Attività culturali e creative: dal 3 novembre al via le domande per la transizione digitale. Si tratta della TOCC, ovvero “Transizione Digitale Organismi Culturali Creativi”, che mette a disposizione contributi a fondo perduto per micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. Un incentivo che ha come obiettivo principale l’innovazione e la digitalizzazione delle aziende impegnate in attività culturali e creative. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
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La TOCC è il nuovo incentivo del Ministero della Cultura, che si avvale della dotazione finanziaria di 115 milioni di euro prevista dal PNRR, rivolta ad attività culturali e creative per promuovere la “Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi”. Si tratta di contributi a favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit operanti proprio nei settori culturali e creativi, per favorire proprio l'innovazione e la transizione digitale. Nello specifico si tratta di:
micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;
associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che operano nei settori di cui all’art. 1.1 e negli ambiti di intervento di cui al successivo art. 6.7, e che risultino costituiti al 31/12/2020.
Va sottolineato che le le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75mila euro.
I progetti possono riguardare le seguenti attività:
creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online;
diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero;
attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali e nuovi format narrativi;
digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione;
incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti.
I contributi sono destinati alle PMI operanti nei seguenti settori:
musica;
audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
moda;
architettura e design;
arti visive (inclusa fotografia);
spettacolo dal vivo e festival;
patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
artigianato artistico, editoria, libri e letteratura;
area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).
La domanda può essere presentata online dalle ore 12:00 del 3 novembre 2022 sul sito di Invitalia e fino alla scadenza del 1° febbraio 2023. I richiedenti devono essere in possesso di credenziali SPID, CIE o CNS, di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Gli interessati devono presentare un progetto di spesa fino a 100.000 euro e con una durata massima di 18 mesi. Le agevolazioni possono essere concesse per un importo fino a 75.000 euro e a copertura dell’80% del progetto di spesa, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis. Il contributo non è compatibile con altri che rientrano tra le misure di aiuti di Stato.
Si può presentare una sola domanda per ogni progetto e le istanze saranno valutate e ammesse al finanziamento in base a una graduatoria di merito.
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