Iniziare un nuovo lavoro è motivo di grande entusiasmo, oltre che di soddisfazione personale. La cosa importante è inserirsi bene nell’ambiente, creare un rapporto positivo con i colleghi e impegnarsi a fondo nelle proprie mansioni. Occorre però fare attenzione ed evitare errori che possono mettere a repentaglio la propria carriera lavorativa, soprattutto nelle prime settimane in ufficio. Infatti, sappiamo che questa è la fase più delicata, dato che è di fatto propedeutica all’avvio del rapporto di lavoro vero e proprio. Ecco dunque quali sono gli errori da evitare nel primo mese di lavoro.
Non dare peso al periodo di prova
Essere assunti significa aver fatto colpo. Molto probabilmente è stato grazie al curriculum o alle precedenti esperienze maturate. Ma nonostante questo, non bisogna dare per scontato di aver convinto definitivamente il datore di lavoro.
Si tende spesso a sottovalutare il periodo di prova, ma in realtà è fondamentale in quanto serve al lavoratore e all’azienda per valutare se il rapporto può continuare.
Bisogna ricordare che l’articolo 2096 del Codice Civile stabilisce chiaramente che, durante la prova, il recesso può avvenire liberamente senza alcun obbligo di preavviso e indennità. In sostanza, se si commettono troppi errori l’azienda potrebbe interrompere improvvisamente il rapporto.
Non parlare e non ascoltare
Approcciarsi nella maniera corretta è assolutamente fondamentale. Naturalmente ognuno ha il proprio carattere, quindi si pone in un modo diverso. C’è chi arriva e vuole subito imporsi, altri invece sono più timidi e non parlano. Entrambi gli approcci sono errati.
Occorre saper osservare e ascoltare, per capire le dinamiche aziendali. Va benissimo proporre delle idee, ma l’importante è farlo con umiltà e intelligenza. Non bisogna dimostrare di essere meglio degli altri.
Allo stesso tempo, però, è bene non isolarsi o, peggio ancora, evitare il contatto con i colleghi. Questi sono chiari segnali di poca volontà di integrarti in un nuovo contesto lavorativo.
In sostanza, fin dal primo giorno, bisogna creare relazioni positive e collaborare attivamente con i colleghi, partecipando alle varie attività aziendali per sentirsi a tutti gli effetti parte integrante del team.
Ignorare diritti e doveri
A volte, i neo assunti partono dall’idea di non dire nulla, di non volersi lamentare e di stare zitti per non creare problemi. In realtà, però, conoscere i propri diritti è fondamentale tanto quanto lo è conoscere i propri doveri.
Tanto per fare degli esempi concreti, l’orario di lavoro, le pause, la malattia e i permessi sono regolati dal Contratto collettivo nazionale, quindi è bene informarsi su quale Ccnl si applica al tuo rapporto di lavoro e leggerlo con grande attenzione.
Attenzione ai social
Essere presenti sui social è del tutto normale, ormai chiunque ha almeno un profilo attivo. Attenzione però a sbilanciarsi in maniera eccessiva. Non è raro che un lavoratore stufo e stressato pubblichi un post ironico nel quale si lamenta del lavoro.
Questo è un errore grave, in quanto oggi molte aziende seguono i profili social dei propri dipendenti per capire cosa fanno nella vita privata e quali sono le loro opinioni personali. Dunque, attenzione a non esagerare o addirittura a diffamare l’azienda. In questo caso il lavoratore potrebbe essere accusato di aver violato il dovere di fedeltà previsto dal Codice Civile o, addirittura, di lesione dell’immagine aziendale con tanto di richiesta di risarcimento danni.
Avere timore di fare domande
Il primo mese di lavoro serve anche per imparare. Se viene assegnato un compito che non è chiaro, bisogna dirlo subito altrimenti si rischia di fare danni.
Dunque, bisogna fare domande, prendere appunti, dimostrare di essere attenti e attivi. Le aziende apprezzano chi è curioso, disponibile e aperto al confronto.
È bene poi ricordarsi che educazione e puntualità sono punti fondamentali. Sono piccole cose che però fanno grande differenza, soprattutto nei primi giorni.
Conclusione
Il primo mese di lavoro, in definitiva, è un vero e proprio biglietto da visita. In poco tempo ci si gioca tutto e quindi occorre non commettere gli errori di cui abbiamo parlato in precedenza.
Nessuna azienda pretende che il neo assunto sappia tutto, ma ovviamente ci si aspetta precisione, voglia di fare, puntualità, educazione e professionalità.
Fare domande, osservare, imparare e creare un rapporto positivo con i colleghi permette di partire con il piede giusto. Si tratta della base essenziale per costruire un rapporto di lavoro che possa diventare duraturo.