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Arrivano gli aiuti economici per i settori più colpiti dal Covid: quali sono e chi può usufruirne

VENERDÌ 30 OTTOBRE 2020 | Lascia un commento
Foto Arrivano gli aiuti economici per i settori più colpiti dal Covid: quali sono e chi può usufruirne
Scritto da Stefania Pili

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ristori: come anticipato pochi giorni fa, è stato finalmente emanato il decreto nel quale sono incluse tante novità tra bonusindennizzi e contributi a fondo perduto destinati ai settori più colpiti dal Dpcm del 25 ottobre. Il Governo ha così stanziato 5,4 miliardi di euro, che saranno erogati a partire da metà novembre tramite bonifico direttamente sul conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate (alla quale è affidata anche l’eventuale attività di recupero di contributi erogati indebitamente).

Tra le misure più importanti vi sono i sostegni economici a ristoranti, partite iva, gestori di palestre e piscine, discoteche, lavoratori stagionali e dello spettacolo. In pratica, tutte le attività commerciali colpite dalle chiusure o da limitazioni. Sono state garantite anche altre sei settimane di cassa integrazione Covid e il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021.

Sul sito dell'Inps è stata pubblicata una nuova sezione nella quale trovare tutti i link relativi alle misure e agli interventi per risanare le difficoltà economiche date dall'emergenza sanitaria e per supportare i lavoratori.

 

Consulta anche: “Colf, badanti e babysitter: dal °ottobre nuove regole e nuovo contratto: ecco cosa cambia

 

Decreto Ristori: le misure approvate nel testo ufficiale

Il decreto è entrato in vigore il 29 ottobre 2020. Per l’erogazione dei benefici, invece, si dovrà attendere la prima metà di novembre. Vediamo ora, più nel dettaglio, cosa prevede il decreto Ristori.


Contributi a fondo perduto: per i quali sono stati stanziati maggiori risorse (circa la metà dei 5,4 miliardi di euro). Il governo ha comunicato che saranno erogati entro il 15 novembre automaticamente sul conto corrente. I beneficiari sono scelti per categorie e in base all'attività svolta: per questi motivi il contributo varia dal 100% al 400% fino a un massimo di 150mila euro. la domanda può essere presentata anche da chi non ha usufruito di nessun bonus nei mesi precedenti. Tra i beneficiari vi sono anche le imprese che fatturano oltre 5 milioni di euro all'anno, con un ristoro pari al 10%, che deve essere calcolato sulla base della perdita del fatturato. I contributi a fondo perduto sono previsti nella misura del:

  • 100% per gelaterie, pasticcerie e bar senza cucina;

  • 150% per ristorazione, aziende agricole e strutture alberghiere;

  • 200% per catering, piscine, palestre, teatri e cinema;

  • 400% per discoteche, sale da ballo e simili.

Seconda rata IMU cancellata: da pagare entro il 16 dicembre 2020. Dovrebbe essere eliminata per tutti i soggetti economici colpiti dal Dpcm del 25 ottobre tra i quali ristoratori, gestori di cinema, teatri, palestre, piscine e altre attività per le quali è stata imposta la chiusura totale o anticipata alle 18:00.

Credito d'imposta per affitti commerciali: fino al 60% di beneficio che dovrebbe riguardare i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Possono usufruirne anche le imprese con ricavi superiori a 5 milioni di euro annui, l'importante è che abbiano subito un calo di fatturato di almeno il 50%. Il credito sarà cedibile al proprietario dell'immobile locato.

Proroga cassa integrazione per altre 6 settimane: che riguarda il periodo compreso tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2020. Possono beneficiarne le imprese che hanno esaurito le settimane precedenti, mentre, per le imprese che hanno avuto una riduzione di fatturato oltre il 20% la Cig è gratuita, stessa cosa per i datori che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019.

Bonus lavoratori dello spettacolo, stagionali e del turismo: è stata confermata l'indennità di 1.000 euro per i lavoratori appartenenti a queste categorie. Per quest'ultime è prevista anche la proroga della cassa integrazione.

Reddito di emergenza: il decreto Ristori conferma anche questa misura per coloro che ne hanno già beneficiato nei mesi passati. Il reddito di emergenza vale per altre due mensilità e il suo valore è di 800,00 euro.

Esonero contributi previdenziali: il decreto Ristori prevede anche lo stop ai versamenti previdenziali per le imprese che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa del Covid-19, tranne quelle del settore agricolo (per le quali sono previste altre misure). L’esonero contributivo dura 4 mesi al massimo ed è fruibile entro e non oltre maggio 2021. Il valore dell’esonero viene calcolato sulla base della perdita di fatturato:

  • fino al 50% per le imprese che hanno avuto una riduzione inferiore al 20%;

  • fino al 100% per le imprese con riduzione pari o superiore al 20%.

Filiera agricola, della pesca e dell'acquacoltura: per queste categorie è previsto l'esonero del versamento dei contributi previdenziali per il mese di novembre. Inclusi anche gli imprenditori agricoli, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni. Sono inoltre previsti 100 milioni di euro per sostenere tutta la filiera e la concessione di contributi a fondo perduto per gli imprenditori che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per chi ha subito un calo di fatturato superiore al 25% rispetto a novembre dello scorso anno.

Settore sportivo (anche dilettantistico): per loro sarà riconosciuta un’ulteriore indennità, anche se hanno già ricevuto le indennità di 600,00 euro stabilite dal Cura Italia e poi dal dl Rilancio. L’importo del beneficio è aumentato a 800,00 euro. Viene anche istituito un apposito Fondo con 50 milioni di euro da destinare alle società sportive dilettantistiche danneggiate dalla riduzione o chiusura totale delle attività.

Giustizia e tribunali: implementazione del deposito di atti e documenti via PEC, l’accesso agli atti da remoto e la possibilità di procedere a divorzio e separazione senza comparizione delle parti.

 

Leggi anche: “Bonus pc, internet e tablet 2020: requisiti Isee e come fare domanda

I requisiti per ricevere il contributo a fondo perduto

Per poter accedere al contributo a fondo perduto occorre avere una partita IVA attiva alla data del 25 ottobre 2020. Inoltre, rientrano le sole attività riferite ai codici ATECO riportati nell'Allegato 1 del decreto Ristori.

Tale contributo spetta a patto che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per poter determinare correttamente questi importi, si deve far riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.

Per chi ha avviato l’attività a partire dal primo gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato.

Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, il contributo è corrisposto dall’Agenzia delle Entrate tramite accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

Per chi non ha presentato la richiesta per il contributo a fondo perduto del decreto Rilancio, per accedere al decreto Ristori si dovrà presentare apposita istanza telematica che avviene attraverso la procedura web e il modello già utilizzato per il decreto Rilancio.

Importante sottolineare che il contributo non spetta ai soggetti la cui partita IVA risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza.

Come si calcola il contributo a fondo perduto del decreto Ristori

L’importo minimo del contributo riconosciuto è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per le società. L'importo massimo non può essere superiore a 150.000 euro.

Le percentuali del contributo variano a seconda del proprio Codice ATECO. Le percentuali vanno rapportate al contributo a fondo perduto già erogato ai sensi dell’articolo 25 del decreto Rilancio.

Esempio: se un ristoratore ha fatturato:

  • aprile 2020: 10.000 euro

  • aprile 2019: 16.000 euro

Con il decreto Ristoro riceverà 2.400 euro di ristoro, il doppio rispetto ai 1.200 euro percepiti a giugno.

 

Ecco i codici ATECO interessati e la percentuale di contributo prevista:

493210 Trasporto con taxi: 100%
493220 Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimesse con conducente: 100%
561011 Ristorazione con somministrazione: 200%
561012 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole: 200%
561030 Gelaterie e pasticcerie: 150%
561041 Gelaterie e pasticcerie ambulanti: 150%
561042 Ristorazione ambulante: 200%
562100 Catering per eventi, banqueting: 200%
563000 Bar e altri esercizi simili senza cucina: 150%
591400 Attività di proiezione cinematografica: 200%
823000 Organizzazione di convegni e fiere: 200%
900400 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche: 200%
931110 Gestione di stadi: 200%
931120 Gestione di piscine: 200%
931130 Gestione di impianti sportivi polivalenti: 200%
931190 Gestione di altri impianti sportivi nca: 200%
931200 Attività di club sportivi: 200%
931300 Gestione di palestre: 200%
931910 Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi: 200%
931999 Altre attività sportive nca: 200%
932100 Parchi di divertimento e parchi tematici: 200%
932910 Discoteche, sale da ballo night-club e simili: 400%
932930 Sale giochi e biliardi: 200%
932990 Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca: 200%
960410 Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali): 200%
960420 Stabilimenti termali: 200%
960905 Organizzazione di feste e cerimonie: 200%
551000 Alberghi: 150%
552010 Villaggi turistici: 150%
552020 Ostelli della gioventù: 150%
552030 Rifugi di montagna 150%
552040 Colonie marine e montane: 150%
552051 Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence: 150%
552052 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole: 150%
553000 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte: 150%
559020 Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero: 150%
493901 Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano: 200%
773994 Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi: 200%
799011 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento: 200%
799019 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca: 200%
900101 Attività nel campo della recitazione: 200%
900109 Altre rappresentazioni artistiche: 200%
900201 Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: 200%
900209 Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche: 200%
920009 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo): 200%
949920 Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby: 200%
949990 Attività di altre organizzazioni associative nca: 200%

 

I prossimi decreti del ministro dello Sviluppo economico e dell’Economia potranno aggiungere ulteriori codici relativi a settori “direttamente pregiudicati dalle misure restrittive introdotte dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri”.


Per approfondire: “Smart working: rinviata la scadenza per dipendenti pubblici e privati



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