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Come si diventa personal trainer: formazione e opportunità di lavoro

VENERDÌ 20 GENNAIO 2023 | Lascia un commento
Scritto da Tatiana Sannio
Come si diventa Personal Trainer? Che tipo di formazione serve? Quali sono gli enti di formazione più autorevoli in Italia e quale potrebbe essere il futuro dell’industria del fitness

 

Diventare Personal Trainer: che tipo di formazione serve? 

Come per la maggior parte delle professioni, anche per diventare un personal trainer, è necessario seguire un percorso di studi specifico che ti consenta di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per svolgere questo lavoro in maniera efficace ed etica. 

I corsi di formazione possono essere diversi e possono essere erogati da varie scuole ed accademie di formazione. In linea generale, la maggior parte di questi, si focalizza su nozioni di base di anatomiafisiologiabiomeccanicanutrizionecoachingtecniche di allenamento. È raccomandabile, per rendere il proprio profilo più appetibile e completo, arricchire la propria formazione con corsi di specializzazione in un determinato tipo di allenamento o di target di clientela.

 

Gli enti di formazione più autorevoli in Italia per ottenere una certificazione riconosciuta. 

In Italia, per poter diventare personal trainer vi sono diverse opzioni. Una di queste è il conseguimento di titoli come la Laurea in Scienze MotorieEducazione Fisica o Scienze dell’alimentazione. Il percorso accademico non è obbligatorio, ma è indubbio che garantisca l’acquisizione di conoscenze più approfondite in ambito medico e scientifico. 

Ad ogni modo, per chi non voglia intraprendere la carriera universitaria, è comunque richiesto un diploma rilasciato da un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Molto spesso, ad intraprendere la carriera di PT sono ex atleti o allenatori, che hanno già maturato esperienza nel settore, ma vogliono approfondire le proprie competenze e conoscenze. 

Vediamo quali sono, nel nostro Paese, gli enti di formazione più autorevoli in ambito sportivo:

  • Accademia Italiana di Scienze Motorie (AISM)
  • Federazione Italiana Fitness (FIF)
  • Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL)
  • Federazione Italiana Personal Trainer (FIPT)

Per ottenere le certificazioni rilasciate da questi enti è necessario:

1. Avere almeno 18 anni ed essere in possesso di un diploma di scuola secondaria.

2. Seguire un corso di formazione specifico, che può essere svolto in modalità online o in presenza presso una scuola o un'università. I corsi durano di solito da uno a due anni e includono lezioni teoriche e pratiche sulle discipline già menzionate nel paragrafo introduttivo.

3. Superare un esame finale che verifica le conoscenze acquisite durante il corso.

4. Una volta ottenuta la certificazione, è possibile lavorare come personal trainer presso una palestra o in modalità freelance, offrendo servizi di allenamento personalizzato ai propri clienti.

È importante sottolineare che per lavorare come personal trainer sarebbe auspicabile godere di buona salute ed essere in buona forma fisica. Sposare attività fisica e benessere come tuo personale stile di vita ti renderà sicuramente un professionista più credibile.

L’home fitness: un trend passeggero? 

Per chi voglia intraprendere una carriera come Personal Trainer può essere utile fare una riflessione sull’evoluzione dell’industria del fitness e sui suoi attuali trend

La pandemia, congiuntamente allo sviluppo tecnologico, ha provocato un’impennata dell’home fitness: come suggerisce il termine stesso, si tratta dello svolgimento dell’attività fisica nella propria abitazione. È sempre maggiore il numero di individui che sceglie di seguire programmi di allenamento comodamente dal salone di casa, accedendo ad una applicazione del proprio smartphone, oppure a canali su YouTube. 

Se vuoi lavorare come freelance è bene dunque valutare come ipotetici sbocchi lavorativi non solo le tradizionali palestre fisiche, ma anche l’apertura di un canale YouTube, TikTok, Instagram o un qualsiasi altro social che ti permetta di

  • promuovere la tua attività
  • condividere le tue conoscenze in modo da incrementare la tua autorevolezza nel settore di riferimento
  • farti conoscere e apprezzare da potenziali clienti.

Ebbene sì, un po’ di sano e mirato personal branding è sempre un ottimo strumento per costruire un’immagine credibile di sé, distinguersi dai propri competitor e creare una relazione solida con clienti (sia i già acquisiti che i prospect).

 

 



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