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Le 10 caratteristiche di un manager “perfetto” secondo Google

MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2020 | Lascia un commento
Foto Le 10 caratteristiche di un manager “perfetto” secondo Google
Scritto da Stefania Pili

Ci sono voluti 10 anni di dure ricerche ma, alla fine, la ricetta per creare il manager perfetto è finalmente arrivata. A prepararla con estrema dedizione è stato Google e la sua ricerca chiamata in codice “Project Oxygen”. L'analisi aveva l'obiettivo di scoprire le qualità di un manager di successo, in modo da poter formare il personale già interno a Google nello sviluppare gli stessi elementi distintivi, per poterli ricercare anche nelle future assunzioni dell'azienda guidata da Sundar Pichai.

L'indagine è andata a buon fine dato che l'azienda, negli ultimi anni, ha rilevato un netto miglioramento del turnover, della soddisfazione e delle prestazioni dei dipendenti. Ciò che più ha colpito è quanto fosse più importante per i manager la capacità di intelligenza emotiva (la capacità di comprendere e controllare le emozioni sia proprie che quelle dei dipendenti), rispetto all'abilità tecnica. Per Google, tra le aziende più attente alle tematiche relative alla gestione delle risorse umane e del management, l'essere un CEO all'altezza della situazione significa essere un responsabile capace di valorizzare le risorse dell'azienda. Ed è proprio per questo che ha deciso di portare avanti la ricerca, cercando di identificare i tratti comuni tra i suoi manager con i rendimenti più alti. Grazie a ricerche interne, Google ha poi applicato le scoperte ai suoi programmi di sviluppo manageriale, basate su quattro principi chiave: produttività, successo, fidelizzazione e benessere.

Un buon capo, o leader, deve ottenere il meglio dal suo team, a partire dall'assunzione; non occorre che si spendano svariati soldi per il reclutamento, serve, invece, che i dipendenti restino in azienda e si sentano parte integrante del gruppo. Si possono avere anche i migliori talenti in circolazione, formarli per essere pronti a dare il meglio, ma se il capo è un incapace, i risultati non arriveranno e il talento sarà completamente inutile. Se il manager non ha le giuste competenze, infatti, non potrà mai ottenere i successi sperati dal team, che si sentirà incompreso, deluso e insoddisfatto, pronto a lasciare il posto di lavoro alla prima occasione. 
 

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Vediamo ora le caratteristiche di un manager perfetto secondo Google.

 

  • È un buon coach: guida il proprio team condividendo le proprie idee e intuizioni quando necessario, consentendo alla squadra di crescere e acquisire esperienza. Un allenatore che utilizza i problemi come momento di insegnamento: “Invece di risolvere ogni problema non appena si presenta - dichiara la ricerca - i migliori manager sfruttano queste situazioni per insegnare agli altri come affrontarle. Guidano il loro team e condividono le intuizioni quando è necessario. Ciò consente al loro team di acquisire preziose esperienze e crescere”.

     

  • Dà spazio e non supervisiona tutto in modo eccessivo: un bravo manager è in grado di offrire la giusta libertà al proprio team, consentendogli di sviluppare le proprie idee, di rischiare in modo intelligente e commettere anche qualche errore. Non c'è una supervisione eccessiva, proprio per cercare di responsabilizzare gli altri e concedere il giusto spazio a tutti, assegnando compiti specifici per le diverse abilità di ciascuno. Inoltre, fa in modo che i dipendenti abbiano orari e ambienti di lavoro flessibili.

     

  • Deve creare un ambiente inclusivo, orientato al successo e al benessere: la chiave per le performance di successo. Occorre creare un ambiente “psicologicamente sicuro”, dove ciascun membro si senta tranquillo di rischiare, e dove nessuno metta in imbarazzo o punisca il collega per aver commesso un errore, aver posto una domanda o proposto una nuova idea, anche poco ortodossa. La parola chiave è, quindi, fiducia reciproca. Come afferma Google: “In un team con un'elevata sicurezza psicologica i colleghi si sentono sicuri di correre dei rischi insieme ai membri della propria squadra. Sono fiduciosi che nessuno metterà in imbarazzo o punirà gli altri per aver ammesso un errore, per aver posto una domanda o offerto una nuova idea”.

     

  • È produttivo e orientato ai risultati: non ha paura di impegnarsi e, allo stesso tempo, aiutare gli altri, motivando tutta la squadra. Questo migliora la produttività e l'umore generale di tutto il team: “Non ha paura di rimboccarsi le maniche e dare una mano. Questo motiva la sua squadra”. Dà il buon esempio, investe le proprie energie, a volte, sporcandosi le mani, se necessario. Questo per raggiungere gli obiettivi desiderati insieme alle persone più affidabili senza che ci siano di mezzo amicizie o simpatie particolari. Crede quindi nella meritocrazia e nell'impegno costante.

     

  • È un buon comunicatore, ascolta e condivide informazioni: un buon manager condivide con gli altri le informazioni che possono servire per migliorare le prestazioni aziendali. Grazie alla trasparenza, il team diventa più solido ed empatico, e impara che la conoscenza è potere. Oltre a essere un buon comunicatore, è anche un grande ascoltatore: questa qualità lo aiuta a comprendere i bisogni del team e a mostrare empatia verso i colleghi.

     

Consulta anche: “I migliori Ceo d'Italia secondo Forbes e Business International

  • Supporta lo sviluppo della carriera e discute le performance: un grande manager incoraggia costantemente i membri del team con elogi sinceri e specifici, ma anche con qualche critica costruttiva. Aiuta i colleghi a raggiungere i loro obiettivi personali di carriera, motivando la squadra a fare il proprio lavoro.

     

  • Ha una chiara strategia per il team: un piano specifico che il team deve sviluppare per raggiungere i risultati. Il grande manager conosce la strada migliore da percorrere e, attraverso una buona comunicazione, aiuta a mantenere la squadra nel giusto equilibrio, trasmettendo a ciascun membro qual è il ruolo più adatto. In questo modo, il team si sente più sicuro e pronto a investire le proprie energie per centrare l'obiettivo prefissato.

     

  • Possiede competenze tecniche per aiutare il team: il manager di qualità non impartisce ordini, ma contribuisce con tanto impegno a costruire una credibilità aziendale con i collaboratori, attraverso le sue competenze tecniche. Comprende il lavoro quotidiano degli altri e, se dovesse essere trasferito in un nuovo dipartimento, avrà bisogno di tempo per comprendere il funzionamento delle cose, evolvendo e creando fiducia prima di apportare eventuali modifiche o prima di offrire consigli.

     

  • Collabora con efficacia: il buon manager ha la capacità di vedere il quadro generale del lavoro. Lavora per il bene dell'azienda e incoraggia il suo team a fare lo stesso. Rispetto ai cattivi manager, che lavorano per primeggiare e sabotare l'attività degli altri colleghi, il manager perfetto lavora insieme a tutta la squadra, che si sente partecipe e parte integrante del lavoro.

     

  • Ha potere decisionale: non è impulsivo, ma decisionista. Analizza ogni singolo dettaglio e ascolta le idee di ognuno, decidendo il meglio per l'azienda e la squadra che, a sua volta, si impegna su quelle disposizioni. In ogni caso, ciò che conta è la sua capacità decisionale, che gli permette di agire e prendersi le proprie responsabilità al momento opportuno.

 

Queste sono le 10 caratteristiche che permetteranno alla tua azienda di crescere, ispirare fiducia e creare con tutta la squadra un lavoro di qualità con intraprendenza e grande partecipazione.

 

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