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Responsabilità Sociale d'Impresa: come migliorare la condizione economica e sociale dell'azienda

VENERDÌ 29 MAGGIO 2020 | Lascia un commento
Foto Responsabilità Sociale d'Impresa: come migliorare la condizione economica e sociale dell'azienda
Scritto da Stefania Pili

La Responsabilità Sociale d'Impresa, detta anche CSR (Corporate Social Responsibility), è una strategia d'impresa che si riferisce all'aspetto etico aziendale di salvaguardia e miglioramento della condizione economico-sociale dei lavoratori. Il mercato di oggi è sempre più attento alla qualità dei beni e dei servizi offerti e, grazie anche al potere comunicativo del web e dei social media in generale, i consumatori si dimostrano sempre più interessati alle modalità in cui operano le aziende. La Commissione Europea la definisce proprio come l'integrazione delle problematiche sociali ed ecologiche nelle operazioni commerciali e nei rapporti delle imprese con le parti interessate, contribuendo alla modernizzazione e al rafforzamento del modello economico e sociale europeo.

Un concetto innovativo che è stato discusso per la prima volta nel 1984 da R.Edward Freeman nel suo saggio dal titolo “Strategic Management: a Stakeholder Approach”, anche se era stato già introdotto anni prima, nel 1968, dall'economista italiano Giancarlo Pallavicini nel suo libro “Strutture integrate nel sistema distributivo italiano”. Pallavicini afferma che l'attività di un'impresa, anche se mira al profitto, deve avere sempre presenti una serie di istanze interne ed esterne all'impresa, anche di natura socio-economica.

In questo modo, la Responsabilità Sociale d'Impresa va a rafforzare la coesione sociale in maniera sostenibile, stimolando il cambiamento e assicurando la gestione del rischio. Si tratta sicuramente di un vantaggio per tutte le aziende, che possono essere più competitive, crescere e stabilizzarsi economicamente ed eticamente. Perché anche eticamente? Perché un prodotto, un bene o un servizio deve essere apprezzato non solo per le caratteristiche qualitative ed estetiche, ma anche per le caratteristiche immateriali che non si vedono: personalizzazione, storia, assistenza e condizioni di fornitura, per esempio. Da questo punto di vista, l'impegno etico di un'impresa fa parte della cosiddetta catena del valore, ovvero, dell'insieme dei processi che caratterizzano la struttura di un'organizzazione, definizione data da Michael Porter nel suo saggio “Competitive Advantage: creating and sustaining superior Performance”.

 

Leggi anche: “Benefit aziendali: cosa sono e perché sono così preziosi per i dipendenti

 

La responsabilizzazione delle aziende

L'azienda deve impegnarsi costantemente, evitando condotte inappropriate di fronte all'opinione pubblica. Alcuni esempi possono riguardare comportamenti scorretti nei confronti dei propri dipendenti, la mancata sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, l'inquinamento ambientale e via dicendo. Se dovessero esserci problemi di questo tipo, il cliente rimarrà deluso e non acquisterà più, comportando un grave danno all'immagine aziendale. Per questo, occorre che ci sia una precisa responsabilità sociale nei confronti di tutti, garantendo ai dipendenti i loro diritti, riuscendo allo stesso tempo a generare una ricchezza costante, garantendo uno sviluppo economico sostenibile, utilizzando le risorse a disposizione ed evitando gli sprechi.

Responsabilità Sociale d'Impresa in Italia e nel mondo

Negli ultimi anni, il tema della Responsabilità Sociale d'Impresa ha suscitato notevole interesse, soprattutto nelle istituzioni pubbliche quali Stato ed enti locali. Ma non solo, anche l'intera collettività, piccole e medie imprese raggruppate in distretti industriali, specialmente in Italia. Tutto il territorio si fa quindi promotore dell'intera comunità, nel quale cooperano diverse organizzazioni, istituzioni pubbliche e private, profit e no profit; l'obiettivo è di migliorare la qualità della vita di tutta la comunità attraverso dei principi di responsabilità sociale. L'intento è di rimanere sul mercato in maniera più efficace e duratura, con regole specifiche per formare il personale, rimanere coerenti, ascoltare gli stakeholder, comunicare, programmare e misurare.

 

I vantaggi della Responsabilità Sociale d'Impresa

Chi aderisce alle politiche di CRS ha, come risultato, notevoli benefici. Si parla di un miglioramento del clima aziendale con un incremento del dialogo e del coinvolgimento, aumento della produttività, rafforzamento dei rapporti con la comunità locale per le esigenze del territorio, crescita della reputazione e della fidelizzazione, sviluppo di una clientela fedele e motivata e miglioramento delle relazioni con le istituzioni finanziarie.

Se le aziende, in futuro, dovessero essere capaci di adottare la CRS, potranno inoltre superare gli stereotipi di genere, preservare la salute e il benessere dei lavoratori, valorizzando le loro competenze, e favorire l'integrazione delle persone svantaggiate. Importanti anche i percorsi di apprendistato per l'accesso qualificato al lavoro e lo sviluppo di percorsi formativi per l'imprenditorialità e l'auto-imprenditorialità.

 

I dati sulla Responsabilità Sociale d'Impresa

Grazie a un'indagine condotta dall'Osservatorio Socialis, pubblicata nell'VIII Rapporto sull'impegno sociale delle aziende in Italia, sappiamo che la CSR in Italia sta facendo passi da gigante. L'analisi ha coinvolto 400 aziende italiane con più di 80 dipendenti. Il risultato più importante è che l'85% delle aziende italiane mostra azioni di Responsabilità Sociale d'Impresa, quasi il doppio rispetto a 16 anni prima. Nel 2017, gli investimenti a essa associati, hanno raggiunto la cifra di circa un miliardo e mezzo di euro, il 25% in più rispetto al 2015. Le cifre variano molto anche in relazione al settore di riferimento; quelli più disposti a investire sono il chimico, il meccanico, l'automobilistico, il finanziario, il commercio e quello delle telecomunicazioni, dell'informatica e dell'elettronica. Le aziende quotare in Borsa, inoltre, si impegnano maggiormente nelle attività di CSR.

Il 35% delle aziende impegnate in queste attività desidera contribuire allo sviluppo sostenibile, il 32% vuole essere responsabile verso le generazioni future, il 29% intende migliorare i rapporti con le comunità locali mentre 21% vuole attrarre nuovi clienti con azioni di CSR.

L'85% delle aziende considera queste azioni utili per rendere l'impresa più attrattiva e affidabile in termini di accesso al credito e investimenti. Oltre il 50% delle imprese ha rilevato, inoltre, un miglioramento del posizionamento, della reputazione e un aumento della notorietà, oltre che della fidelizzazione dei clienti. Il 49% ritiene che la CSR agevoli i rapporti con le comunità locali e con le pubbliche amministrazioni; aumentano anche le ricadute positive sul clima interno all'azienda, e per il 44% si registra un miglioramento del clima e del coinvolgimento del personale.

 

Non ci resta che aspettare come la situazione italiana e mondiale si adegui alla crisi inaspettata che quest'anno ha investito gran parte delle aziende. Non vi è dubbio che l'investimento nella Responsabilità Sociale d'Impresa possa essere una mossa davvero azzeccata per riprendersi e affrontare nel miglior modo possibile il futuro incerto che attende le imprese.

 

Per approfondire: “Sicurezza sul lavoro: prevenzione e salute sono sempre dalla parte dei lavoratori?



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