Riforma parrucchieri ed estetiste 2025: tutte le novità da sapere. Dopo oltre 25 anni dalla precedente legge di riferimento, la riforma mette al centro definizioni più moderne delle professioni, formazione rigorosa e una stretta severa contro l’abusivismo.
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Tra le novità principali, l’introduzione formale di nuove professioni: onicotecnico (esperto di unghie) e truccatore tecnico per ciglia e sopracciglia, affiancati da make-up artist ed esperti di extension. Queste figure, già molto richieste dai clienti, dovranno conseguire un percorso formativo regionale di almeno 600 ore con specifico esame finale. Per accedere alla qualifica di estetista o parrucchiere, invece, non basterà più solo la qualifica professionale generale: sarà obbligatorio superare un esame abilitante a conclusione di un corso (biennale/triennale di almeno 900 ore), oppure aver maturato un anno di esperienza a tempo pieno in un’impresa del settore, o tre anni come dipendente, collaboratore familiare o apprendista.
Tra le novità più importanti spicca la figura dello specialista in estetica oncologica (Seo): dopo tre anni di esperienza, sarà possibile accedere a un corso specifico per offrire servizi a pazienti in terapia o post-terapie oncologiche, favorendo il benessere e l’autostima.
Il testo della riforma affida alle Regioni la strutturazione dei corsi di formazione, dal loro aggiornamento alle materie obbligatorie, tra cui: cosmetologia, chimica, fisiologia e anatomia, marketing e tecnologia per apparecchi elettromeccanici. L’obiettivo è garantire una preparazione tecnica e scientifica aggiornata, indispensabile in un settore che cambia rapidamente.
Una parte chiave della riforma è la lotta al lavoro abusivo: chi opera senza titoli rischia multe molto più severe, da 5mila a 50mila euro (oggi il massimo era 2mila euro). Anche chi non rispetta i requisiti può ricevere sanzioni tra 3mila e 10mila euro e i trasgressori rischiano la sospensione dell’attività da uno a due anni. Nei casi più gravi, sono previste persino conseguenze penali.
Il disegno di legge prevede la possibilità di stipulare contratti di affitto della poltrona (o cabina) dentro saloni e centri estetici, facilitando l’attività autonoma negli spazi condivisi ma sempre nel rispetto delle nuove regole.
Con oltre 42mila imprese di estetica e più di 100mila attività di parrucchieri e barbieri in Italia, il comparto bellezza resta centrale nei servizi alla persona: un settore che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone e genera un fatturato annuo che supera i 7 miliardi di euro. Per dimensione, coinvolge più lavoratori persino degli edili, e traina l’export in numerosi paesi.
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Fonti:
SkyTG24 – “Riforma parrucchieri ed estetiste, dall'esame di abilitazione alle nuove figure”
TGCom24 – “Parrucchieri, verso la riforma del settore: ecco cosa cambia”