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Glossofobia, la paura di parlare in pubblico: 10 consigli per superarla

LUNEDÌ 28 SETTEMBRE 2020 | Lascia un commento
Foto Glossofobia, la paura di parlare in pubblico: 10 consigli per superarla
Scritto da Stefania Pili

Glossofobia: non solo il timore o l'insicurezza di parlare in pubblico ma, per molti, una vera e propria fobia. Una paura molto diffusa capace di causare ansia, stress o vero e proprio panico. Una fobia provata anche da personaggi celebri come Pavarotti, Adele, Barbara Streisand ed Ella Fitzgerald; leggenda narra che persino il fondatore di Virgin Richard Branson e l'economista Warren Buffet abbiano provato l'ansia di parlare in pubblico prima di riuscire brillantemente a superarla.

Un'abilità fondamentale nel mondo del lavoro di oggi: pensiamo alla “semplice” discussione di una tesi di laurea, paragonabile all'anticamera del lavoro vero e proprio, a un intervento durante una riunione, a un discorso di un amministratore delegato di una multinazionale, a un'arringa di un avvocato in tribunale o a una conferenza di uno scienziato a un convegno internazionale.

In base a uno studio britannico condotto da YouGov UK nel 2014, la glossofobia è la terza paura più comune tra le 13 che tengono sveglie le persone durante la notte, dopo l'acrofobia (la paura delle altezze) e l'ofidiofobia (la pura dei serpenti). In Italia, a soffrirne è 1 persona su 4 e, nella classifica delle fobie più diffuse al modo, viene addirittura prima della paura di morire o di quella del dentista.
 

Leggi anche: “L'assertività nel lavoro: impara a farti rispettare e a comunicare in modo efficace

Il public speaking e le sue insidie

Il public speaking è un vero e proprio talento, oltre che una competenza da sviluppare con impegno e determinazione. Saper presentare le proprie idee davanti a una platea sconosciuta, o anche tra colleghi, è oramai fondamentale nel mondo del lavoro attuale. Tuttavia, la paura di parlare in pubblico può giocare brutti scherzi. Non si tratta di qualcosa di innato: bisogna sforzarsi per riuscire a parlare in modo convincente nonostante la voce tremante, le gambe che cedono, l'aumento della frequenza cardiaca, la sudorazione eccessiva, l'affanno e la gola secca. In un ambiente di lavoro, in modo particolare, il timore dei giudizi negativi del capo e dei colleghi può portare i più insicuri e timidi a emarginarsi ancor di più, con un atteggiamento rinunciatario che, a lungo andare, genera frustrazione e malessere. Il problema si accentua visto che la glossofobia rappresenta una qualità molto apprezzata nei contesti manageriali dove i dipendenti, a un certo livello professionale, devono tenere discorsi in pubblico dimostrando sicurezza e padronanza delle proprie facoltà.

Le ragioni di questa fobia sociale? Secondo quanto afferma la psicologia, possono essere molteplici: può nascere da un'esperienza traumatica come un rimprovero di un professore, una presa in giro da parte dei compagni di scuola o, in età più adulta, può insorgere dopo una critica pesante da parte del datore di lavoro o di un collega. Tra le varie complicazioni vi è il fatto che essa può aumentare con il passare del tempo. Se, ad esempio, all'inizio, può mostrarsi solo come una leggera agitazione, col tempo può trasformarsi in un ostacolo molto difficile da superare.

Come fare, quindi, per affrontare un public speech o una semplice presentazione davanti a un gruppo di colleghi?

 

Consulta anche: “La resilienza: uno strumento fondamentale per superare le difficoltà nel lavoro

Consigli e falsi miti per superare la glossofobia

Si può sempre imparare a gestire la paura di parlare in pubblico evitando, possibilmente, alcuni falsi luoghi comuni. Massimiliano Cavallo, ideatore del Metodo Public Speaking Top e autore del libro “Parlare in pubblico senza paura”, a tal proposito dichiara: “Come quello che ci consiglia di immaginare il pubblico nudo o con il naso da clown: sono misure che non servono a superare la paura e distraggono dal discorso - Anche quel consiglio piuttosto diffuso, secondo il quale bisogna ripetersi in mente un mantra, rischia di distrarci e peggiorare la situazione, anziché aiutarci”. Un altro falso mito per superare la glossofobia è l'esercizio davanti al proprio cane e vedere per quanto tempo si riesce a catturare la sua attenzione: “Anche se lo ha suggerito uno studio americano, non si può paragonare la risposta di un cane a quella che potrebbe avere una platea di persone”.

Fortunatamente, vi sono anche dei consigli efficaci per aiutarvi nella preparazione di un discorso in pubblico. Vediamoli insieme.

 

  • Preparare il discorso più volte: banale? No, per nulla. Non basta leggere e rileggere più volte ma è necessario provare il discorso nella stessa modalità che poi si utilizzerà realmente. Un esempio è il tono della voce, alzarla o abbassarla quando le circostanze lo richiedono, come se si avesse realmente il pubblico di fronte.

  • Evitare di imparare a memoria il discorso: inutile e completamente inaffidabile come strategia. Prima di tutto si finirà inevitabilmente per sbagliare, secondo, si perderà il filo del discorso oltre che perdere naturalezza.

  • Focalizzarsi sul pubblico: il discorso non va mai letto. In questo modo l'attenzione verrà automaticamente focalizzata sul foglio anziché sul vostro pubblico. Meglio guardare la platea negli occhi evitando di disperdere lo sguardo nel vuoto.

  • Alzare il volume della voce: una difficoltà maggiore per chi soffre di questa fobia. Se la voce è più alta del solito, il cervello trasmetterà più sicurezza e sarà difficile sentire la voce che trema.

  • Rivolgersi una persona alla volta: un segreto da vero oratore, specialmente con decine o centinaia di occhi che vi guardano e scrutano. Concentratevi su una persona alla volta, cercando di guardare a turno tutti (se si tratta di poche persone) o cambiando spesso la direzione del vostro sguardo per coinvolgere più persone, evitando di abbassare lo sguardo (sintomo di insicurezza).

  • Familiarizzare con l'ambiente: ovviamente parliamo del luogo nel quale avverrà il discorso. Cercate di visitarlo prima del discorso, se possibile, cercando di studiare gli spazi e camminando sul palco. Questo vi farà sentire a vostro agio senza cogliervi impreparati.

  • Procedere lentamente, senza fretta: la paura di parlare di fronte a un pubblico può portarvi a parlare velocemente, concludendo il discorso in modo parziale e non esaustivo. Questo e altro pur di terminare nel più breve tempo possibile! Ma se l'obiettivo è superare questa fobia, bisogna imparare a parlare lentamente inserendo delle pause e affrontando ogni punto chiave con chiarezza.

  • Evitare il perfezionismo: la perfezione non esiste, così come nella vita anche in un discorso pubblico. Gli imprevisti capitano a tutti, quindi cercate di preparare in tempo videoproiettore, computer, microfono e tutto il resto. Non ossessionatevi per ogni singola parola e dettaglio: questo può essere motivo di sbagli e di maggiore distrazione da parte del pubblico.

  • Sfruttare umiltà ed umorismo: armi davvero preziose per mantenere viva l'attenzione del pubblico e creare una connessione empatica. Se iniziaste ammettendo la paura di parlare in pubblico, sarebbe un ottimo modo per esorcizzare la paura oltre che suscitare la simpatia dei presenti. Ben accette anche le battute relative a qualche imprevisto, purché non siano esagerate e forzate.

  • Concludere in modo adeguato: evitate inoltre di concludere in modo brusco con frasi tipo: “Io avrei finito”, “Io mi fermerei qui” e così via; al contrario, create enfasi intorno al finale, magari con una frase a effetto che spieghi ancor meglio tutto il vostro discorso.

 

Per approfondire: “L'uso dell'intelligenza emotiva nel lavoro: uno strumento fondamentale per avere successo



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