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Chi vorrebbero assumere le aziende? Ecco i 6 profili più richiesti ma introvabili!

LUNEDÌ 08 FEBBRAIO 2021 | Lascia un commento
Foto Chi vorrebbero assumere le aziende? Ecco i 6 profili più richiesti ma introvabili!
Scritto da Stefania Pili

La ricerca del lavoro, nell'ultimo anno, si è radicalmente trasformata. Nonostante l'arrivo inaspettato della pandemia e la situazione preoccupante dell'economia mondiale, le aziende si sono comunque adattate alla nuova realtà con l'utilizzo di nuove modalità di impiego, dispositivi tecnologici e misure di sicurezza in grado di bloccare il contagio da Coronavirus. Non solo, sono cambiati anche gli schemi di reclutamento di nuove figure professionali; parliamo di colloqui a distanza, di videoconferenze e di video-presentazioni per proporsi e ambire a un nuovo lavoro, nonostante tutto.

Il mondo si è fermato, è vero, ma non del tutto. Continua a girare, seppur con mille difficoltà, insieme all'evoluzione delle abilità e delle capacità di ciascuno, dove la tecnologia, la virtualità e la sostenibilità la fanno da padrone. Forse è per questo motivo che esistono ancora profili “introvabili” sul mercato, molto richiesti dalle aziende ma difficili da scovare, data la loro notevole specializzazione.

 

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I profili iperspecializzati del futuro

Una ricerca condotta da Adecco sul mercato del lavoro ha svelato quali sono le 6 professioni del futuro. Profili richiestissimi ma, a quanto risulta, introvabili. Vediamo quali sono.

Broadband Architect: letteralmente “l'architetto della televisione”. Un professionista che si occupa delle innovazioni interattive della rete e dei contenuti della televisione online. Una figura nuovissima e, allo stesso tempo, davvero molto ricercata, grazie alle sue competenze trasversali che mixano il mondo del web e della televisione. Un'identità nuova e aggiornata sulle ultime novità della rete riguardo format, applicazioni e comunicazione. Il Broadband Architect trascorre gran parte del tempo aggiornandosi sulle nuove piattaforme di comunicazione; deve quindi avere la passione per le nuove tecnologie e avere sempre con sé lo smartphone e il pc per consultare le ultime novità e organizzarsi. Deve rispettare le scadenze e, se possibile, anticiparle; il web è una macchina in costante movimento, non bisogna mai distrarsi per poter stare al passo. Deve, inoltre, possedere una vena artistica del prodotto per riuscire a progettare qualcosa di bello da vedere, ascoltare e condividere.

Deve avere un'ampia conoscenza dei canali di informazione e aver conseguito preferibilmente una laurea in Comunicazione, Sistemi Informativi o Informatica applicata alla comunicazione multimediale. Deve essere capace di scegliere un format, su quali canali distribuirlo e per quale target. L'obiettivo è realizzare una trasmissione, una web serie, un video musicale e via dicendo, purché siano adatti agli utenti che navigano in rete. Il suo stipendio si aggira intorno ai 180mila euro l'anno.

Cloud Architect: un professionista specializzato nella progettazione e nella costruzione di ambienti cloud scalabili, resilienti e gestibili, in grado di adattarsi alle esigente di business di un'impresa, dettate dalla trasformazione digitale. Significa che si occupa principalmente di migrazione dei dati all'interno di un public cloud attraverso consulenze esterne. Una figura professionale dinamica e sempre attenta ai cambiamenti dei sistemi tecnologici, un esperto di transazioni ent-to-end della piattaforma e della programmazione, una persona di grande apertura, valutazione e sperimentazione.

Per diventare Cloud Architect, occorre avere una grande conoscenza dei sistemi di cloud computing architecture e IT più importanti, del back-end e dell'hipeadvisor, oltre che saper parlare di affari, di ritorni dell'investimento, di metriche e di abitudini degli utenti. Il percorso più adeguato è in Informatica Aziendale e Tecnologie d'Informazione per poter conoscere nel dettaglio client systems, applicazioni, networking, linguaggio di programmazione, database e big data. Lo stipendio varia dai 60 a i 150mila euro l'anno.

 

Data scientist: i dati sono tra le informazioni più preziose che possano esserci attualmente nel mondo del lavoro. Per questo alle aziende serve qualcuno che riesca a leggerli e interpretarli. Le imprese, infatti, si affidano sempre di più a big data, analytics, tecnologie cloud, di automazione e machine learning per crescere e affermarsi. Il data scientist è un professionista in grado di utilizzare i dati per obiettivi aziendali ben precisi; organizza e analizza grandi quantità di dati che possono essere strutturati, organizzati per categorie, letti, organizzati e ordinati automaticamente da un sistema (traffico di un sito, cifre di vendita, coordinate bancarie e GPS di uno smartphone) e non strutturati, più difficili da classificare in modo automatizzato e quindi con costi maggiori (recensioni dei clienti, email, video, messaggi sui social media).

Per diventare un data scientist è richiesta capacità di programmazione, analisi quantitativa, comprensione del prodotto, di comunicazione ed essere in grado di lavorare in team. Preferibile avere una laurea o una specializzazione di livello superiore con competenze trasversali. Lo stipendio medio varia in base all'esperienza: da 87 a 140mila euro all'anno.

Energy Manager: un professionista a supporto dei vertici aziendali che ha il compito di individuare le azioni, gli interventi e le procedure necessarie per utilizzare e promuovere l'uso migliore e razionale dell'energia. Possiede competenze tecniche ma il suo punto di forza è la capacità di dialogo con la struttura operativa e l'Alta Direzione per creare una reale politica aziendale di conservazione dell'energia. Per questi motivi è richiesta una buona capacità comunicativa per confrontarsi con operatori di svariati settori, da chi acquista elettricità e combustibili a chi si occupa di manutenzione dei sistemi, da chi progetta edifici e impianti fino a chi scrive le specifiche delle gare, gli uffici legali e via dicendo. Deve essere in grado di far valere la sua strategia energetica, lavorare in squadra e avere una personalità dinamica, intraprendente e in costante aggiornamento.

Per diventare Energy Manager bisogna avere una conoscenza approfondita dei processi di produzione dei beni e dei servizi, oltre che quella relativa alle tecnologie idonee a un utilizzo razionale dell'energia. Inoltre, deve possedere anche competenze tecniche, di valutazione economica, dimestichezza contrattualistica e conoscenze di organizzazione aziendale. Il suo stipendio annuo varia dai 30 ai 60mila euro in base agli anni di esperienza; nel settore green si arriva a guadagnare anche 90mila euro annui.

 

Growth Hacker: conosciuto anche come il “pirata della crescita”, si occupa di ideare e sviluppare le strategie di crescita per la propria azienda. Utilizza l'ingegneria informatica, il marketing, la comunicazione social, il seo content writing, il coding, i data analysis, il networking e il design, insomma, un mix tra un ingegnere informatico e un esperto di marketing. Questo perché, al giorno d'oggi, le aziende si affidano sempre di più a internet per creare siti, fare pubblicità, pubblicare articoli e postare.

Per diventare un Growth Hacker occorre ottenere risultati ottimali con budget ridotti attraverso diverse strategie, ad esempio, testare differenti versioni di un sito in modo da attrarre più clienti, ottimizzare i contenuti in ottica Seo modificando anche la struttura del codice HTML e la gestione dei link in entrata e in uscita, facendo content ed e-mail marketing, utilizzando i social media per la gestione dei rapporti con gli utenti e progettando pubblicità ad hoc su diversi canali. Occorre avere un forte spirito imprenditoriale, essere in grado di correre dei rischi e prendersi delle responsabilità. È disciplinato ma, allo stesso tempo, un leader che fa crescere il team e l'azienda. Lo stipendio varia in base all'esperienza: dai 60 ai 170mila euro all'anno.

Ux Designer: professionista capace di analizzare e interpretare il comportamento dei clienti di un'azienda per costruire un'esperienza positiva per l'utente finale. Progetta l'esperienza di un utente di un prodotto digitale come un sito web, un'app o un software, migliorando la relazione tra consumatori e prodotti; per farlo utilizza metodi pragmatici ed estetici. Ciò che contraddistingue maggiormente lo Ux Designer è la comprensione delle persone, delle modalità con cui le persone utilizzano una determinata tecnologia, come cambiano ed evolvono i loro comportamenti nell'utilizzo di uno strumento specifico. Questo lavoro si basa, quindi, su ricerche comportamentali (interviste dirette e user test), progettazioni focalizzate sull'utente (personas e user journey) ma anche sulle interfacce, con la realizzazione di sketch e prototipi basati sull'interazione.

La figura dello Ux Designer deve racchiudere studi umanistici come Psicologia, Ergonomia Cognitiva e Semiotica, Marketing digitale e Design. Deve essere predisposto all'acuta osservazione, alla relazione con le persone, avere ottime capacità comunicative e relazionali e di problem solving. Lo stipendio medio annuo di una figura junior si aggira attorno ai 23mila euro lordi, mentre per una figura senior si possono raggiungere anche i 58mila euro lordi all’anno.

 

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