Il tecnico ambientale è una figura professionale esperta in tematiche ambientali, che si occupa della gestione ambientale in aziende ed enti pubblici sia dal punto di vista tecnico che dal punto vista giuridico e amministrativo, ade esempio per la gestione dei rifiuti e il controllo delle emissioni nell'atmosfera.
Tecnico deriva dal lat. technĭcus, dal gr. tekhnikós, der. di tékhnē ‘tecnica’. Ambientale deriva da ambiente, dal lat. ambiens -entis, p. pres. di ambire ‘andare attorno’.
I compiti del tecnico ambientale cambiano in base al settore di riferimento, anche se l'area principale è l'analisi dell'impatto ambientale e il controllo del sistema di gestione ambientale.
Raccoglie dati e campioni (di terreno, acqua, aria), con sopralluoghi degli impianti per verificare il rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e ambiente.
Gestisce eventuali problemi ambientali dal punto di vista tecnico e giuridico-amministrativo, prepara relazioni tecniche, sviluppa soluzioni ai problemi legati all'ambiente e alla sicurezza, fornisce consulenza tecnica in materia di ambiente e partecipa alla soluzione di emergenze ambientali.
Non esiste un unico percorso formativo standard anche se viene apprezzato un diploma di tipo tecnico-scientifico con una laurea in materie scientifiche come Fisica, Chimica, Scienze Ambientali o Ingegneria Ambientale.
Esistono anche corsi di formazione per tecnici ambientali erogati da enti pubblici e privati per conseguire qualifiche e certificati utili in environmental management o in sustainability management.
Sono poi fondamentali le conoscenze scientifiche e tecniche e della normativa in materia di ambiente e sicurezza sul lavoro a livello locale, nazionale e internazionale, dei regolamenti amministrativi e della documentazione tecnica.
Molto importante anche saper utilizzare strumenti e software specifici per effettuare misurazioni e analisi ed elaborare i dati forniti dalle stazioni di rilevamento inquinanti; molte aziende apprezzano anche alcune certificazioni ISO (ISO 14001 ad esempio).
Il tecnico ambientale deve essere competente nell'analisi delle problematiche ambientali, conoscere la chimica, fisica, biologia, impiantistica, le diverse tipologie di inquinamento e le normative ambientali e sulla sicurezza.
Deve saper utilizzare i principali applicativi IT, essere preciso e possedere doti analitiche e di problem solving.
Completano il profilo capacità di lavorare in team, adattabilità e disponibilità alle trasferte, spesso con il possesso della patente B.
Si inizia generalmente da posizioni junior o come assistente tecnico per poi specializzarsi nel settore dell'inquinamento acustico, della sicurezza sul lavoro o nella gestione rifiuti in qualità di responsabile tecnico della gestione dei rifiuti, nel monitoraggio delle emissioni in atmosfera, nell'analisi delle acque, o nell'analisi di terre e rocce da scavo.
Si può anche diventare esperti nel campo delle direttive internazionali per la riduzione delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo e nella gestione dei rifiuti e in certificazioni ambientali per la gestione ambientale in base ai requisiti della norma ISO 14001.
Con la giusta esperienza si può arrivare alla posizione di environmental manager o project manager per coordinare i vari progetti, oppure consulente tecnico ambientale.
Lo stipendio medio è di 1.350 euro netti al mese (circa 24.300 euro lordi all'anno). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 750 euro netti al mese, mentre lo stipendio massimo può superare i 2.000 euro netti al mese.
Si tratta di una professione indicata per chi nutre passione per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Un mestiere che farà parte del gruppo dei lavori più richiesti dal mercato grazie alla crescente importanza delle tematiche ambientali per riuscire ad adottare soluzioni sempre più sostenibili, nel rispetto delle normative su ambiente e sicurezza.