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Qualità del lavoro: quanto incide sulla salute mentale delle donne?

VENERDÌ 08 LUGLIO 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
Le donne risentono maggiormente delle conseguenze negative del lavoro: questo è ciò che emerge da un recente studio condotto nel Regno Unito riguardo alla correlazione tra qualità del lavoro e salute mentale.

 

Qualità del lavoro: quanto incide sulla salute mentale delle donne? La ricerca, svolta da un team di ricercatori italiani e inglesi, ha evidenziato proprio la relazione tra la qualità del lavoro e la salute mentale dei lavoratori, specialmente nelle donne. Andiamo a scoprire quali sono stati i risultati dello studio.

 

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Il cambiamento delle condizioni lavorative

Le moderne condizioni di lavoro possono influire sulla salute psicofisica? Questo è ciò che si sono chiesti alcuni docenti di Economia Politica dell'Università di Torino, dell'Università Milano Bicocca e alcuni ricercatori del King's College di Londra e dell'Università di Trieste. Il loro importante studio, pubblicato sulla rivista Labour Economics, ha preso in esame i dati provenienti da oltre 26.000 lavoratori britannici (donne e uomini) che hanno svolto la stessa mansione tra il 2010 e il 2015.

I lavoratori presi in esame, nel corso degli anni, hanno mantenuto la stessa posizione lavorativa; ciò che sono cambiate sono le condizioni di lavoro. Nel tempo, infatti, hanno preso il largo il progresso tecnologico e la digitalizzazione, oltre a essersi susseguiti periodi di crescita, ma anche di crisi economica. In che modo, quindi, i lavoratori di queste aziende hanno reagito a questi cambiamenti? La loro salute mentale è stata influenzata da tutto questo?

Ebbene sì: la ricerca mostra come alcune caratteristiche principali di un lavoro hanno un effetto sulla salute mentale dei suoi dipendenti, nello specifico si parla di:

  • flessibilità di organizzazione degli orari di lavoro;

  • il grado di autonomia che le persone hanno nell’applicare e sviluppare le loro competenze sul posto di lavoro.


Questi fattori causano conseguenze differenti in base al sesso del lavoratore: la salute mentale delle donne, infatti, risulta più sensibile rispetto a quella degli uomini, a seconda della qualità del lavoro. Inoltre, la ricerca evidenzia la grande rilevanza economica e sociale dei risultati per il contesto della figura lavorativa femminile in Inghilterra e in Italia: e donne tendono a ricoprire più spesso ruoli cruciali comenel la cura della casa e dei figli, che vanno a creare conflitti tra famiglia e lavoro.

L’analisi, tuttavia, sottolinea come i miglioramenti nella qualità del lavoro portano a minore depressione e ansia per le donne. Tra i fattori positivi rientrano politiche pubbliche e private per migliorare la salute sul lavoro e una maggiore efficienza nei servizi sanitari e per il benessere psicofisico sociale.

 

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I dati

I dati italiani stimano che almeno il 6% degli italiani sotto i 70 anni abbia sintomi depressivi, e che la depressione colpisca le donne da due a tre volte più degli uomini. La Mental Health Foundation ha evidenziato come i problemi di salute mentale costano all’economia britannica almeno 118 miliardi di sterline l’anno, il 5% del PIL di tutto il Regno Unito: questo a causa soprattutto della minor produttività di ogni lavoratore. I dati mostrano, infatti, come ci sia un evidente bisogno di flessibilità lavorativa a seconda delle esigenze di ciascun lavoratore, delle sue priorità, della sua età e della sua specifica tipologia di impiego.

I ricercatori hanno anche pensato a un'interessante teoria: se alcune posizioni lavorative considerate meno flessibili, come gli addetti alle vendite, ai servizi ricettivi e all'assistenza sociale, potessero sperimentare la stessa autonomia degli impiegati addetti al lavoro di ufficio, si osserverebbe una riduzione nel rischio di depressione clinica del 26% come diretta conseguenza.

In base agli studi effettuati, la salute mentale delle lavoratrici più giovani (sotto i 35 anni) è risultata migliorata nelle situazioni in cui le stesse potevano sperimentare una maggiore libertà di azione in termini di responsabilità personale e programmi formativi. Per le donne over 50, invece, è stata registrato un miglioramento della salute mentale nei casi in cui si siano sentite importanti creativamente nel loro lavoro, in condizioni fisico-ambientali migliori e in orari di lavoro più flessibili.

 

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