Lavorare in piedi fa bene? Vantaggi e svantaggi dello standing desk. Si tratta di un rimedio che si è diffuso rapidamente negli ambienti di lavoro per combattere lo stile di vita sedentario. Rimanere seduti per la maggior parte del tempo, infatti, può provocare dolori articolari, posture sbagliate e frequenti mal di testa, con un conseguente calo di concentrazione e produttività. Scopriamo tutti i benfefici e gli svantaggi di questa pratica.
Leggi anche: “Aiuto, comincia una nuova settimana! 5 consigli per superare il ritorno al lavoro”
Il nome già lo anticipa: lo standing desk è una scrivania più alta del normale, che permette di svolgere in piedi il proprio lavoro. Si tratta di una scrivania regolabile, a cui viene aggiunto un supporto, che può essere altrettanto regolabile o meno. I primi a provare questo metodo sono stati gli impiegati della Silicon Valley ma, in poco tempo, lo standing desk ha conquistato anche l'Italia e il resto dell'Europa. L'obiettivo? Combattere la sedentarietà da ufficio, ma anche da smart working. E i benefici, oltre che fisici, sono anche psicologici.
In un articolo pubblicato sul blog dell’Harvard Medical School, si afferma come lavorare in posizione eretta contribuisca a ridurre i problemi alle spalle e alla schiena. Inoltre, è assolutamente necessario ritagliarsi dei momenti per lavorare in piedi per ridurre alcuni fattori di rischio, dato che la sedentarietà viene associata anche a un maggior rischio di obesità, diabete, patologie cardiovascolari e tumori.
Una ricerca del British Medical Journal, inoltre, ha evidenziato come lo standing desk possa incidere positivamente anche sulle performance lavorative e sulla produttività: lavorare in piedi sarebbe quindi associato a un incremento delle prestazioni professionali, ma anche a una diminuzione di ansia e stress.
Non bisogna però esagerare con il lavoro in piedi, così come accade per quello da seduti. Questo significa che non occorre lavorare in piedi 8 ore al giorno, poiché oltre a non recare alcun beneficio, rischia di causare problemi di postura, oltre che a un sovraccarico su schiena e gambe.
Tuttavia, uno studio pubblicato su Ergonomics, incentrato sulle conseguenze sulla salute del rimanere in piedi per lungo tempo, ha appurato come ci sia un peggioramento dei tempi di reazioni e della salute mentale, ma anche un miglioramento delle capacità di problem solving.
L'ideale, per riuscire a lavorare meglio, sarebbe alternare la posizione da seduti e quella in piedi, per ottimizzare le energie, essere più dinamici e stimolare la concentrazione. Serve solo un po' di tempo e un passaggio graduale per far abituare la mente e il corpo a una nuova routine.
Per approfondire: “Nuova cultura degli spazi: dallo yoga alla cromoterapia per incentivare il rientro in ufficio”