Quante volte ti capita di rimandare i tuoi impegni? Succede a tutti, più o meno, ma quando si tende a rimandare sempre e comunque, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, allora si è davanti a un vero e proprio caso di procrastinazione. Un problema che riguarda tanti lavoratori, studenti, ma anche chi è bloccato nella ricerca della propria strada, sia professionale che personale. La procrastinazione esiste in tutti gli ambiti della vita, dal lavoro agli impegni di casa, dalle relazioni interpersonali alle visite mediche, insomma, si tratta di rimandare di giorno in giorno tutti gli impegni, da quelli più importanti a quelli più noiosi.
Spesso si tratta di non sentirsi abbastanza pronti, di eccessivo perfezionismo, di bassa autostima, di pigrizia; le motivazioni possono essere svariate, ma in ogni caso, qualunque sia la causa del tuo procrastinare costante, il pericolo è che si crei un circolo vizioso difficile da spezzare. Chi vive questo disagio, vive male perché non riesce mai a raggiungere gli obiettivi prefissati e, di conseguenza, si sente stressato, ansioso, frustrato e a rischio depressione a causa del continuo senso di inadeguatezza e voglia di nascondersi. Per questo è fondamentale cambiare il tuo modo di pensare e di agire.
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La procrastinazione, nell'ambito psicologico, è un comportamento che spinge a ritardare volontariamente un'azione, nonostante le future e probabili conseguenze negative; il soggetto, pertanto, preferisce optare per il piacere di un breve periodo a scapito dei benefici a lungo termine. La procrastinazione, quindi, si riferisce all'atto di sostituire attività prioritarie e importanti con altre piacevoli ma meno importanti e urgenti, con l'intento di guadagnare tempo. Non a caso la parola procrastinare deriva dal latino crastĭnus, aggettivo di cras, ovvero, “domani”, mentre, il prefisso pro è inteso come “avanti”.
Un comportamento che può far insorgere problemi sul lavoro e nella vita sociale, con conseguente calo della fiducia nei confronti di sè stessi e delle proprie capacità. Ti limita nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, nel realizzare i tuoi sogni e nell'affrontare nuove sfide.
Quando si tratta di una causa riconducibile al perfezionismo, si tende a generare ritardi su ritardi ma, paradossalmente, con maggiore operosità. Quando la causa è, invece, la pigrizia, non ci si spaventa mai di fronte a una scadenza incombente e si rimanda nella speranza di avere più tempo per terminare il compito. E poi ci sono le cause legate all'ansia, alla paura, allo stress, al troppo lavoro e via dicendo; si aggiungono anche quelle relative alla noia e alla mancanza di stimoli da routine. Anche la bassa autostima gioca un ruolo essenziale nella procrastinazione seriale: si tende, infatti, a rimandare per evitare il confronto, consci di un possibile fallimento, andando a ricercare costantemente l'impossibile perfezione.
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Innanzitutto, occorre sforzarsi affinché si possano modificare i comportamenti preesistenti e abbandonare le cattive abitudini. Solo in questo modo si può attuare un cambiamento concreto. Ecco alcuni consigli per smettere definitivamente di procrastinare:
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Se sei arrivato fino a questo punto, con tutta probabilità soffri di procrastinazione. Non devi sentirti in colpa per questo e non devi neanche buttarti giù. Sentendoti in questo modo non farai che incastrarti in una catena dalla quale è difficile uscirne. Sii gentile con te stesso, non sei né il primo né l'ultimo che rimane bloccato in una situazione del genere. Sii indulgente verso il passato e cerca di eliminare pian piano l'incertezza che ti blocca concentrandoti sul presente. Fai un respiro profondo, parti e mettiti alla prova, senza se e senza ma.
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