Le 100 migliori aziende dove lavorare in Italia: Classifica Best Employers 2026. Scopri quali imprese sono realmente premiate dai loro collaboratori, qual è il segreto per sentirsi parte di un progetto motivante, e perché la scelta della “giusta azienda” oggi può cambiarti la vita, molto più di uno stipendio allettante. Preparati: la nuova classifica Best Employers 2026 è la bussola per trovare il posto dove crescere e stare bene ogni giorno.
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Sul podio troviamo Lavazza (che conquista il punteggio massimo), Sorgenia e Granarolo: non solo grandi marchi ma anche realtà familiari, cooperative e centri di ricerca italiani. Sono loro, insieme a Istituto Nazionale dei Tumori, EssilorLuxottica, Bialetti e Fratelli Carli, a spingere in alto l’eccellenza tricolore davanti ai colossi internazionali come Google, Apple e Cisco, dominatori delle classifiche precedenti.
La vera novità? La leadership italiana: le aziende nostrane emergono per attenzione al clima interno, ascolto e capacità di leggere le esigenze dei propri collaboratori. Il risultato è una classifica ricca e variegata, dove l’ambiente di lavoro supera persino il fascino del brand globale.
Tra i criteri più rilevanti della classifica delle Best Employers ci sono il carico di lavoro, la qualità delle pause, le attrezzature, il rapporto con i superiori, le possibilità di crescita e politiche pensate per il lavoro femminile.
Aziende family-friendly, progetti di formazione continua e attenzione ai temi di inclusione sono sempre più richiesti e apprezzati. Non basta più l’ufficio di design o il calcio balilla: la differenza la fanno percorsi di crescita reali, trasparenza e la possibilità di sentirsi protagonisti del cambiamento.
La generazione attuale non cerca solo stabilità: vuole evoluzione, flessibilità, autonomia e chiarezza sugli obiettivi. I giovani candidati puntano su imprese che investano su up-skilling e crescita personale, desiderano essere ascoltati, ricevere feedback e sentirsi davvero coinvolti in progetti che rispecchiano i loro valori. Il rischio di “disingaggio” è alto: chi non trova ciò che cerca, cambia velocemente e non teme più di rimettersi in gioco.
Dalla grande industria all’agroalimentare, dal tech alla ricerca, dal commercio ai servizi: la classifica cita Lavazza, Sorgenia, Granarolo, Heineken, EssilorLuxottica, Novartis, Samsung, Fratelli Carli, Campari Group, Enel, Ferrari, Lamborghini e Barilla, fino a icone come Apple, Ferrero, Bosch, Sky, Adidas, Coca-Cola, Marriott e moltissimi altri. Un mix di storie, territori e opportunità che attraversa tutto il Paese e moltissimi settori diversi.
Le imprese più premiate sanno innovare anche sul piano umano: favoriscono la crescita interna, investono in formazione, restano aperte ai cambiamenti e accolgono le sfide della modernità, ascoltando davvero le esigenze del team e puntando su benessere e motivazione.
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Fonte: “Le 100 migliori aziende dove lavorare in Italia: la classifica delle Best Employers 2026”, pubblicato su Corriere della Sera.
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