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I 10 lavori che nessuno vuole fare ma pagano benissimo nel 2025

VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2025 | Lascia un commento
Foto I 10 lavori che nessuno vuole fare ma pagano benissimo nel 2025
Scritto da Stefania Pili
Quando si parla di lavoro ben pagato, l’immaginario collettivo corre subito verso uffici moderni, carriere manageriali e professioni che richiedono anni di studio. Eppure esiste un’altra faccia del mercato del lavoro, molto meno raccontata: quella dei lavori faticosi, scomodi o impopolari, che però offrono stipendi dignitosi e una domanda continua.

 

I 10 lavori che nessuno vuole fare ma pagano benissimo nel 2025. Nel 2025, con un mercato sempre più competitivo, molti di questi ruoli risultano scoperti perché pochi sono disposti ad accettarne le condizioni. Ed è proprio questa carenza di candidati a renderli economicamente interessanti. Spesso non servono titoli di studio elevati, ma disponibilità, resistenza e voglia di lavorare davvero.

 

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Perché alcuni lavori pagano bene anche se nessuno li vuole fare

Il meccanismo è semplice: dove la domanda è alta e l’offerta è bassa, gli stipendi salgono. Molti di questi impieghi comportano sforzo fisico, turni notturni, ambienti difficili o mansioni considerate “sporche”. Tutti fattori che scoraggiano i candidati, ma che spingono le aziende ad aumentare compensi e benefit pur di trovare personale affidabile.

A questo si aggiunge un altro aspetto fondamentale: sono lavori indispensabili per il funzionamento della società, quindi molto più stabili rispetto a numerose professioni impiegatizie oggi sempre più precarie.

 

I lavori meno desiderati ma più richiesti nel 2025

Operatore ecologico e addetto alla raccolta rifiuti

È uno dei casi più emblematici. Secondo i principali portali retributivi italiani, nel 2024–2025 lo stipendio medio lordo annuo di un operatore ecologico si colloca tra i 23.000 e i 25.000 euro, con possibilità di superare i 1.300 euro netti al mese per chi lavora su turni o guida mezzi speciali. È un lavoro fisicamente impegnativo e con orari scomodi, ma estremamente stabile.

Addetti alle pulizie industriali e sanificazione

Non si tratta delle normali pulizie civili, ma di interventi in contesti complessi come industrie, ospedali, capannoni e grandi impianti. Sono lavori spesso svolti di notte o in ambienti difficili, regolati dal CCNL dei servizi ambientali. Anche qui gli stipendi diventano interessanti grazie a maggiorazioni, notturni e indennità.

Operai edili e manovali specializzati

Nel settore dell’edilizia la carenza di manodopera è ormai strutturale. Muratori, carpentieri, tecnici e posatori qualificati sono figure sempre più ricercate. Nonostante la fatica e i rischi, i compensi sono spesso superiori a molte professioni d’ufficio e le possibilità di impiego sono molto elevate, soprattutto nelle grandi città.

Addetti a spurghi, disinfestazioni e manutenzioni “difficili”

Sono tra i lavori meno ambiti in assoluto per via delle condizioni operative e del tipo di interventi richiesti. Ma proprio per questo offrono spesso retribuzioni sopra la media, straordinari frequenti e contratti continuativi. Chi entra in questo settore raramente rimane disoccupato a lungo.

Lavoratori su turni notturni e festivi (logistica, servizi essenziali, manutenzione)

Lavorare di notte o nei giorni festivi non piace quasi a nessuno. Tuttavia, questi turni garantiscono maggiorazioni importanti in busta paga e rendono i candidati molto appetibili per le aziende. È uno dei modi più rapidi per aumentare il proprio reddito mensile senza titoli di studio elevati.

Addetti ai servizi “umili” ma indispensabili

Pulizie, manutenzione, igiene urbana, logistica di base: sono lavori spesso poco considerati, ma fondamentali. Offrono stipendi regolari, continuità lavorativa e maggiore protezione nei periodi di crisi economica.

Servono titoli di studio per questi lavori?

Nella stragrande maggioranza dei casi non è richiesta la laurea. Spesso è sufficiente la scuola dell’obbligo, una formazione iniziale e l’apprendimento sul campo. Questo li rende particolarmente adatti a:

  • chi deve rientrare velocemente nel mercato del lavoro

  • chi ha perso l’occupazione

  • chi vuole cambiare settore senza tornare a studiare per anni

In molti casi, è proprio la disponibilità immediata e l’affidabilità a fare la differenza più di qualsiasi titolo.

 

Le reali possibilità di crescita e carriera

Un aspetto spesso sottovalutato è che questi lavori non sono necessariamente un “punto di arrivo”. Un operatore ecologico può diventare autista di mezzi pesanti, un operaio può diventare capo turno, un tecnico può specializzarsi. Con l’esperienza, è possibile migliorare sensibilmente la propria posizione economica, costruendo una carriera solida anche partendo da ruoli considerati umili.

 

Attenzione a contratti, sicurezza e inquadramento

Prima di accettare una di queste opportunità è fondamentale verificare sempre:

  • il CCNL applicato

  • il livello di inquadramento

  • la presenza di indennità per turni, notturni e lavori usuranti

  • le tutele in materia di sicurezza

Gli stipendi possono variare molto in base all’azienda, al territorio e all’esperienza.

 

I lavori più sottovalutati sono spesso quelli più sicuri

Nel 2025 molti cercano lavori comodi, flessibili e “da ufficio”, finendo però per muoversi in settori ormai saturi e spesso precari. Al contrario, i lavori più duri, meno desiderati e più faticosi continuano a offrire stipendi concreti, maggiore stabilità e assunzioni rapide.

Guardare oltre i pregiudizi può cambiare davvero il proprio futuro professionale. Perché non tutti i lavori ben pagati hanno una scrivania, e non tutte le opportunità passano dall’università.
 

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