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Mobbing: cosa è e quali sono le tutele dal punto di vista legale per il lavoratore

MARTEDÌ 02 MAGGIO 2023 | Lascia un commento
Scritto da Tatiana Sannio
Il mobbing è un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante che colpisce molte persone sul luogo di lavoro. Questa forma di violenza psicologica si verifica quando una persona o un gruppo di persone vengono sottoposti a comportamenti ostiliingiusti o offensivi da parte di colleghi o superiori gerarchici, con l'intento di isolareumiliare e delegittimare la persona bersaglio. Le conseguenze di tale fenomeno possono incidere sia sulla salute mentale che fisica delle vittime e compromettere la produttività aziendale. Oggi faremo chiarezza su questa delicata tematica analizzando le cause, le modalità di prevenzione e le strategie di tutela per le vittime.

In particolare, risponderemo ai seguenti interrogativi:

  • Che cosa significa letteralmente il termine “mobbing”?
  • Quali possono essere considerati chiari indicatori di mobbing?
  • Quali sono le tutele del lavoratore dal punto di vista legislativo in Italia e all'interno dell'Unione Europea?
  • Quali strategie possono mettere in atto le aziende per prevenire il mobbing?
  • In che modo può contribuire il singolo lavoratore nel prevenire o arrestare fenomeni di mobbing?

Che cosa significa letteralmente il termine “mobbing”?

Il termine "mobbing" deriva dal verbo inglese "to mob", che significa "assalire, assediare in massa". Il termine è stato poi adottato anche in altre lingue per indicare un fenomeno psicologico che si verifica in contesti lavorativi, caratterizzato da comportamenti aggressivi e intimidatori da parte di un gruppo di persone nei confronti di un individuo. Il termine è stato introdotto in Italia negli anni '90 ed è stato utilizzato per la prima volta da Heinz Leymann, psicologo tedesco che ha condotto diversi studi sul fenomeno. Il mobbing in realtà può verificarsi in qualsiasi contesto sociale, come la scuola, la famiglia, tra amici o nei gruppi di appartenenza, tuttavia, il termine viene utilizzato principalmente nell'ambito lavorativo.

Quali possono essere considerati chiari indicatori di mobbing?

In generale, il mobbing si manifesta quando la comunicazione tra i colleghi o tra il dipendente e il datore di lavoro diventa tesa e conflittuale, con un comportamento che va dalla discriminazione all'isolamento, all'umiliazione e alla persecuzione psicologica.

l mobbing nasce da un comportamento aggressivoostile e ripetitivo da parte di uno o più individui nei confronti di un'altra persona all'interno di un ambiente lavorativo. Bisogna però considerare il fatto che la convivenza in un ambiente di lavoro non è mai semplice e alcuni diverbi tra colleghi possono considerarsi fisiologici. Come fare, dunque, a capire quando si tratta di semplici incomprensioni ed incompatibilità caratteriali e quando invece i soprusi subiti rientrano nel mobbing? 

Alcuni chiari indicatori di mobbing possono includere:

  • Comunicazione aggressiva o sfuggente da parte del capo o dei colleghi
  • Isolamento sociale e professionale
  • Riduzione della qualità dell'attività lavorativa
  • Diffamazione del lavoro o della persona stessa, anche davanti ad altri colleghi o al pubblico in generale
  • Critiche costanti e ingiustificate sul lavoro o sulla persona
  • Pressioni eccessive per un rendimento oltre le capacità umane, senza supporto adeguato
  • Negazione di formazione, progressione e sviluppo professionale
  • Tensione, angoscia e depressione, sia durante il lavoro che dopo
  • Aumento dello stress fisico e mentale
  • Trattamento differenziale o discriminazione basato su razza, genere, età, religione o disabilità.

Naturalmente l’elenco riportato non è esaustivo ed ogni situazione è diversa. Tuttavia, se questi comportamenti si verificano ripetutamente, possono indicare la presenza di mobbing.

Le cause del mobbing possono essere molteplici, ma tra le più frequenti troviamo la rivalità tra colleghi, la gelosia, la retribuzione troppo alta o troppo bassa e la mancanza di rispetto per la posizione lavorativa dell'altro. Altre cause possono essere l'invidia per il successo dell'altro, la mancanza di rispetto per la disabilità o l'età e l'ambiente lavorativo poco sano, dove il lavoro è visto come una competizione tra i colleghi, piuttosto che come un'attività collaborativa. 

Quali sono le tutele del lavoratore dal punto di vista legislativo in Italia e all'interno dell'Unione Europea?

In Italia, la legge che tutela il lavoratore dal mobbing sul posto di lavoro è la legge n. 300 del 20 maggio 1970, nota come Statuto dei Lavoratori. In particolare, l'articolo 4 del testo normativo afferma che il datore di lavoro deve garantire la tutela della dignità del lavoratore e dei suoi diritti, sia nella scelta degli strumenti di gestione del lavoro che nella definizione delle mansioni e delle modalità di esercizio delle stesse.

Inoltre, in Italia esiste la legge n. 68 del 12 marzo 1999, che tutela i lavoratori disabili dal mobbing e dalle discriminazioni in generale.

Ulteriori strumenti di tutela sono rappresentati dalla giurisprudenza, che ha riconosciuto il mobbing come atto illecito ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile, e dalle Convenzioni internazionali ratificate dall'Italia, fra cui la Convenzione OIL 155/81 sulla sicurezza e la salute dei lavoratori e l'accordo quadro europeo sullo stress lavorativo del 2004.

L'Unione Europea ha emesso diverse direttive per combattere il mobbing sul luogo di lavoro e garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro sicuro e sano. Tra le principali normative a livello europeo, vi sono:

  • La Direttiva 2000/78/CE relativa alla parità di trattamento in materia di occupazione e lavoro, che vieta la discriminazione basata sull'età, la disabilità, l'orientamento sessuale e altre caratteristiche in ambito lavorativo.
  • La Direttiva 89/391/CEE sulla sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, che impone agli Stati membri dell'UE di adottare misure per prevenire e affrontare il mobbing e gli altri rischi psicosociali.
  • La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, che garantisce ai lavoratori il diritto di lavorare in un ambiente rispettoso della loro dignità e del loro diritto alla tutela della salute.

Inoltre, molti Stati membri dell'Unione Europea hanno adottato leggi specifiche per prevenire e combattere il mobbing, come il Code du travail in Francia, il Decreto legislativo 81/2008 in Italia e la Ley Orgánica de Protección de Datos in Spagna.

Quali strategie possono mettere in atto le aziende per prevenire il mobbing?

Per prevenire il mobbing in ambiente lavorativo, è importante che le aziende promuovano una cultura aziendale basata sulla rispetto e sulla collaborazione tra colleghi. In particolare, le imprese possono mettere in atto le seguenti strategie:

  • Creare un codice di condotta che includa un'azione di tolleranza zero verso qualsiasi forma di bullismo sul lavoro.
  • Definire i ruoli e le responsabilità di ogni dipendente, in modo da evitare ambiguità o conflitti.
  • Promuovere la formazione per incrementare la consapevolezza e la conoscenza sui temi del mobbing e sulla gestione dei conflitti.
  • Favorire la creazione di gruppi di lavoro coesi e armoniosi attraverso l'organizzazione di attività di team building e di momenti
    di socializzazione.

Cosa può fare il singolo lavoratore?

Nel caso in cui ci accorgessimo di comportamenti non tollerabili nei nostri confronti o di un nostro collega, è importante seguire le seguenti indicazioni:

  • Documentare il più possibile quanto accaduto, annotando date, luoghi e persone coinvolte.
  • Parlare con il collega o il responsabile diretto del comportamento intimidatorio, cercando di risolvere pacificamente la situazione.
  • Se la situazione non si risolve con la conversazione, chiedere l'intervento del rappresentante del personale o del responsabile del dipartimento.
  • In caso di mancato intervento o di ritorsione, è possibile aprire una denuncia formale presso l'ufficio HR o richiedere un'azione legale.

In conclusione, il mobbing rappresenta una pratica di violenza ingiustificata sul posto di lavoro che può causare gravi danni psicologici e fisici alla persona colpita. È fondamentale che datore di lavoro e dipendenti operino in maniera sinergica e congiunta per cercare di individuare precocemente le situazioni di mobbing. È inoltre importante non isolarsi e cercare di trovare supporto dai colleghi di lavoro, dagli amici e dalla famiglia. Infine, ricorda che anche se la situazione sembra insormontabile, ci sono professionisti in grado di offrire sostegno e orientamento attraverso percorsi di counseling, psicoterapia e assistenza legale. Il mobbing si può sconfiggere facendo valere i propri diritti e coltivando la propria autostima e le proprie risorse personali.

Se questo articolo ti è stato utile faccelo sapere nei commenti e torna presto visitare il nostro blog!

 

 

 

 



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