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Benefit aziendali: cosa sono e perché sono così preziosi per i dipendenti

MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2019 | Lascia un commento
Foto Benefit aziendali: cosa sono e perché sono così preziosi per i dipendenti
Scritto da Stefania Pili

Cosa sono i benefit aziendali? Spesso li abbiamo citati nei precedenti articoli in relazione a una maggiore produttività e soddisfazione generale da parte dei dipendenti di un’azienda. Sì perché i benefit aziendali, o flexible benefit, o anche fringe benefit, sono un complesso di beni, servizi o agevolazioni che vengono concessi dall’azienda o dal datore di lavoro ai propri dipendenti, una forma di retribuzione non monetaria da aggiungere alla normale busta paga, che rientra nel cosiddetto welfare aziendale. Elementi complementari rispetto alla retribuzione principale secondo l’articolo 2099 del Codice Civile, comma terzo. 

Parliamo quindi di un vero e proprio premio che si offre al dipendente per migliorare non sola la sua vita professionale, ma anche quella privata, per andare incontro alle sue esigenze e risolvere talvolta dei problemi personali. Una visione, quella del datore di lavoro, non solo moderna ma che incarna anche il vero leader di un’azienda, colui che tiene sempre d’occhio le sue “creature” e le comprende da ogni punto di vista. Capisce quando talvolta il lavoro in certi periodi può essere più duro e stressante di altri, capisce se ci sono dei problemi riguardanti la sfera personale e pertanto, attento al benessere generale di tutti. Ne consegue senza dubbio un ambiente più positivo, produttivo e appagato. 

 

Leggi anche: “La Leadership nel lavoro: una dote da saper gestire e coltivare

 

Quali sono i benefit più frequenti? Vediamoli più nel dettaglio:

 

  • Auto aziendale: l’utilizzo da parte di un dipendente di un’automobile di proprietà dell’azienda;

 

  • Concessione di un alloggio: una sistemazione a uso singolo o per l’intera famiglia del dipendente - le spese possono essere interamente a suo carico o in parte; 

 

  • Premi assicurazioni: a beneficio dei dipendenti affinché si possano assicurare il più possibile le loro vite da rischi professionali e/o extraprofessionali; 

 

Altre varietà di fringe benefit molto frequenti possono essere i buoni pasto o la mensa, il cellulare aziendale, prestiti agevolati e borse di studio per i figli. Al giorno d’oggi, tuttavia, i lavoratori cercano qualcosa in più. Parliamo ad esempio di servizi utili per riorganizzare e modernizzare la vita lavorativa, per garantire una professionalità più all’avanguardia, o che in generale rendano la vita più serena e con meno stress. Vediamo qualche esempio: 

 

  • Smart Working: o lavoro agile, la possibilità di lavorare da casa per qualche giorno alla settimana o al mese in base al contratto prestabilito;

 

Consulta anche: “Smart Working: di cosa si tratta e perché è così importante per le aziende

 

  • Assistenza sanitaria: anche la copertura delle spese sanitarie rientra sicuramente nei benefit che andrebbero ad agevolare il lavoratore su visite ordinarie o specialistiche (oculistiche, odontoiatriche, prevenzione e via dicendo);

 

  • Formazione: può essere di tipo linguistica o anche sotto forma di viaggio culturale, sia per imparare le lingue, sia per mantenersi aggiornati su settori specifici per specializzarsi e perfezionarsi maggiormente;

 

  • Asili e istruzione generale per i propri figli: sono tanti i genitori che con il lavoro non riescono a conciliare al meglio la vita familiare. Per evitare che gli intensi ritmi di lavoro possano intaccare il rapporto genitori/figli l’ideale sarebbe instituire degli asili nido in azienda o sviluppare convenzioni e promozioni con strutture vicine;

 

  • Sport: un ottimo modo per migliorare la salute ed evitare una vita troppo sedentaria. Chi si dedica a un’attività sportiva, infatti, aumenta il proprio benessere psico-fisico. Ci sono aziende estere che consentono e in certi casi obbligano da contratto a praticare yoga, aerobica e altri sport, proprio all’interno degli spazi aziendali;

 

Leggi anche: “Attività fisica durante l’orario di lavoro: in alcune aziende è già realtà

In Italia già esistono realtà che contribuiscono concretamente al benessere generale dei propri dipendenti. Un esempio fra tutti è Ferrero, che nel corso degli anni è riuscita ad attrezzare i suoi spazi aziendali con un asilo, una scuola materna (in fase di realizzazione), palestre, campi da calcio e tennis proprio nello stabilimento di Alba (quindi a due passi dal luogo di lavoro). Un’altra novità legata al welfare aziendale è sicuramente la possibilità di adottare la tecnica dello smart working, quindi la possibilità di lavorare da casa un giorno alla settimana: dopo un periodo di fase pilota, dal 2018 è stato esteso ad altri 350 dipendenti. 

Inoltre, notizia molto recente, l’azienda premierà i suoi dipendenti con ben 2mila euro. Questo riconoscimento è stato concordato insieme ai sindacati nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, e con il coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) e delle rappresentanze sindacali della rete commerciale. Insieme, valutando attentamente l’intera situazione economica e le prospettive aziendali future, hanno infatti decretato di dare questa cifra a ogni dipendente (circa 6mila) per l’ottimo risultato economico raggiunto tra il 2018 e il 2019. 

Come abbiamo potuto notare, l’equilibrio tra lavoro e vita personale è fondamentale per andare avanti con estrema serenità. Il fattore puramente economico è indispensabile, ma ciò che sta più a cuore oggi è la salute e l’appagamento generale che ne deriva. Consigliamo a tutte le aziende e ai loro responsabili e manager di investire il più possibile nel benessere dei propri dipendenti. In questo modo ci sarà maggior fiducia, positività e, ovviamente, felicità

 

Consulta anche: “La felicità sul posto di lavoro: di cosa si tratta e quanto conta davvero

 



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