizzazione e professionisti accreditati per gli standard di certificazione internazionali. 

In sostanza, mancano circa 15.000 professionisti. Per provare a risolvere la situazione, l’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, in collaborazione Gbc Italia, Sima e Air, ha lanciato il master universitario di secondo livello in Health Design e Est per il Real Estate.

Si tratta di un’opportunità estremamente interessante per chi vuole entrare nel settore, con la possibilità di accedere a numerosi sbocchi professionali.

 



LinkedIn
Whatsapp
LASCIA UN COMMENTO
Acconsento al trattamento dei miei dati personali in conformità alle vigenti norme sulla privacy. Dichiaro di aver letto e accettato l'informativa sulla privacy
INVIA COMMENTO