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La settimana corta piace anche all'Italia: al lavoro 4 giorni per 36 ore totali

MARTEDÌ 18 OTTOBRE 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
Intesa Sanpaolo è la prima banca in Italia che propone la settimana lavorativa corta: 4 giorni di lavoro e 36 ore settimanali totali.

 

La settimana corta piace anche all'Italia: al lavoro 4 giorni per 36 ore totali. Un'iniziativa che ha l'obiettivo di garantire maggiore flessibilità lavorativa, lasciando intatta la retribuzione dei dipendenti. Il gruppo bancario Sanpaolo sta infatti trattando con i sindacati per iniziare questa nuova avventura, anche se quest'ultimi chiedono più tempo per decidere.

 

Per approfondire: “I nuovi modelli del lavoro: dalla settimana corta al lavoro a distanza

Una giornata libera in più

Se ne discute già da qualche anno, ma in Italia finora le azioni concrete sono state quasi nulle. Recentemente, però, il gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha riportato in auge il tema, proponendo di ridurre i giorni di lavoro da 5 a 4 e alzare da 7,5 a 9 le ore su base quotidiana per lasciare l'ammontare complessivo, retribuzione inclusa. Di conseguenza il lavoratore, su sua richiesta e a parità di stipendio, avrebbe a disposizione una giornata libera in più. Una soluzione che potrà essere presa dal lavoratore in accordo con il proprio responsabile, per una prestazione settimanale complessiva di 36 ore rispetto alle classiche 37,5.

Un progetto che è già previsto nel contratto dei dipendenti, ma che a oggi non è stato ancora formalizzato, dato che necessita l'approvazione da parte dei sindacati. La nuova formula dovrà essere discussa accuratamente e non è detto che verrà adottata da tutti gli uffici; dipenderà infatti dalle esigenze organizzative, escludendo sia il personale delle filiali sia quello su turni. Si tratta di fattori che coinvolgono quindi solo una parte del personale e sui quali i sindacati si batteranno rivendicando il diritto di tutti i 74mila addetti ad accedere al nuovo regime

A questi problemi si aggiunge anche la richiesta, avanzata da molto tempo, di disciplinare quanto prima anche lo smart working, compresi i tempi di disconnessione e le questioni economiche.

 

Leggi anche: “Settimana lavorativa di 4 giorni: parte la sperimentazione in Spagna e non solo

La settimana corta in Europa e nel mondo

Se in Italia ancora si discute sul se e come introdurre la settimana lavorativa di 4 giorni, in altri Paesi europei si tratta di un modello già avviato e appezzato da numerose aziende. Nel Regno Unito, addirittura, è nato un movimento proprio per sostenere questa nuova modalità di lavoro, il 4day week global. Un sistema adottato anche da Australia e Stati Uniti, anche se tra tutte è l’Olanda a portarlo avanti in modo impeccabile, con 29 ore suddivise in quattro giorni. L’Islanda ha ridotto le ore lavorative da 40 a 35 senza tagli nella remunerazione già dal 2015, in Svezia si lavora 6 ore al giorno e la Danimarca ha attuato un modello da 33 ore medie settimanali.

La riduzione dell’orario lavorativo è stato adottata anche da Francia, Germania e Svizzera. In Scozia è stata avviata una settimana lavorativa di prova di 4 giorni, e ad aprile 2021 il governo ha addirittura previsto uno stanziamento di 10 milioni per finanziare le sperimentazioni nelle aziende, ad esempio la riduzione del 20% dell'orario di lavoro per un periodo di tre anni, per circa 20mila lavoratori che non subiranno alcuna perdita salariale. In Spagna, nel 2021, è stato avviato un modello sperimentale di 32 ore di lavoro per tre anni e con lo stesso stipendio, e ora sta valutando lo stanziamento di 50 milioni di euro per un progetto pilota che spinga le imprese ad aderire alla settimana corta. Il Belgio quest'anno ha introdotto la settimana di 4 giorni e ha formalizzato il “diritto alla disconnessione”, ovvero la possibilità di non rispondere alle chiamate o email lavorative fuori dall'orario di lavoro.

 

Consulta anche: “Lavorare 4 giorni a settimana: un incentivo alla salute e alla produttività aziendale


Si tratta sicuramente di un cambio di mentalità importante, se non fondamentale, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori e delle aziende. Adottare la settimana corta non significa lavorare meno, ma lavorare meglio e con maggiore produttività e serenità. Ne consegue un incremento del work-life balance e, quindi, di un maggior equilibrio tra vita privata e lavoro, un fattore essenziale per poter condurre uno stile di vita più sano e propositivo.



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