L'ingegnere elettrico (o ingegnere elettrotecnico) è una figura professionale esperta di elettricità, elettromeccanica ed elettromagnetismo, che si occupa di tutte le attività relative alla produzione, trasformazione e distribuzione dell'elettricità.
Ingegnere deriva da ingegno ‘congegno’. Elettrico deriva dal lat. scient. electrĭcus, der. del lat. electrum, dal gr. ḗlektron ‘ambra’, sostanza che, strofinata, ha la proprietà di attirare i corpi leggeri.
La mansione principale dell'ingegnere elettrico è di progettare e sviluppare impianti, apparecchi, circuiti e schemi elettrici, realizzando prototipi da testare ed effettuando calcoli, analisi e simulazioni.
Ha il compito anche di sviluppare la documentazione tecnica specifica e certificazioni di conformità supervisionando le attività di installazione e collaudo di impianti, macchine e reti elettriche.
Inoltre, gestisce la manutenzione di apparecchiature e impianti elettrici ed effettua riparazioni e riqualificazioni di impianti elettrici.
È necessaria una laurea in Ingegneria Elettrica o Elettronica, Ingegneria delle Telecomunicazioni e simili, in modo da apprendere materie come elettrotecnica, elettronica, elettromagnetismo, meccanica, fisica, teoria dei circuiti elettrici ed elettronici, progettazione di apparecchi elettrici, trasformatori, alternatori, motori, sistemi per la produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, strumenti per la diagnostica e il monitoraggio di apparati elettrici,.
Fondamentali anche le competenze informatiche per l'utilizzo di software CAM/CAD, programmi di simulazione per effettuare test e analisi, software di diagnostica, e la conoscenza della normativa che regola la conformità degli impianti elettrici.
L'ingegnere elettrico deve conoscere il funzionamento di macchine, impianti e circuiti elettrici e saper progettare e realizzare componenti, reti e sistemi elettrici, con la costruzione di motori elettrici, dinamo, alternatori e trasformatori e macchine elettriche.
Deve essere competente nell'utilizzo degli strumenti di misurazione delle cariche elettriche e nel disegno tecnico elettrico grazie a capacità analitiche e matematiche, doti organizzative e gestionali, precisione, attenzione ai dettagli e affidabilità.
Generalmente si inizia da posizioni junior fino a ricoprire ruoli gestionali in qualità di capo-progetto (project manager), responsabile della manutenzione elettrica, responsabile di impianto o anche direttore di una centrale elettrica.
Un ingegnere elettrico può anche intraprendere una carriera come consulente libero professionista, o trovare lavoro in altri settori, come l'elettronica, la meccatronica e l'ICT (Information and Communications Technology).
Lo stipendio medio è di 38.750 euro lordi all'anno (circa 1.980 euro netti al mese). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 26.500 euro lordi all'anno, mentre lo stipendio massimo può superare i 103.000 euro lordi all'anno.
Si tratta di un mestiere adatto a chi ha ottime conoscenze scientifiche e desidera risolvere problemi legati all'elettricità. Le offerte di lavoro per ingegnere elettrico sono numerose e in tanti settori diversi con un ottimo stipendio, che cresce con l'aumentare dell'esperienza. Un lavoro che permette anche di lavorare all'estero per multinazionali e grandi società.