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Le migliori università italiane che permettono di trovare lavoro più facilmente

VENERDÌ 08 OTTOBRE 2021 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili

Quali sono le migliori università in Italia che permettono maggiori possibilità di occupazione? A questo quesito ha risposto il QS employability ranking 2022, la classifica che valuta le università in base all'occupabilità e alle prospettive di lavoro che offrono agli studenti.

Un'informazione decisamente molto importante per tutti coloro che intendono proseguire il proprio percorso di studi, crescere, laurearsi e realizzare il proprio sogno professionale.

La classifica svela, quindi, i migliori atenei a livello mondiale utilizzando diversi parametri di valutazione, come il percorso dei laureati che hanno saputo costruire brillanti carriere, la percentuale degli occupati a un anno dalla laurea e così via.

Vediamo ora, nel dettaglio, la graduatoria delle migliori università in tutto il mondo che consentono di trovare lavoro in modo più semplice e rapido.

 

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Inghilterra e Stati Uniti in testa

L'analisi condotta dal ranking QS- Graduate employability 2022 ha l'obiettivo primario di valutare la capacità degli atenei di preparare gli studenti a entrare nel mondo del lavoro. Il ranking QS- Graduate employability è stato pubblicato per la prima volta nel 2016 e, allo stato attuale, coinvolge circa 680 università in tutto il mondo, anche in Italia.

Ebbene, il Politecnico di Milano si posiziona al 43esimo posto al mondo, primo tra gli atenei italiani e nono in Europa nel ranking QS - Graduate employability 2022. Alle spalle di PoliMi troviamo, al 97esimo posto, l’Alma Mater di Bologna e, posizionata nel gruppo 111-120esima posizione, la Sapienza di Roma. I primi due posti della classifica, invece, sono occupati dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge e dall’Università di Stanford negli USA, seguiti dall’Università della California di Los Angeles.

I parametri che sono stati presi in considerazione per condurre lo studio sono cinque:

  1. Employer reputation: valuta le risposte di 75mila aziende a una survey in cui sono chiamate a indicare le università che, secondo loro, hanno i “migliori” laureati;

  2. Alumni outcomes: considera gli ex studenti con le carriere di maggior successo, specialmente i profili imprenditoriali più innovativi e creativi;

  3. Partnership with employers: il numero di aziende con cui l'università fa pubblicazioni di ricerca, unito al numero di aziende partner dell'ateneo per il placement e per i tirocini;

  4. Employer-student connections: il rapporto fra numero di aziende presenti in ateneo durante l'anno per incontrare gli studenti e il numero totale di studenti;

  5. Graduate Employment Rate: corrisponde all'indicatore occupazionale, ovvero, il numero dei laureati occupati a 12 mesi dalla laurea al netto di coloro che decidono di proseguire gli studi.

 

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Le migliori università italiane

Il Politecnico di Milano, ateneo guidato da Ferruccio Testa, in base agli indicatori relativi all'occupazione e alla partnership con le imprese, supera 95 punti su 100. Purtroppo, però, perde due posizioni rispetto all’edizione 2020 quando era 41esima.

L’Alma Mater di Bologna è la seconda università italiana in classifica, anche lei in calo rispetto agli anni precedenti, passando dall’84esimo al 97esimo posto; risulta inoltre 14esima nell’indicatore relativo alle collaborazioni con il sistema delle imprese.

Segue la Sapienza di Roma, con un miglioramento riguardo all'apprezzamento presso i datori di lavoro e all'aumento delle citazioni delle pubblicazioni dei ricercatori dell'Ateneo, e il Politecnico di Torino (121-130esimo posto). Tra gli indicatori considerati dal ranking, il Politecnico si conferma tra i migliori atenei al mondo rispetto al tasso di occupabilità entro un anno dalla laurea, dove si colloca in 28esima posizione mondiale. L'Ateneo, inoltre, rientra nella top 100 mondiale anche riguardo alle partnership con le aziende per i tirocini, con un miglioramento di posizione rispetto al 2020.

Continua la graduatoria la Cattolica del Sacro Cuore (141-150); i suoi punti di forza sono la valutazione che i datori di lavoro danno ai laureati in base all’Ateneo di provenienza, e la reputazione, il parametro che indica le istituzioni universitarie più apprezzate dalla comunità accademica globale. Troviamo poi l'università di Padova (161-170), che si colloca, nelle ultime tre edizioni, nelle prime 250 università a livello mondiale e tra le migliori in Italia.

Concludono la classifica delle migliori università italiane la Statale di Milano (201-250), Trento-Torino posizionato nel gruppo (251-300), Pavia e Milano Bicocca, entrambe tra la 301esima e la 500esima posizione.

 

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