Incentivi per imprese sociali e cooperative: dal 13 ottobre al via le domande per la misura agevolativa “Imprese dell’economia sociale” con l’obiettivo di semplificare e facilitare i finanziamenti per i programmi di investimento proposti dalle imprese sociali, culturali e creative, nonché dalle società cooperative con qualifica di ONLUS.
Leggi anche: “Incentivi per brevetti, disegni e marchi: al via le domande”
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di promuovere una politica di implementazione dell’economia sociale attraverso la misura denominata “Imprese dell’economia sociale”, rivolgendosi a categorie di enti che si occupano di realizzare progetti e raggiungere obiettivi di pubblico interesse e a beneficio della comunità. Il progetto dispone di circa 200 milioni di euro e diventerà operativa alla sottoscrizione della Convenzione tra il Ministero, l'ABI e CDP, mentre l’erogazione dei finanziamenti sarà gestita da Invitalia.
La misura viene concepita come un finanziamento con una durata massima di 15 anni, con un periodo di pre-ammortamento massimo di 4 anni, al quale dovrà essere associato un finanziamento bancario erogato da una banca finanziatrice individuata dall’impresa. Possono essere finanziati interventi a partire da 100mila euro e fino a 10 milioni di euro per le imprese in grado di realizzare effetti positivi sul territorio, ad esempio:
aumento occupazionale di categorie svantaggiate;
inclusione di soggetti vulnerabili;
salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano e dei beni storico-culturali;
perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale.
Sono inoltre ammesse le spese effettuate per interventi sui fabbricati e infrastrutture dell’azienda, ma anche investimenti per programmi informatici, brevetti e licenze.
Le imprese che possono richiedere le agevolazioni sono le seguenti:
imprese sociali iscritte nell’apposta sezione del Registro delle imprese;
cooperative sociali e i loro consorzi iscritti nell’apposito albo e nell’apposita sezione del Registro delle imprese;
società cooperative con qualifica di ONLUS;
imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell’allegato n. 1 del decreto.
Le imprese appena citate, alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, devono:
essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi e anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento, incluso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
avere sede legale e operativa nel territorio nazionale;
trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
essere in regime di contabilità ordinaria;
aver ricevuto una valutazione positiva del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto;
non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e assumere l’impegno a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.
Non sono invece ammesse alle agevolazioni le imprese:
nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva;
i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della domanda, siano sottoposti a misura cautelare ovvero siano stati rinviati a giudizio o condannati, con sentenza anche non definitiva, per taluno dei delitti contro la pubblica amministrazione di cui al Libro secondo, Titolo II, del codice penale;
che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
che siano state destinatarie di provvedimenti di revoca, parziale o totale, di agevolazioni concesse dal Ministero e che non siano in regola con la restituzione delle somme dovute;
che risultino in difficoltà.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e possono essere richieste a partire dalle ore 12:00 del 13 ottobre 2022 tramite PEC all’indirizzo disponibile nell’apposita sezione “Imprese sociali” del sito internet del Ministero www.mise.gov.it.
Le domande di agevolazione in formato elettronico devono essere sottoscritte, a pena di invalidità, dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore mediante firma digitale.
Le imprese, inoltre, possono presentare i programmi anche in forma congiunta, fino a un massimo di sei soggetti coproponenti; In questo caso, il programma d’investimento deve essere realizzato nel rispetto di un accordo di collaborazione tra i proponenti, coerente con l’articolazione delle attività finalizzate alla realizzazione del programma d’investimento proposto.
Ti potrebbe interessare anche: “Fondo imprese creative: al via gli incentivi per attività culturali e artistiche”