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Fondo Nuove Competenze 2022: come funziona e chi può accedere

LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
Anche per il 2022 viene prorogato il Fondo Nuove Competenze, il provvedimento finalizzato a incentivare le aziende a investire nella formazione dei dipendenti grazie a importanti contributi economici.

 

Fondo Nuove Competenze 2022: come funziona e chi può accedere? Possiamo innanzitutto affermare che si tratta di uno strumento fondamentale per far sì che l'Italia possa riprendere gradualmente i normali ritmi lavorativi ed economici dopo lo scoppio della pandemia.

Il Fondo Nuove Competenze prevede delle ore destinate alla formazione dei dipendenti in base a quanto stabilito dagli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, finanziate proprio dai contributi messi a disposizione dal Fondo. 

Importante sottolineare che si riapre quindi l’istruttoria per le domande presentate entro la scadenza del 30 giugno 2021 e rimaste in stand-by per mancanza di risorse, anche se nel frattempo sono state introdotte delle novità per poter beneficiare dei contributi.

Vediamo quindi cos'è il Fondo Nuove Competenze 2022, come funziona e chi può usufruirne.

 

Leggi anche: “Decreto Sostegni Ter: quali sono i nuovi contributi e a chi sono destinati?

Cos'è il Fondo Nuove Competenze 2022

Il Fondo Nuove Competenze consente ai datori di lavoro privati di usufruire di contributi che hanno lo scopo di riorganizzare l'orario di lavoro per la partecipazione a percorsi di formazione dei lavoratori, fino a 250 ore, in seguito ad accordi collettivi che vengono “stipulati per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori”.

Pertanto, vengono rimborsati i costi, compresi di contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei percorsi formativi. Il valore del Fondo nuove Competenze ammonta complessivamente a 2,330 miliardi di euro per i progetti già presentati e che non erano stati finanziati a causa dell’esaurimento dei fondi, e di altri 500 milioni per nuovi bandi nei prossimi due anni.

Per maggiori informazioni e dettagli su come presentare la domanda, potete consultare la sezione Anpal dedicata.

 

Ti potrebbe interessare anche: “Job Rotation: cos'è e quali sono i suoi benefici sui lavoratori

 

A chi è rivolto il Fondo Nuove Competenze 2022?

Il Fondo Nuove Competenze, anche per il 2022, è destinato ai datori di lavoro privati che, ai sensi dell'art.88, comma 1 del DL n.34/2020 e dell'art. 4 del D.L n. 104/2020, che hanno stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro (accordi collettivi), sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali, o dalle loro rappresentanze sindacali per mutate esigenze organizzative e produttive, o anche per consentire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

Le aziende interessate possono appartenere a qualunque settore e dimensione. L'importante, per poter partecipare al bando 2022, è iniziare a sviluppare un progetto formativo, decidere quanti lavoratori devono essere coinvolti e il numero delle ore di formazione.

Importante precisare che restano ancora da specificare i limiti degli oneri finanziabili, le caratteristiche dei datori di lavoro che possono presentare domanda e le caratteristiche dei progetti formativi.

Le novità del Fondo Nuove Competenze 2022

Da tenere in considerazione anche alcune novità e nuove regole riguardo al nuovo bando del Fondo Nuove competenze 2022. Non solo si tengono in considerazione le aziende rimaste in attesa per mancanza di fondi nel 2021, ma si stabiliscono anche modifiche relative a:

  • istruttoria delle istanze;

  • termini di creazione dei percorsi di sviluppo delle competenze;

  • richiesta del saldo;

  • quantificazione del saldo.

     

Per quanto riguarda i tempi dell'istruttoria:

  • la durata massima del periodo di sospensione è fissata in 90 giorni di calendario, in caso contrario l’istanza viene rigettata;

  • per le istanze già ammesse a istruttoria e in stato di sospensione alla data di pubblicazione del decreto, il termine di 90 giorni decorre dalla medesima data di pubblicazione.

 

Per le tempistiche di richiesta del saldo:

  • ai progetti ammessi a istruttoria e per quelli in corso di realizzazione alla data del presente decreto, sono concessi ulteriori 20 giorni in aggiunta ai 40 giorni inizialmente previsti;

  • ai progetti già conclusi alla data del decreto, sono ammesse all’iter di valutazione le richieste di saldo già presentate, ma pervenute oltre il termine di 40 giorni,

  • vengono concessi ulteriori 20 giorni di calendario dalla pubblicazione del decreto per presentare le richieste di saldo per le quali sia già concluso il termine di 40 giorni.

 

Consulta anche: “Detrazioni lavoro dipendente: cosa cambia nel 2022



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