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Come sconfiggere il mental load, il carico mentale che riduce la performance lavorativa

LUNEDÌ 25 GENNAIO 2021 | Lascia un commento
Foto Come sconfiggere il mental load, il carico mentale che riduce la performance lavorativa
Scritto da Stefania Pili

Il mental load è un sovraccarico psicologico molto diffuso tra i lavoratori che conducono una vita privata e una vita professionale molto impegnativa. Il carico eccessivo di responsabilità fa sì che esista un pensiero quasi ininterrotto sulle cose da gestire a livello domestico, familiare e personale, generando ansia, stress e nervosismo, anche sul lavoro. Ne consegue una diminuzione dell'efficienza funzionale mentale e fisica in un determinato periodo di tempo, soprattutto quando la stanchezza mentale comincia davvero a pesare: in questi casi la capacità di fronteggiare li problemi cala drasticamente, tramutandosi in un vero e proprio ostacolo nella performance lavorativa.

Una situazione in cui ci si sente perennemente divisi in due e mai del tutto concentrati e completamente distanziati dal proprio lavoro nemmeno a casa, con gli amici o in vacanza. Secondo una ricerca condotta in Italia, il sovraccarico psicologico ruba tra i 30 e i 180 minuti a settimana, sopratutto alle donne.
 

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Più responsabilità e stress per le donne

La ricerca condotta da Yoopies, piattaforma che si occupa di servizi a domicilio tra privati (pulizia, baby-sitter, pet-sitter, aiuto compito e sostegno agli anziani), in collaborazione con LabRH, associazione che promuove l'innovazione delle risorse umane, ha coinvolto 1300 lavoratori, di ambo i sessi, appartenenti a differenti settori e fasce di età.

Da ciò è emerso che la vita privata incide in modo negativo sul posto di lavoro. Quasi tutti i dipendenti (94%) gestiscono almeno un aspetto della loro vita privata sul lavoro e l'86% dedica alla risoluzione dei problemi un lasso di tempo compreso tra i 30 e i 180 minuti a settimana. Uno su dieci dedica più di tre ore alla settimana a tali mansioni. Tra i problemi privati primeggiano gli impegni relativi ai figli (78%) e le difficoltà personali (73%), come il divorzio o il trasloco. Il 67% degli intervistati sostiene che tutto questo incide sull'efficenza lavorativa e l’87% si dichiara considerevolmente stressato, mentre il 44% ritiene che i ritardi, gli errori e via dicendo, sono da attribuire esclusivamente al sovraccarico psicologico. Un dipendente su cinque ammette, inoltre, di aver avuto difficoltà con i superiori per la gestione dei problemi personali e quasi uno su tre sostiene che ciò abbia avuto un impatto negativo sullo sviluppo della propria carriera.

Benjamin Suchar, fondatore e CEO di Yoppies, dichiara: “Questo studio dimostra come le responsabilità quotidiane non possano essere lasciate da parte, nemmeno quando siamo al lavoro. Le donne, inoltre, vivono letteralmente due giornate in una, destreggiandosi tra le molteplici responsabilità di cui sono costrette a farsi carico e che spesso comportano effetti deleteri sul livello di benessere personale e di produttività. Inoltre, dimostrando il significativo impatto del mental load sullo sviluppo della carriera, questa indagine ci rende consapevoli che la lotta per la parità di genere nelle aziende richiede necessariamente la presa in considerazione delle disuguaglianze nella sfera privata”.

Dallo studio emerge anche un'importante esigenza da parte dei dipendenti. Due lavoratori su tre, infatti, vorrebbero essere maggiormente supportati dal datore di lavoro nella gestione dei loro problemi privati. Nello specifico, tra le richieste ci sarebbero strumenti di supporto alla programmazione, partecipazione finanziaria (servizi alla persona, assistenza all’infanzia, ecc.), ma anche una piattaforma di ascolto e consulenza, strumenti digitali per sostenere la ricerca di fornitori di servizi e procedure amministrative.

 

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Le conseguenze e i consigli per contrastare il mental load

Il mental load è causato da svariati fattori, riconducibili non solo al lavoro:

  • richieste eccessive e complesse in cui occorre molta più attenzione e concentrazione;

  • organizzazione lavorativa e personale: i rapporti che si instaurano in ufficio con gli altri lavoratori, così come eventuali problemi e conflitti;

  • condizioni fisiche del posto di lavoro: rumore, temperatura, illuminazione, profumo, tutto ciò che può influire sul mental load;

  • caratteristiche personali: l'età, la formazione, la personalità, le competenze, l'esperienza, lo stato di salute e via dicendo;

  • tempistiche: quanto tempo occorre per le attività relative al lavoro e per gli impegni personali.

Inoltre, tra i sintomi più comuni del sovraccarico mentale, troviamo:

  • perdita di concentrazione;

  • diminuzione dell'attenzione;

  • calo della motivazione;

  • minore capacità di assimilare e conservare le informazioni;

  • disturbi del sonno;

  • affaticamento degli occhi;

  • vertigini;

  • emicrania;

  • irritabilità e instabilità emotiva;

  • risultati peggiori;

  • problemi digestivi;

  • dolori muscolo-scheletrici;

  • alterazioni psicosomatiche.

Prima che i sintomi peggiorino e si vada incontro a problemi fisici e mentali più significativi, bisogna assolutamente correre ai ripari. Ecco alcuni consigli per contrastare il mental load:

  • redistribuire le responsabilità in famiglia: questo vale sia nella coppia che con i figli. Ci vuole fiducia per delegare i compiti più importanti è vero, ma è fondamentale per imparare a fare gioco di squadra e star meglio;

  • imparare a delegare anche sul lavoro: non si può fare tutto, magari anche oltre l'orario di lavoro, soprattutto quando la vita privata pullula di impegni tra visite mediche, figli, scuola, spesa e così via. Impara a dire no a richieste eccessive per le quali lavoreresti male e con scarso profitto e fatti aiutare sia dal tuo responsabile o dai tuoi colleghi parlandone apertamente;

  • scrivere una lista di priorità e procedere passo per passo: questo alleggerirà il peso delle responsabilità cercando di rispettarle con più organizzazione e prontezza di riflessi. Qualcosa sfuggirà sempre, è normale, ma bisogna mettere in conto anche questo in una vita frenetica;

  • riposare: occorre inserire anche questo nella lista, ebbene sì. I momenti di riposo, anche se solo di 10 minuti, sono di primaria importanza per migliorare il proprio rendimento ed essere più efficienti su tutti i fronti;

  • meditare e fare esercizio fisico: le tecniche di rilassamento possono aiutare a ridurre le tensioni fisiche e mentali, in modo da controllare più facilmente l'ansia e lo stress. Inoltre, l'esercizio fisico aiuta a superare le difficoltà quotidiane, permette di abbassare il carico mentale e ripartire nel miglior modo possibile per fronteggiare tutti gli impegni. L'esercizio fisico moderato e regolare può anche aiutare a prevenire l'affaticamento, specialmente per chi conduce una vita sedentaria.

 

Per approfondire: “Come affrontare i problemi sul lavoro con meno stress e più leggerezza



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