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Devo inserire i miei dati personali nel CV?

VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2025 | Lascia un commento
Foto Devo inserire i miei dati personali nel CV?
Scritto da Stefania Pili
Se stai inviando candidature, magari dopo mesi di ricerca, sicuramente ti sarai chiesto: “Devo davvero inserire i miei dati personali nel curriculum? E quali?”. Con privacy e GDPR che cambiano spesso, il dubbio è più che legittimo. Qui trovi risposte semplici e precise per non sbagliare, e per far capire subito di essere un candidato consapevole e professionale.

 

Devo inserire i miei dati personali nel CV? Troppe informazioni rischiano di penalizzarti, troppo poche di farti scartare. Eppure basta conoscere le regole giuste per trasformare il tuo CV nel passaporto perfetto: sicuro, efficace e pronto per essere notato (senza nessun rischio in più per te). In questo articolo scoprirai come trovare il giusto equilibrio e quali dati servono davvero.

 

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Quali dati personali devi inserire, obbligatoriamente?

Il CV efficace deve contenere solo i dati personali davvero essenziali, quelli che permettono al selezionatore di identificarti e ricontattarti:

  • Nome e cognome

  • Città (puoi omettere l’indirizzo completo, salvo particolari richieste per posizioni che lo giustificano)

  • Indirizzo email (meglio se serio e professionale)

  • Numero di telefono

  • Eventuale link a profili professionali (es. LinkedIn, portfolio)

Questi dati sono sufficienti per tutti i normali processi di selezione in Italia. Gli altri dati… puoi (e in molti casi devi) lasciarli fuori dal CV!

 

Informazioni da non inserire mai (e perché)

Attento: troppi dati rischiano non solo di essere inutili, ma anche di violare la tua privacy o portare a discriminazione. Nel curriculum mai inserire:

  • Codice fiscale, numero di carta d'identità, passaporto

  • Stato civile, figli, orientamento sessuale, religione o preferenze politiche

  • Dati anagrafici superflui (altezza, peso, luogo preciso di nascita)

  • Dettagli bancari o altre informazioni finanziarie

Perfino la data di nascita non è più obbligatoria: solo se la selezione la richiede espressamente, puoi valutarne l'inserimento (ad esempio, per lavori con limiti d’età).

 

La foto: è obbligatoria?

No. Puoi inserirla solo se l’annuncio lo specifica o se il ruolo la rende effettivamente rilevante (front office, accoglienza, moda/retail). Scegli in ogni caso una foto seria, recente e professionale. In altri casi, è meglio lasciarla fuori: non darai modo a discriminazioni involontarie.

L’autorizzazione al trattamento dei dati personali: cos’è, perché serve

In fondo al CV occorre inserire la frase di consenso al trattamento dei dati personali (obbligatoria se invii il tuo curriculum a un’azienda in Italia o nell’UE). Questo rende valido l’invio secondo il GDPR, permette ai selezionatori di gestire correttamente i tuoi dati e consente a te di conoscere i tuoi diritti. Ecco alcune formule aggiornate:

"Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini di ricerca e selezione del personale."

Oppure, in inglese:

"I authorize the processing of my personal data in accordance with EU Regulation 2016/679 (GDPR) for recruitment purposes."

Per candidarsi all'estero, verifica le normative specifiche del Paese di destinazione, adattando eventualmente la dicitura.

 

Perché è importante questa formula? E che rischi corri senza?

Senza il consenso esplicito (tramite la frase di autorizzazione), l’azienda non può legalmente valutare il tuo CV: per essere sicura di rispettare la privacy, spesso finirà per ignorare la candidatura, scartandola a prescindere dalle competenze. Inoltre, la formula tutela anche i tuoi diritti: puoi modificare o revocare il consenso in qualsiasi momento, e verificare in qualsiasi momento come vengono trattati i tuoi dati.

 

Dati sensibili e discriminazioni: tienili sempre fuori!

GDPR vieta ogni trattamento (raccolta, conservazione, utilizzo) di dati “sensibili” non necessari in fase di candidatura: nessun selezionatore dovrebbe chiedere queste informazioni, tantomeno accettare di trovarle nel curriculum. Anche la legge italiana protegge queste informazioni, e il rischio di scarto immediato per CV con dati in eccesso è sempre concreto.

 

Privacy, conservazione e aggiornamento dei dati: i tuoi diritti

Dopo aver inviato una candidatura hai sempre diritto a:

  • Sapere chi tratta i tuoi dati, per quanto tempo vengono conservati e per quali finalità.

  • Chiedere la modifica o la cancellazione completa (“diritto all’oblio”) in qualsiasi momento.

  • Ricevere informazioni trasparenti su diritti e modalità di trattamento in fase di selezione: le aziende sono obbligate a darti un riferimento privacy (Data Protection Officer) per ogni domanda o richiesta.

 

FAQ pratiche: le risposte ai dubbi più frequenti

1. È obbligatorio fornire l’autorizzazione nel CV?
È fortemente consigliato (praticamente obbligatorio nella prassi italiana). Senza, la candidatura può essere scartata, anche solo per motivi di privacy. Inserisci sempre la formula aggiornata in fondo.

2. Ho inviato il CV e mi accorgo di aver inserito troppi dati: che faccio?
Invialo nuovamente aggiornato e se necessario spiega brevemente la correzione con una email trasparente e breve.

3. Ho il modello Europass: dove va la formula?
Alla fine del curriculum, sempre, in una sezione separata.

4. Cosa fare in caso di uso improprio dei dati?
Chiedi subito chiarimenti all’azienda, poi, se serve, rivolgiti al Garante per la privacy.

 

In sintesi (e la tua sicurezza in più)

Un CV semplice, chiaro e rispettoso della privacy è il miglior biglietto da visita: aggiorna solo i dati davvero utili, inserisci la dicitura corretta per la privacy e non cedere su richieste di dati “extra”. Più proteggi i tuoi dati, più dai prova di professionalità e consapevolezza.

Per checklist pratiche e guide sempre chiare (più centinaia di offerte affidabili), visita ogni settimana AppLavoro: qui trovi tutta l'assistenza che serve per una candidatura sicura, efficace e in linea con ogni normativa aggiornata.

 

Leggi anche: “Come gestire e spiegare le lacune nel curriculum



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