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Congedo parentale: importanti novità per lavoratrici e lavoratori

MERCOLEDÌ 13 APRILE 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
Novità importanti riguardo al congedo parentale coperto da indennità: aumentano i limiti d'età dei figli dei lavoratori, viene introdotto un nuovo congedo di paternità e vengono maggiormente tutelate le lavoratrici autonome e le libere professioniste.

 

Congedo parentale: importanti novità per lavoratrici e lavoratori. Il Governo ha infatti approvato il decreto legislativo che estende i diritti dei lavoratori grazie a nuove misure per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per i genitori di figli piccoli.

Il cambiamento è caratterizzato dall'aumento del limite di età da 6 a 12 anni del figlio per il quale si può chiedere il congedo parentale parzialmente indennizzato. Inoltre, i mesi di congedo parentale coperto da indennità (30% della retribuzione) sono aumentati da 6 a 9 in totale.

Da sottolineare, inoltre, il diritto al congedo parentale per il genitore solo, che sarà esteso da 10 a 11 mesi (in precedenza l’estensione a 11 mesi valeva solo nel caso di utilizzo da parte di entrambi i genitori, con l’utilizzo di 5 mesi da parte del padre).

 

Leggi anche: “Nuova proroga smart working: ma gli italiani cosa pensano del lavoro agile?

Le novità sul congedo parentale

Cos'è il congedo parentale? Si tratta di un periodo di astensione facoltativa dal lavoro, che viene concesso ai genitori con l'obiettivo di prendersi cura dei figli nei loro primi anni di vita. Questo per garantire soprattutto i bisogni affettivi e relazionali dei bambini.

A chi è rivolto il congedo parentale? A lavoratrici e lavoratori dipendenti (anche ex IPSEMA). L'indennità di congedo parentale non spetta invece a genitori disoccupati o sospesi, genitori lavoratori domestici e genitori lavoratori a domicilio. Nello specifico:

  • il congedo parentale viene esteso e parzialmente retribuito più a lungo (al 30% della retribuzione), aumentati da 6 a 9 in totale e per i quali si ha diritto all'indennizzo sui 10 complessivi (11 se il padre chiede l'astensione facoltativa per almeno 5 mesi)

  • vi è maggiore sostegno al lavoro autonomo e priorità nell'accesso allo smart working per i genitori di figli fino a 12 anni (prima fino a 6);

  • nuovo congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni (con la possibilità quindi di chiederlo anche negli ultimi 2 mesi di gravidanza, oltre che nei primi 5 mesi di vita del neonato);

  • diritto all'indennità di maternità per lavoratrici autonome e libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio.

 

Il congedo può essere utilizzato entro lo stesso arco temporale, anche in caso di morte perinatale del figlio. Inoltre, il nuovo congedo parentale prevede anche il diritto a ferie e tredicesima, ma anche all'aumento da 6 a 9 mesi per il diritto all'indennità dei lavoratori iscritti alla Gestione separata con 3 mesi per ciascun genitore e ulteriori 3 mesi in alternativa tra loro.

Chi non dovesse rispettare i diritti di assenza dal lavoro, verrà punito con la sanzione amministrativa da 516 a 2.582 euro.

 

Consulta anche: “Green pass per lavorare: cosa cambia dopo la fine dello stato d'emergenza

Maggiori diritti e parità di genere

I due decreti legislativi, approvati di recente, hanno esteso i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori garantendo maggiori misure per il miglioramento della parità di genere, oltre che una maggiore conciliazione tra vita privata e vita professionale.

Ma non solo, lo scopo è anche quello di aumentare la presenza femminile nel mercato; pensiamo solo che in Italia, nella media del 2020, il tasso di occupazione femminile era al 49% rispetto al 62,2% della media europea.

Inoltre, con i nuovi limiti d'età, ci si vuole rivolgere specialmente ai genitori con figli fino a 12 anni o con disabilità per potergli garantire maggiori tutele. A questo proposito, i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per lo smart working, sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità.

Lo svolgimento del lavoro in modalità smart working deve essere riconosciuta anche ai caregiver.

 

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