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Hai perso il lavoro? Rialzati e combatti per un nuovo inizio!

MARTEDÌ 21 LUGLIO 2020 | Lascia un commento
Foto Hai perso il lavoro? Rialzati e combatti per un nuovo inizio!
Scritto da Stefania Pili

Tra le conseguenze più devastanti derivate dal lungo periodo di lockdown c'è senz'altro il dramma di migliaia di posti di lavoro a rischio. Per molti lavoratori questo si è già tramutato nella perdita effettiva del proprio impiego, per altri il pericolo potrebbe essere dietro l'angolo. Le misure di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19 hanno infatti portato alla sospensione temporanea di tutte le attività non essenziali, ma per molte questo ha significato, purtroppo, la chiusura definitiva. Molti devono quindi scontrarsi con la perdita del proprio posto di lavoro; un evento a volte inaspettato che rappresenta un forte stress, oltre che economico anche emotivo. Le entrate fisse spariscono e le prospettive per il futuro, specialmente in un momento critico come il post Covid-19, sembrano essere ancora meno rassicuranti rispetto al passato. Una prova difficile da superare ma che può significare anche un pretesto per ricominciare, per analizzare ciò che si vuole veramente fare nella vita e prepararsi a nuove sfide ed esperienze.

Secondo una ricerca condotta dal National Bureau of Economic Research pubblicata sul New York Times, il 57% dei lavoratori che hanno perso il lavoro nella fascia 25-54, ha ammesso di essere stato colpito da sintomi depressivi, ansia e da un forte aumento di peso. Inoltre, la sedentarietà e la perdita di motivazione sono gli effetti che accumunano le persone che hanno perso il posto dopo numerosi sacrifici. In base a un altro studio dell'University of east Anglia in Inghilterra, pubblicato su Psychology Today, il 45% dei giovani lavoratori inglesi ha ammesso di aver avuto reazioni maggiormente negative da un licenziamento che da una rottura di una relazione amorosa.

Consulta anche: “5 consigli utili per trovare lavoro nel post covid-19

 

Le conseguenze psicologiche

Quando si perde il lavoro si prova disperazione, stress e frustrazione, conseguenze psicologiche che non giovano certo alla salute: reazioni emotive istintive e incontrollabili che bisogna comunque placare. I primi studi a riguardo risalgono agli anni tra le due Guerre Mondiali; essi si sono concentrati sulla percezione e gli effetti del rischio povertà. Con il passare del tempo, si è scoperto che il fattore economico non è il primo dei problemi; a esso si accompagnano anche alterazioni del ritmo sonno-veglia e dell'appetito, un calo del livello dell'autostima oltre che a un aumento del pessimismo e peggioramento delle condizioni fisiche generali. Non mancano poi ansia, depressione e un aumento delle violenze domestiche.

La psicoterapeuta Marina Gambarelli afferma: “Perdere il posto di lavoro è sempre un'esperienza devastante e l'impatto più forte è sull'autostima, con sentimenti di inadeguatezza e di fallimento o con un forte senso di ingiustizia subita. È sempre presente anche la rabbia, un'emozione che funge da 'tappo' alla sofferenza interiore. Se usata in modo costruttivo, la rabbia può portare la persona a canalizzare le sue energie verso nuove possibilità”.

Fortunatamente, secondo un recente studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, Psychology and Economics, questi effetti di malessere psicologico tendono a esaurirsi nel giro di un anno. In questi casi ciò che aiuta maggiormente è la resilienza, la capacità di adattarsi a un nuovo equilibrio, la flessibilità e la capacità di reagire. Questo ovviamente dipende anche dalla personalità e dai tratti nevrotici di ciascuno; è necessario, quindi, monitorare sé stessi, le proprie reazioni e adottare nuove strategie per uscirne e rialzarsi ancora più forti di prima.
 

Per approfondire: “La resilienza: uno strumento fondamentale per superare le difficoltà nel lavoro

 

Cosa fare se si perde il lavoro?

Ecco una serie di preziosi consigli da seguire per rialzarsi dopo la perdita del proprio lavoro e combattere per un nuovo inizio:

  • Sfogare il proprio malessere: un buon metodo per prendere tempo e scacciare tutti i pensieri negativi. Cercate di dedicarvi ad attività rilassanti per elaborare il problema e cercare di accettarlo poco per volta. Questo vi sarà utile per riflettere più lucidamente sulla vostra vita e trovare la giusta energia per reagire. Ricordate: mai reprimere le proprie emozioni, occorre sfogarsi per ritrovare il proprio controllo.

  • Stilare un bilancio: una delle conseguenze più importanti è la mancanza di uno stipendio; non percepirlo per qualche mese potrebbe risultare un grave danno per le vostre finanze, specialmente in presenza di spese importanti. Fate un controllo generale delle risorse, elaborate un piano di spesa tagliando le spese superflue e cercando di risparmiare il più possibile prima di trovare un nuovo lavoro.

  • Richiesta Naspi: se si perde il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà come licenziamento e dimissioni per giusta causa, è possibile richiedere un sussidio economico. Si parla di Naspi, l'indennità di disoccupazione, un assegno mensile per una durata pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni, pari al 75% dell'imponibile medio degli ultimi 4 anni con una decurtazione del 3% a partire dal quarto mese di fruizione.

  • Richiesta Reddito di Cittadinanza: un altro strumento di grande aiuto in un momento di difficoltà economica. In conseguenza all'abbassamento del vostro reddito potreste rientrare nella categoria di persone che hanno diritto a questo Bonus, un valido contributo utile anche per la ricerca di un nuovo impiego. Chiedete maggiori informazioni al Centro per l'Impiego più vicino che vi saprà consigliare la migliore strategia occupazionale.

  • Non sentirsi in colpa: molte delle cose che accadono nella vita sono fuori dal nostro controllo, non ha quindi senso angosciarsi su cosa avreste potuto fare di meglio, dove avete sbagliato e così via. Non incolpatevi soprattutto se la causa del licenziamento è dovuto a una pandemia mondiale che ha lasciato tanti lavoratori a casa. Nel caso non riusciste comunque a uscire dal tunnel dei sensi di colpa, ricordatevi che nella vita ci si deve permettere di sbagliare, purché sia fonte di apprendimento per il futuro.

  • Perdere tempo: un periodo di relax ci sta, lo abbiamo detto in precedenza, ma questo non deve essere un pretesto per non fare nulla nel lungo periodo. Occorre sì riposare, ma riflettere anche sul da farsi per tornare con una nuova energia e positività. Un buon consiglio è fare un bilancio sulle proprie capacità e punti di forza per il prossimo lavoro, scoprendo magari di avere l'opportunità di cambiare carriera ed essere più felici e soddisfatti.

  • Aggiornare il curriculum vitae con una video presentazione: andate su AppLavoro.it, iscrivetevi e realizzate un CV aggiornato con le esperienze recenti più importanti con i lavori svolti e le competenze acquisite. Avrete anche la possibilità di creare un breve video, uno strumento sempre più richiesto dalle aziende per valutare i candidati con maggiore velocità e accuratezza.

  • Cercare un nuovo lavoro: dedicate un paio di ore al giorno analizzando tutte le offerte di lavoro. Non dimenticatevi della vostra rete di contatti dalla quale possono nascere nuove idee e opportunità. Continuate quindi a coltivare le vostre relazioni e a cercare di non isolarvi. Chiedete anche una lettera di raccomandazione per mettere in mostra i vostri punti di forza e il valore aggiunto che potrete portare nella nuova realtà aziendale.

 

Leggi anche: “Trovare lavoro grazie alla gig economy: nuove sfide e opportunità



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